Dante
di Dante Fasciolo
Governo - Opposizioni - Sindacati...
il gioco contro il Covid-19
IO lo avevo detto... e voi
non mi avete ascoltato!
(Milocca - Milena Libera – WordPress.com)
Salvate almeno il lancio del peso!
31 Ottobre
Giornata delle città
02 Novembre
Giornata fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti
05 Novembre
Giornata sensibilizzazione Tsunami
06 Novembre
Giornata Prevenzione dello Sfruttamento dell’Ambiente in Tempo di Guerra e di Conflitti Armati
10 Novembre
Giornata della Scienza per la Pace e lo Sviluppo
01 novembre 1993
Nasce l’Unione Europea
01 novembre 1962
Primo numero di Diabolik
03 novembre 1914
Brevettato il reggiseno
04 novembre 2008
Obama presidente degli USA
04 novembre 1966
Alluvione di Firenze
08 novembre 1934
Pirandello riceve il Nobel
09 novembre 1989
Cade il Muro di Berlino
11 novembre 1918
Termina la Prima guerra mondiale
12 novembre 2003
Strage di Nassiriya
«Le due encicliche di papa Francesco sono un progetto, e il progetto esiste quando le idee incontrano la realtà – ha detto Tarquinio -. Leggerle una di seguito all’altra, in stereofonia, ci aiutano a capire la sfida che ci sta davanti, che è quella di usare bene il mondo, usare bene le nostre vite, cancellare dal nostro orizzonte la paura dell’altro, concependo le differenze come qualcosa che ci arricchisce. Sono l’ossatura di un pensiero alto per il tempo che viene che sarà un tempo molto complicato...
Questa formula ci consente di accogliere idealmente più persone e di allargare il pubblico molto oltre i confini provinciali, rinviando alla primavera, quando le condizioni, ci auguriamo tutti, saranno diverse, l'incontro a teatro con i grandi ospiti e le iniziative collaterali", ha affermato l'assessore Fratta. Il prossimo anno, dunque, l'intento è di proiettare i documentari sul grande schermo del Teatro Sociale, con gli ospiti e tutto ciò che ha arricchito Sondrio Festival negli ultimi anni.
In una situazione per tanti versi preoccupante, un segnale concreto di apprezzamento verso lo sforzo e la mobilitazione in atto da parte delle Fondazioni e degli istituti culturali è venuto dal Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini che è riuscito ad ottenere un incremento di 17 milioni di Euro sul Fondo degli Istituti portandolo da 33 a 50 milioni e rendendolo strutturale cioè non più soggetti a mutamenti anno per anno.
Donne che cambiano il mondo è un progetto integrato del Polo del ‘900, a cura del Centro studi Piero Gobetti in collaborazione con l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, la Fondazione Vera Nocentini, la Fondazione Donat-Cattin, l’Unione Culturale Franco Antonicelli. Un nuovo programma di divulgazione e approfondimento pensato e realizzato per presentare al pubblico – anche sul web, oltre le barriere fisiche – cinque grandi donne che hanno segnato il nostro tempo.
La gentilezza è una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici. Oggi raramente si trovano tempo ed energie disponibili per soffermarsi a trattare bene gli altri, a dire “permesso”, “scusa”, “grazie”.
Uno strano destino ha interessato questa terra: da luogo delle partenze a luogo di arrivi di una moltitudine di persone provenienti da ogni dove, che hanno dissolto i confini di un mondo che spesso ha alzato barriere, chiuso i porti, costruito lager in cui rinchiudere le speranze di una umanità in cammino verso un sogno di liberazione e di una vita degna di questo nome.
In mostra tre delle tematiche predilette dall’artista. Le donne: le sue sinuose figure monolitiche sono raffigurate isolate, nelle pose più disparate – distese, sedute, in piedi – o in contesti naturalistici incontaminati dal carattere fiabesco; i ritratti di persone vicine all’artista o personaggi sconosciuti, appartenenti ai più disparati ceti sociali; infine gli animali, soggetto “umanizzato e tipizzato”, molto caro a Roberta Meldini:
E' un concerto per organo e vento che non sempre riusciamo a sentire perchè il vento è scapestrato e spesso si distrae per giocare con i vapori colorati: in basso dove si è creata una zona di distacco tra le cime più alte, ha mescolato al blu soffi di ametista rubati alle pianure del sud. Ho chiesto al vento, che conosce le parti più nascoste delle crode perchè le ha carezzate o schiaffeggiate, spinte fino a farle tremare, di guidarmi in questo tipo di ritratto dell'organo di pietra, come se fosse un volto di cui cercare l'espressione
Tema centrale la complessità del vivere contemporaneo e la natura antica, ancestrale dell’uomo che permane anche nella contemporaneità. Fragilità, conflitti, relazioni, innocenza, violenza. Velocità, ritmo incessante. Poesia e grottesco si miscelano. Un viaggio attraverso le contraddizioni dell’essere umano con attenzione a sorriderne poiché “Il sapere e il riso si confondono” (Ludwig Wittgenstein)».
