Dopo l’annuncio dell’armistizio l’8 settembre 1943, il re Vittorio Emanuele III con la sua corte e il Governo Badoglio fuggono da Roma, lasciando le forze armate italiane allo sbando. Nei due giorni successivi, alcuni reparti del Regio Esercito e centinaia di civili tentano di opporsi con le armi all’invasione delle truppe tedesche, ma soccombono.