Posare
di Antonio Bruni
L’assurdo non vive gettato nel domani, ma vive ogni istante presente nella folle compiutezza. In quella annunciata illogicità dell’Imperatore non esiste una scala di valori, l’uomo deve puntare all’ammasso, alla quantità delle esperienze, vivere nel disinteresse del futuro e nel desiderio di consumare tutto ciò che ci è dato nell’esistenza.
Il passo a due a distanza è un crescendo passionale tra ricordi, fantasia e desiderio, con un finale imprevedibile. Il lavoro è scritto interamente in versi e trascina l’attenzione di chi ascolta in un vortice emozionale.
Il passo a due a distanza è un crescendo passionale tra ricordi, fantasia e desiderio, con un finale imprevedibile. Il lavoro è scritto interamente in versi e trascina l’attenzione di chi ascolta in un vortice emozionale.
“Le domande che pone il testo di Churchill - afferma la regista Monica Nappo – sono le stesse che possiamo farci noi, avendo per la prima volta una donna a capo del nostro governo, come l’ha avuta l’Inghilterra più di 40 anni fa con la Thatcher, quando questo testo fu scritto".
Processo Galileo indaga la figura e il pensiero del celebre scienziato toscano e lo fa partendo dalla sua vita, dagli atti del processo che subì e dalla sentenza della Santa Inquisizione. La scrittura densa dei due autori, che sviluppa la narrazione in tre sequenze, ciascuna delle quali corrisponde ad altrettanti processi, attraverso spostamenti temporali indaga i destini e gli interrogativi del mondo contemporaneo.
Una fuga è fatta ad Arte se nessuno se ne accorge. Se anzi che scappare da qualcosa o qualcuno, mi confondo con gli altri, mi vesto come loro, uso le loro parole. Per non farmi trovare non c’è niente di meglio che cambiare le mie abitudini, trovare sempre un muro dove nascondermi e lì incontro sempre qualcun altro che è fuggito da qualcosa…
I punti di partenza sono stati da un lato - e per la prima volta - il dato biografico dell’autrice e dall’altro il lavoro di nutrimento della materia artistica, condotto attraverso le interviste a donne e uomini pronti a condividere una scheggia della propria vita.
“Pagliacci”, dal libretto dell’opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e “All’uscita”, l’atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”, andato in scena a Roma per la prima volta, nel 1922.
Nel precedente numero abbiamo pubblicato
Il treno ha fischiato di Luigi Pirandello nella libera rivisitazione di un giovane autore, il quale propone ora sua nuova rivisitazione del lavoro di Luigi Pirandello:Sei personaggi in cerca d'autore.
Belluca in realtà non è sereno, cerca di trattenersi perché vuole fare bella figura al lavoro e non vuole far vedere che perde la pazienza davanti ai colleghi. Il motivo per cui non è sereno è perché ha la casa piena di persone (moglie, suocera, sorella della suocera, due figlie vedove e sette nipoti).
A poche settimane dal cinque ottobre, data di partenza, molti dettagli del nuovo cartellone, composto da una ventina di spettacoli, sono noti e inducono a pensare ad una stagione teatrale che si caratterizza come un percorso culturale ricco di proposte interessanti e originali.
Ciascuno di noi aspetta Godot cui affidare la soluzione dei propri problemi e migliorare la condizione di vita. Aspettiamo, e ci sembra non arrivi mai. Forse non facciamo molto per incontrarlo... se cambiassimo prospettiva di vita? Provo io, cambiando un po' la storia dei nostri eroi...
una splendida e originale commedia teatrale rappresentata in occasione dei 135 anni di attività tuttora in atto, unica cooperativa contadina ancora presente in Italia. Quei ‘coraggiosi contadini’ rappresentano un esempio costruttivo e una fonte di solidarietà.
Stupefacenti voci dei gruppi canori provenienti da Georgia, Corsica, Lombardia, Sardegna, Trentino e Friuli-Venezia Giulia in un evento unico a San Michele all'Adige!
Quattro appuntamenti, quattro temi, tre attrici.
Un corpo a corpo con la parola della grande letteratura contemporanea.
Romanzi, lettere, saggi, suggestioni di pensieri e parole scritte da penne e sensibilità diverse, talora antitetiche tra loro, che, pur nella sostanziale diversità e origine, esprimono profondità e inquietudine di pensiero e scrittura.
Tre personaggi, un caso clinico di odio, disperazione e amore degno di Sigmund Freud. E una domanda semplice e spietata si fa strada: fino a che punto siamo responsabili dei nostri fallimenti e della nostra infelicità?