#290 - 17 luglio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 30 settembre, quando lascerà  il posto al numero 367. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non sà ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Pagine Preziose

Ritratti d’autore che fotografano una montagna in bianco e nero, la più autentica

Un libro-oggetto (italiano - inglese) per gli amanti della montagna

Carissime Dolomiti

La magia dei Monti Pallidi in 240 cartoline anni ‘20 / ‘60 del secolo scorso

Di Giancarlo Pauletto - Ediciclo Editore

Le Dolomiti raccontate attraverso nitide cartoline: ritratti d’autore che fotografano una montagna in bianco e nero, la più autentica.
Avete idea della neve caduta, a capodanno del 1939, sul Passo Giau?
E che nell’estate del 1955, sul Campanil Basso, c’erano dei rocciatori in parete, e altri che li seguivano da sotto?
Sapete che esiste una via Travers al Campanile di Val Montanaia, descritta in una cartolina del 1925?
Ricordate com’era verde e fiorita la valle di Cortina, poco prima della seconda guerra mondiale?
E che ne dite di un Pelmo del 1931, in fondo a una Val Fiorentina abitata da pochissime case?
Trovate le risposte a queste domande, e molto altro, in questo libro fatto per il cuore e la mente di tutti coloro che amano la montagna. Il volume racconta le Dolomiti del recente passato, prima che la crisi climatica investisse in pieno le nevi e ora, con la tempesta Vaia, anche i boschi della montagna.

Nel cuore: Cortina e i suoi monti.
"Il giro di montagne entro cui sta la conca di Cortina è così straordinario, che diventa difficile trovare parole.
Meglio le immagini, anche quelle delle umili cartoline: umili sì, ma in grado egualmente di dire la bellezza del luogo, e di conservarla nel tempo, se è vero che la gran maggioranza di esse risale agli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.
A cominciare da quella che abbiamo messo in testa al capitolo, questa Cortina invernale che guarda verso il Becco di Mezzodì e la Croda da Lago, così intima, e direi così fragrante nella sua neve e nella sua luce appena velata.
Ma poi Pomagagnon, Tofane, Cristallo, Antelao, e la conca stessa in cui si adagia il paese..."

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