#290 - 17 luglio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Nel 700° anniversario della morte di Dante

La storia secondo Dante

Re, imperatori, papi, vescovi, capi di fazioni politiche e di ordini religiosi...

Dante pronuncia il suo giudizio su di loro.

Di Renzo Giacopini

Mazziana Editore

Nella Commedia Dante incontra re, imperatori, papi, vescovi, capi di fazioni politiche e di ordini religiosi che, nel bene e nel male, ritiene responsabili del suo tempo, uno fra i più tribolati della nostra storia: destinandoli all'inferno, al purgatorio o al paradiso pronuncia il suo giudizio su di loro.

Ne raccoglie però le confessioni, ricerca i motivi profondi del loro operato, arricchisce il racconto di particolari noti o sconosciuti. Come «ghibellin fuggiasco», è coinvolto in questa storia e la racconta dal suo punto di vista. Leggere la Commedia come opera di uno storico di parte può essere allora un itinerario intrigante.

Perché soffermarsi sulla storia presente nella Commedia? Perché il Poema di Dante è intessuto con la storia del suo tempo, è una catarsi che il Poeta effettua, visitando i tre regni ultraterreni, per discernere cause ed effetti di tante guerre tra le varie città della sua epoca, nonché del come e del perché siano sorte tante lotte intestine come quelle di Firenze che furono la causa principale del suo esilio e del suo conseguente peregrinare per l’Italia in una posizione quanto mai precaria, mendicando protezione e sostentamento.

Come gli viene profetizzato dall’avo Cacciaguida nel XVII Canto del Paradiso:

Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale.

È proprio questo suo destino di esiliato che rode Dante, che provoca i suoi strali contro Firenze e i suoi concittadini, contro la Chiesa meretrice che invece di sedare le lotte fratricide assecondò una parte contro l’altra causando morti, esili come il suo e soprattutto tanto dolore.

Non dobbiamo dimenticare, infatti, che Dante è un uomo soggetto a sentimenti e passioni, per cui i suoi giudizi sugli avvenimenti e sui personaggi che costellano il suo viaggio sono improntati dalla sua esperienza di vita, per cui a volte possono sembrare troppo drastici, secondo una visione del bianco e nero, senza una possibile zona grigia del dubbio o del giudizio sospeso; ma al tempo stesso il Poema ci rimanda l’immagine di un uomo la cui dirittura morale è superiore a tutto il brulicare delle cause e degli effetti contingenti e questo ce ne fa comprendere, umanamente, la ragione.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.