Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat sarebbero 6 milioni e 788 mila le donne tra i 16 ed i 70 anni che sono state vittime di fenomeni di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. ...tra le donne inoccupate ma in cerca di lavoro ben il 5,8% sia stato vittima di violenza nell’ultimo anno (contro una media generale del 4,5%).
Uomini donne e bambini si dedicano alla raccolta e alla selezione degli scarti.
Da una balla di circa 70-80 kg. di plastica ricavano circa un dollaro. Abbastanza per sfamare una famiglia.
Così Belinda, che possedeva non disprezzabili doti drammatiche, in altri tredici film interpretò perlopiù il ruolo di starlet, senza infamia né lode ma con un sostanziale svilimento delle sue potenzialità attoriali; nel frattempo, il suo matrimonio era entrato in crisi irreversibile.
...una nuova produzione di Elledieffe e dello Stabile di Napoli con Lino Musella, autentico talento della scena...
Giulio Guidorizzi dischiude, con garbata sapienza, un mondo prodigioso, e ci invita a seguire i primi passi di una civiltà destinata a conquistare l'abbagliante titolo di Caput Mundi.
...a Cortina d’Ampezzo, sbaragliò le altre trentatré agguerrite concorrenti imponendosi come nuova Miss Italia, e a porle la corona sul capo fu Alberto Sordi. Il cinema le spalancò le porte: quell’anno ella debuttò interpretando se stessa in uno dei quattro episodi del film Siamo donne di Alfredo Guarini, apparendo quindi in uno dei cinque di Se vincessi cento milioni di Carlo Campogalliani e Carlo Moscolini e in uno dei sei di Villa Borghese di De Sica; seria, un po’ timida e con la testa sul collo, decise di studiare recitazione e si iscrisse al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Fra tutti gli ascoltatori c’era Robert De Niro, un giovane attore agli albori della sua carriera. Timido, però molto determinato. Aveva in questo film una particina da giovane ciclista italiano che cercavano far sposare alla figlia del Clan Leigh Taylor Young. Su questo set De Niro non mi chiese mai nulla. Era sempre rispettoso e mi chiamava Mr. Visalli.
“... Il progetto è nato per promuovere il patrimonio archeologico attraverso il linguaggio universale della fotografia. Inoltre, il legame tra le opere e le immagini consente di rafforzare la relazione che esiste tra il Museo, il territorio in cui si inserisce e la creatività contemporanea. La mostra trova, quindi, nella sede di Palazzo Altemps la cornice ideale per un racconto visivo dedicato alla scultura antica, ponendosi in costante dialogo con le opere delle collezioni nobiliari qui conservate”.
Agli albori degli anni Trenta, nel decennio in cui il culto della bellezza fisica nel cinema avrebbe raggiunto l’apice, nella Francia del presidente Doumergue ebbe inizio la stagione divistica di Émile Henri Camille Garassu in arte Henri Garat. Nato a Parigi il 3 aprile 1902, figlio di un attore d’operetta d’origine rumena e una cantante lirica israelita, Garat aveva lo spettacolo nel sangue, tanto che a neppure un anno era già apparso in scena; solo nel ’20, dopo aver svolto vari mestieri, grazie al bell’aspetto venne assunto come boy al Casino de Paris e figurante al Moulin Rouge.
...grazie al talento comico e drammatico, alla maschera di rude di buon cuore dalla singolare voce roca e dall’arguzia bonacciona e tutta capitolina, Memmo Carotenuto - il personaggio che presento oggi - è noto, per dirla col Manzoni, «dall’Alpi alle Piramidi, / dal Manzanarre al Reno». Noto, sì: ma l’uomo e l’attore quanto sono davvero conosciuti? Ecco dunque che la mia proposta di un suo profilo biografico e professionale, risulta tutt’altro che provocatoria, meno gratuita di quanto potrebbe sembrare.
La Divina Commedia è come uno scrigno che contiene tutti i riflessi della sterminata cultura di Dante trasfigurata attraverso la sua alta Poesia.
E’ un privilegio e una benedizione tornare ai nostri amati personaggi: questo ci permetterà di approfondire i più grandi misteri e gli scandali del loro mondo. Parkhurst sta per diventare veramente caotica”. Nella seconda serie Pulen e Fikile si ritroveranno e le conseguenze dell’ incontro saranno esplosive, mentre intorno a loro affioreranno nuovi misteri e colpi di scena.
Renato Cialente, nato a Treviglio, il 2 febbraio 1897; esordì in palcoscenico quindicenne, in Svizzera, e sottoposto al vaglio del grande Ermete Zacconi fu accolto nella sua compagnia: ma la prima guerra mondiale lo strappò al teatro per portarlo al fronte. Tornò a recitare nel 1921, come primo attor giovane nella compagnia di Annibale Betrone, passando nel ’24 in quella di Tatiana Pavlova, dove apprese come una religione il metodo Stanislavskij e interpretò con successo personaggi di Molnár, Arcybašev, Dostoevskij, Gogol e Pirandello.
L’elenco del 2021 include donne provenienti da 28 diversi Paesi africani e che si sono distinte nel mondo aziendale, in quello accademico, nella diplomazia, nella filantropia, nell’intrattenimento e nei media, per capacità personali, di leadership e la volontà di superare tabù e status quo.
Anima detonante e produttiva, Pradella, trasferitosi nel 1963 a San Paolo, progettò un piccolo paese da costruire ai margini dell’inospitale Amazzonia. E diresse egli stesso i lavori. “È stata un’esperienza surreale” commenta Vinicius ricordando quei giorni da pioniere al cospetto della maestà verde della più grande foresta del mondo.
Usando il grimaldello della "fobia" tutto diventa possibile, anche se fobia non significa odio ma paura: e questa non è una distorsione da ignoranza linguistica ma è scelta consapevole per poter criminalizzare chiunque.
Ce n’ era una in ogni numero: le immagini erano molto divertenti e giocavano sui doppi sensi ...Ci ho preso gusto, ho raccolto tutte le vignette che ho trovato e da lì mi è venuta l’idea di esporle al pubblico. Chissà quanti avrebbero con piacere le sensazioni che stavo provando io stesso, e il gusto delle antiche passioni, in realtà mai sopite, ma solo trasformate dall’innovazione tecnologica.Il passo successivo è stato quello di chiamare Lucio Trojano, con il quale ero rimasto sporadicamente in contatto. Inutile dire che l’idea gli era subito piaciuta.
L’istituzione “World Photography Day” è sorta grazie al fotografo australiano Korske Ara che nel 2010 realizzò una galleria globale di fotografie online. E è doveroso ricordare che il 19 agosto del 1839 – a due anni di distanza dall’esperimento di Louis Daguerre – il fisico Francois Arago presentò all’Accademia delle scienze e delle Arti Visive a Parigi il dagherrotipo, il primo metodo fotografico per lo sviluppo di immagini che cambiò il nostro modo di vedere il mondo.
C'è sempre un viaggio giusto, se l'itinerario raggiunge i borghi dipinti...