Apprendiamo, ogni giorno sempre di più, che la situazione si sta complicando. Dai balconi di marzo si sta passando alle piazze: si sta manifestando in ogni città contro la minaccia di una nuova a serrata ma come spesso accade in queste situazioni prendono il sopravvento delinquenti comuni che ne approfittano per sfondare vetrine di negozi e fare danni ai beni pubblici per i quali paghiamo le tasse. Rincresce constatare ancora una volta la pochezza etica dello stato che rinuncia alla repressione - anche violenta (sacrosanta in questi casi) – in nome di non si quale astrazione ideologica.
Prati in pendio e campi terrazzati ripagano con i loro raccolti la fatica di chi li ha ricavati dalle pieghe del monte. Pietra e legno, legno e pietra: di altro non ha bisogno l’architettura della montagna. Il biancore della prima neve accende la strada. Tutti già sono scesi dai pascoli alti. L’intimità delle lunghe sere invernali è una stanza foderata di legno. Come ha scritto Jean-Jacques Rousseau: “Un paese di pianura per quanto sia bello, non lo è mai stato ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d’intorno che mi infondano paura”.
Emerge allora pienamente il ruolo fondamentale dell’intelligence per affrontare la grande trasformazione già in atto ma della quale non c’è sufficiente percezione. Infatti, il futuro è già tra noi ma ancora non lo comprendiamo. Questo libro ci aiuta a capire quello che avverrà.
"I sentieri sono narrazioni su esseri umani che andavano a piedi. Hanno un inizio, un centro e una fine. Puntano in avanti, verso la meta, ma anche all'indietro, verso tutti coloro che li hanno percorsi prima di noi, fino alla persona che vi ha lasciato la prima orma. La storia dei sentieri è anche la nostra. Miriadi di racconti che parlano di lavoro e sopravvivenza, anelito di esplorazione e migrazione, s'intrecciano come fili, a formare una rete che avvolge l'intero pianeta. E questa è la storia di alcuni di essi".
Il suo magistero, i suoi viaggi, le sue udienze, le Giornate Mondiali della Gioventù, il numero di santi canonizzati, i rapporti con il mondo dello spettacolo e dello sport, l’attentato subito e la lunga sofferenza: tutto nella sua vita ha parlato al mondo e interrogato moltissime persone avvicinandole a Dio
Le installazioni sonore e visuali vogliono spingere verso una fruizione del tutto innovativa dell’opera d’arte attraverso l’utilizzo della corrente del fiume. «Il Velino - spiegano gli organizzatori della rassegna - da soggetto passivo, contemplativo, fotografico, diviene soggetto attivo, narrante, ritrovando, seppur variata, la sua funzione primaria di centro vitale della città. Con le installazioni l’osservatore viene proiettato in un’atmosfera sorprendente, generata da una visione mobile di un soggetto pittorico, leggermente alterata dal flusso del fiume, dal dinamismo variabile della corrente dell’acqua
Abbiamo perduto il numero delle tappe…poco importa. Il cammino prosegue. Un nuovo atteso traguardo è Tossignano, antico borgo che si sviluppa su una rupe gessosa attorno ai ruderi della rocca. Un nuovo incanto: Borgo Rivola e l’antica pieve di S. Maria in Tiberici, recentemente ristrutturata. Ancora, edifici Cà di Malanca, restaurati e adibiti a Museo della Resistenza; Fontana, Palazzuolo sul Senio e Marradi.
Ha cominciato ricavando, con sistemi innovativi, elettricità dallo sterco. Oggi ne ottiene fino a 3 megawatt all’ora. Riscalda gli edifici e gli uffici dell’azienda con la temperatura sviluppata dai digestori quando scambiano il letame in energia. Produce concime. Attività che gli sono valse l’attenzione di istituzioni internazionali dedicate a ecologia e innovazione, riconoscimenti e premi; e che fanno di Castelbosco un punto di riferimento.
Pandemia a memoria