#291 - 11 settembre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Una riflessione sul crinale del “politicamente corretto” e la “cancel culture”

Ddl Zan e l'asino che vola

di GianCarlo Salvoldi

La proposta contro l'omotransfobia vorrebbe normare a termini di legge nientemeno che le percezioni soggettive dei cittadini.
Già l'Italia ha una legificazione che è sovrabbondante come nessuno al mondo e l'Europa ci aggiunge una legiferazione ridondante ed arcigna che attenta alle libertà personali, ed ora si pretende di intervenire non solo sul reale e sul razionale, ma perfino sulla percezione della realtà.
Come si tende a fare con il caldo e il freddo dove non si guarda quanti gradi segna il termometro ma cosa percepisce soggettivamente ognuno.
Di questo passo si va verso la catena folle dei sogni che diventano desideri, quindi dei desideri che diventano bisogni, e infine dei bisogni che diventano diritti, da sancire con legge.

Qualche legislatura fa una parlamentare omosessuale aveva portato in commissione una proposta di legge riguardante la sfera della sessualità, e chiedeva il riconoscimento di una dozzina di tipologie di caratteri L.G.B.T.che erano stati accolti. A quel punto la signora ha alzato la posta e voleva il riconoscimento di diciotto caratteri, e in quel modo ha fatto affondare autolesionisticamente la proposta.

Oggi siamo arrivati al punto che non bastano più le lettere dell'alfabeto per definire quella nebulosa in cui ad esempio c'è anche la "Q" di "queer" che significa che ora mi sento in un modo e ora in un altro, non so bene come, ma gli altri mi devono riconoscere su non si sa cosa.
Portando alle estreme conseguenze questa pretesa, per capirne meglio il senso, potrebbe accadere che una piccola minoranza di cittadini decidono di sentirsi "un asino che vola", e pretendono che questa sia la loro identità percepita, per cui gli altri non possono fare loro una risata in faccia perchè questo sarebbe offensivo. Questa offesa alla loro percezione potrebbe violare la loro dignità e libertà e quindi configurarsi come "asino che vola fobia" che sarebbe quindi reato: e pensate che nella disastrata e corrotta giustizia italiana alla Palamara non ci siano giudici pronti a riconoscere quella violenza?

Usando il grimaldello della "fobia" tutto diventa possibile, anche se fobia non significa odio ma paura: e questa non è una distorsione da ignoranza linguistica ma è scelta consapevole per poter criminalizzare chiunque.

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