Pinocchio
di Dante Fasciolo
Scommesse per gioco:
rinunce di ferragosto
L'Isola che non c'è
30 - Contro la Tratta delle Persone
30 - Giornata dell’Amicizia
31 - Giornata dell’Orgasmo
21 luglio 1899
Nasce Ernest Hemingway
22 luglio 1970
Strage di Gioia Tauro
23 luglio 1962
Primo collegamento
in mondovisione
24 luglio 1802
Nasce Alexandre Dumas
28 luglio 1914
Scoppia la Grande Guerra
2 agosto 1980
Strage della stazione di Bologna
La Casa del Cinema di Roma propone per il mese di luglio una serie di proiezioni di film di varie nazionalità. Storie affascinanti, recenti o sempre verdi, che vale la pena di godere al fresco di Villa Borghese.
L’Italia può orgogliosamente vantare il primo sito geotermico di lavorazione a uso industriale al mondo, avviato il 4 luglio del 1904, a Larderello, grazie al principe Piero Ginori Conti che ne intravide subito la potenzialità.
Possiamo cominciare con le associazioni, i comitati, i gruppi impegnati sul terreno della solidarietà e dell’accoglienza, che sono tanti ma non hanno voce né peso, soffocati da un dibattito insulso che parla d’altro e si svolge altrove…
...un progetto di collaborazione cittadina fra i musei pubblici e privati, le gallerie d'arte, gli spazi no-profit e gli istituti di formazione, sulla divulgazione, la promozione e l'esposizione in città di mostre, incontri ed eventi legati al tema della Fotografia.
I luoghi prescelti per questo originale progetto artistico, unico nel suo genere, ,sono stati due siti Unesco, simboli universali della cultura architettonica, artistica ed archeologica italiana: la Reggia di Casertacon la sua Necropoli Sannita databile al IV sec a.C., e l’Anfiteatro del complesso Archeologico di Pompei - ambulacri, sepolti dall’eruzione del Vesuvio del 79 e successivamente riportati alla luce.
...una serie di immagini, articoli ed impressioni della mostra “Squarci”, aperta fino al 29 luglio a Palazzo Fogazzaro a Schio, che sta ottenendo successo di pubblico e attenzione internazionale, anche in ragione del suo inserimento nel contesto delle celebrazioni del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale sul Monte Pasubio.
Il Museo è allestito all'interno del Monastero delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, raccontandone in modo originale ed emotivamente molto toccante vicende e peculiarità. I temi sono accompagnanti da una serie di proiezioni sulle volte della sala che sottolineano la funzione degli oggetti. Le proiezioni sono gestite da un sistema informatizzato che consente la visione randomizzata delle sequenze.
Il monastero delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, vicino Rieti, con sede nello storico Castello, è un meraviglioso luogo silenzioso immerso nel verde. Quale miglior luogo per raccontare le piante della Bibbia? Ed è per questo che le monache hanno organizzato un piccolo seminario “Le piante della Bibbia” proprio nel monastero.
Fuori programma propone uno sguardo sul vasto paesaggio della scena internazionale, raccogliendo una gamma di creazioni espressione di linguaggi differenti, legate a una geografia altrettanto variegata per portare in scena in sei appuntamenti, durante i diciotto giorni di Festival, una sintesi delle più interessanti e recenti produzioni coreografiche.
Quello che avevo capito nei viaggi precedenti è il fatto che ciò che mi piaceva degli Stati Uniti non sono tanto le grandi città (a parte New York e Chicago) o le bellezze incontaminate dei monumenti naturali. No, avevo capito che l’aspetto che preferivo del viaggio è la scoperta della Provincia americana, quel Deep South sperduto e dimenticato da dio e dagli uomini.
Il continente nero fu diviso in Stati alla fine dell'occupazione coloniale. I criteri con cui vennero ripartite le popolazioni africane furono eleborati da funzionari coloniali giunti dall'Europa, in altre parole inventarono un 'Africa secondo i propri interessi e voleri. Il tribalismo venne usato dagli europei per il "divide et impera", per meglio dominare popolazioni che in realtà avevano molti più elementi di unione che di divisione. Si pensi agli xhosa e gli zulu in Sud Africa, i masai e i kikuyu in kenya, gli hutu e tutsi in Ruanda.
Oggi la narrazione delle migrazioni sottolinea più gli aspetti negativi che quelli positivi . Questa rappresentazione a senso unico alimenta la paura verso chi ha un colore diverso della pelle, appartiene a un’altra cultura, prega un altro Dio. Un modo per sconfiggere la paura è ripartire dalla vita quotidiana.