Aperta da Papa Francesco il 24 dicembre
La Porta Santa
di Nicola Bruni
Una Porta Santa del Giubileo non è una porta magica che cancelli automaticamente i peccati di chiunque la attraversi.
Una Porta Santa del Giubileo non è una porta magica che cancelli automaticamente i peccati di chiunque la attraversi.
Tu che circondi con la tua tenerezza / tutto quanto esiste, / riversa in noi la forza del tuo amore / affinché ci prendiamo cura / della vita e della bellezza.
Si tratta di ’testi edificanti’, che presentano un ‘bel contenuto’ e ‘possono stimolare la conversione’: non altro. E di conversioni pare ce ne siano state molte, proprio per il valore della preghiera.
L’Apparizione della Vergine alla Beata Giannetta il 26 maggio 1432 e lo zampillio dell’ acqua in località Mazzolengo, la costruzione dell’imponente tempio mariano fra architettura di alto profilo storico-ambientale-artistico e il valore dei dipinti custoditi, la scelta dei visitatori al Sacro Fonte, l
Don Bepo è stato un prete notissimo, attivo e benvoluto, lo raccontano i volumi che lo riguardano: parroco di montagna in alta Valle Brembana, cappellano in guerra, padre spirituale in Seminario, direttore del quotidiano ’L’Eco di Bergamo’(1929-1932), fondatore del Patronato San Vincenzo (‘istituzione - scrive il volume ‘Don Bepo,’edito da SeE Sesaab - che accoglie bambini e giovani nello stile di San Giovanni Bosco’...
...tutto ciò che viola la dignità della persona, già presente nel Concilio Vaticano II° e qui ribadito...
Nel mondo più di 365 milioni di cristiani affrontano alti livelli di persecuzione e discriminazione per la loro fede.
Solo nei primi 50 paesi della WWL, 317 milioni di cristiani affrontano livelli molto elevati o estremi di persecuzione e discriminazione per la loro fede.
... “oltre un approccio meramente ecologico, perché «la nostra cura per l’altro e la nostra cura per la terra sono intimamente legate”, dando ulteriore slancio e significato al concetto di “Ecologia Integrale” espresso nella Laudato Si’.
...non ‘uno sguardo immanente’, fatto ‘di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche’, niente di tutto questo, bensì un’assemblea che si fa gesto di Chiesa che si lascia guidare dal Vangelo e lo testimonia all’umanità: assolutamente al di fuori di fatti divisivi o conflittuali.
L’impatto con il Giappone e la sua cultura non lo ha trovato impreparato; si è subito caricato della volontà di entrare nella realtà nipponica - fatta a caste, dunque a mondi diversissimi dal nostro – soprattutto nell’incontro con la realtà giovanile
“Ora et labora” accompagnò da sempre la tua regola lungo i sentieri che vissero lo splendore dei monasteri europei, e meritato fu il titolo di “Papà del monachesimo”.
a Pace e il rispetto del creato ai primi posti – si scorge la chiara volontà di porre l’uomo, pur con i suoi limiti, protagonista al centro del fare e della storia, così che questa si muova seguendo la strada dell’Amore che si fa Vita.
La Pasqua, alto segnale di misericordia divina, è portatrice di Amore, il solo vittorioso sentimento che, testimoniato da Gesù Risorto, è in grado di scrivere e far rivivere la parola Pace ovunque e nei cuori di tutti gli uomini.
La parrocchia, ruolo, compito e impegno che la attendono, costituiscono l’intenzione di preghiera proposta da Francesco per il mese di febbraio in un videomessaggio finalizzato a far sì che le parrocchie siano ‘accoglienti’.
Quante volte, attraversando le viuzze e le piazze della città vecchia, capita di sfiorare le immagini della Vergine che occhieggiano dalle pareti, qualche volta rilucenti per un restauro recente più spesso nascoste sotto la fitta coltre del tempo? Lo sguardo frettoloso non coglie la “magia” di quei dipinti, il senso di mistero che da essi promana...
Si riuniscono a Porta Palazzo, i giovanissimi spazzacamino di Torino, costantemente in cerca di un piccolo lavoro per un pane quotidiano da consumare in silenzio, quasi di nascosto, all’ombra di improvvisati giacigli per la notte.
Per i molti lontani difficili da raggiungere, hai osato una nuova via di comunicazione: hai cominciato a stilare in bella e semplice forma efficaci manifesti murali, e il successo arride all’impresa; più tardi ciò ti assegna l’onore di Patrono dei giornalisti e degli autori.
Santo Padre, semplicemente e confidenzialmente -come ci ha abituati Giovanni Paolo II– mi rivolgo a Te con una lettera aperta, certo di interpretare il sentimento sincero di migliaia di giovani; e Ti prego di accettare con cordialità le mie parole.
La morte di un Papa - nello specifico un pontefice emerito, il primo nella storia moderna della Chiesa, sette secoli dopo Celestino V° - mentre comporta il cordoglio generale in ogni angolo della terra richiama la rivalorizzazione storico-spirituale del papato.
...come da noi taluni eventi sacri sono richiamo denso di gratitudine talvolta secolare e coinvolgono proprio per il passato che ritorna, così nel mondo sudamericano le memorie di una fede intensa e popolare manifestate pubblicamente fra bellezza, entusiasmo e fedeltà...
Tempo del Creato è a tutto volume! Dai tweets di Papa Francesco alla copertura di Vatican News e anche il Sinodo sulla Sinodalità promuovono questa stagione di preghiera e di azione per il creato, ecco alcuni punti salienti di tutti i potenti eventi base che accadono in tutto il mondo:
La memoria della Sua presenza – mentre è prossima la beatificazione ad opera di Francesco, domenica 4 settembre in San Pietro - è ancora viva in molte persone a cominciare dal sottoscritto, che ne ricordano lo stile semplice, paterno e intensamente comunicativo nella predicazione e la cordialità genuina del carattere nell’incontro fraterno al Santuario della Vergine delle Lacrime.
Prima di abbracciare la vita religiosa e il sacerdozio, Charles aveva condotto una vita piuttosto avventurosa come ufficiale di cavalleria nell’esercito francese e in seguito come esploratore e geografo. Dopo essersi convertito, seguì la vocazione all’eremitaggio e si stabilì tra i tuareg nel deserto del Sahara, a Beni-Abbès, nell’Algeria occidentale, dove costruì un centro di ospitalità per i poveri.
Coinvolge l’intervento di Francesco quando – traducendo e sintetizzando - dice che Dio preferisce una ‘preghiera arrabbiata’ al moralismo ipocrita. Frase forte quanto profondamente legata al mistero della tenerezza e misericordia divina.