#289 - 3 luglio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

l'artista romano in una nota recente della critica d'arte Marta Lock.

Luigi Salvatori pittore

Luoghi della memoria emotiva sospesi nell’indefinitezza del tempo

A volte i frammenti di alcune immagini rimango talmente impresse nell’emotività dell’artista, suscitandogli sensazioni che continuano a vibrare a lungo, da indurlo a scegliere la narrazione dei luoghi come manifestazione predominante della propria creatività.

Luigi Salvatori pittore

L’artista protagonista di oggi sceglie il paesaggio per raccontare emozioni che fuoriescono dall’opera per arrivare dritte alle corde interiori dell’osservatore.
Il paesaggio è stato per lungo tempo, nel corso della storia dell’arte, messo in secondo piano rispetto a soggetti religiosi o i ritratti di nobili o ancora di soggetti mitologici tipici del periodo preottocentesco, tuttavia a partire dalla metà del Diciassettesimo secolo il Realismo francese e quello inglese cominciarono a dare priorità alle riproduzioni di scorci di paesaggi che divenivano assoluti protagonisti di quelle tele.

Luigi Salvatori pittore

A quel primo passo verso la riscoperta dell’emotività suscitata da luoghi di incredibile impatto emotivo ma ancora legati al disegno, ai contorni definiti e alla forma come punto di partenza dell’opera d’arte, sono seguite le ribellioni dei Macchiaioli toscani, che affermavano l’importanza delle macchie di colore necessarie a definire le immagini e a generare la luminosità del risultato finale, dichiarando l’inutilità della definizione data da un disegno che, di fatto, nella realtà non esiste. Le tematiche magistralmente interpretate da artisti del calibro di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e Giuseppe Abbati, quelli tra gli esponenti della corrente che diedero priorità ai paesaggi tralasciando in molti dipinti la figura umana, furono poi elaborate e amplificate dall’Impressionismo che si staccò ancor più dall’eredità Realista, ancora presente nei Macchiaioli, per entrare in un mondo pittorico più indefinito, più frammentato nella composizione al punto di rendere necessario allontanarsi dalla tela per fruire in modo completo dell’immagine raccontata.

Luigi Salvatori pittoreLuigi Salvatori pittore

Luigi Salvatori si ispira alle linee guida del movimento pittorico toscano, evidente soprattutto nelle opere meno recenti nelle quali risalta il tocco poetico e luminoso degli scorci riprodotti, per poi tendere lentamente e in modo via via più incisivo verso un Espressionismo romantico, in cui l’emozione non è gridata, non è manifestata in modo forte, impulsivo, bensì sembra essere sussurrata, appare morbida, avvolgente nei confronti delle immagini che racconta.

Luigi Salvatori pittoreLuigi Salvatori pittore

Nel lavoro Esplosione di primavera sul mare il suo sguardo indugia sull’armonia della natura, sul mare lontano che appare come cornice del verde degli steli dei fiori, gialli e vivaci, sulla perfezione dei dettagli che compongono il dipinto e che divengono l’uno comprimario dell’altro, come se l’accento di Salvatori volesse posarsi sulla melodia completa, fatta anche del rumore delle onde e del vento tra i fiori.
Questa è la sensazione che si avverte osservando l’opera, quella di essere lì, in quel paesaggio silenzioso eppure pieno di suoni lievi, gli stessi che l’artista ha sentito quando si trovava di fronte a quel luogo incantato.

Luigi Salvatori pittore

Anche in Rovo sotto la neve la delicatezza interiore di Salvatori, la sua profonda sensibilità, si sofferma sulla poesia dei fiocchi che si posano su un ramo, immagine semplice e tuttavia piena di armonia, di ammirazione per uno spettacolo della natura, per l’equilibrio che si svela nella sua semplicità ma che racconta e rivela il frammento di emozione che ha impresso nello scrigno interiore dell’artista.

Le opere più recenti tendono invece la mano all’Espressionismo, per i loro colori quasi irreali ma nonostante questo in grado di esaltare i monumenti romani, città in cui Salvatori vive e opera, vissuti forse al mattino presto, quando il traffico ancora non è in grado di offuscarne la bellezza, la maestosità, la struggente nostalgia per un tempo passato in cui gli edifici non erano monumenti storici bensì luoghi in cui la vita scorreva, punti di incontro di antiche civiltà capaci di lasciare un profondo segno nei secoli successivi.

Luigi Salvatori pittoreLuigi Salvatori pittore

Ecco quindi che lo stile di Salvatori si trasforma in lirica, in necessità di rendere omaggio a scorci visibili quotidianamente ma quasi trasformati dall’espressività che l’artista è capace di infondere loro, quel collocarli in un’atmosfera magica, poetica, irreale proprio per astrarli dal contesto e lasciarli sospesi tra cielo e terra, tra passato e presente, rendendo l’indefinito l’elemento coprotagonista di opere come Colosseo e Piazza Navona, nelle quali il dettaglio è messo in secondo piano rispetto all’atmosfera rarefatta che emana da quei simboli senza tempo.

Luigi Salvatori pittore

O nei lavori Sant’Ivo alla Sapienza e Roma dal Vittoriano in cui il grattage lievemente accennato contribuisce a regalare all’osservatore la sensazione di un passato che, nonostante i secoli trascorsi, si aggrappa al presente senza dimenticare tutto ciò che sotto i suoi occhi si è compiuto e delle trasformazioni a cui, silenziosamente, ha assistito. Il percorso artistico di Luigi Salvatori inizia presto in virtù di un’eredità genetica lasciatagli dai nonni, Marcello Salvatori e Mario Fornari entrambi pittori, che lo conduce a essere notato all’età di dodici anni e selezionato per esporre alla Galleria Nazionale Palazzo delle Esposizioni di Roma. Da quel momento in poi la sua vita è divisa tra la sua professione di architetto - si dedica alla progettazione di Chiese Nuove, di restauri, ristrutturazioni e arredi liturgici di Chiese e ambienti sacri e comunitari – e quella di artista.

Luigi Salvatori pittoreLuigi Salvatori pittore

Salvatori ha esposto in numerose collettive presso importanti luoghi istituzionali ricevendo molti premi ed è presente in molti cataloghi e pubblicazioni d’Arte.

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