Una perversa geopolitica
Riflessione
di Amanzio Possenti

Stiamo assistendo a fermenti gravi e pericolosi e forse non ce ne rendiamo conto né ricordiamo i tristissimi esempi nefasti del passato: che cosa è possibile fare in un clima tanto avvelenato?

Stiamo assistendo a fermenti gravi e pericolosi e forse non ce ne rendiamo conto né ricordiamo i tristissimi esempi nefasti del passato: che cosa è possibile fare in un clima tanto avvelenato?

Il locale è stato riaperto la mattina dopo regolarmente... I clienti si sono presentati a regolare il proprio conto.

C’è bisogno tanto di Amore, autentico e partecipato, nella libertà, verità e accoglienza del rapporto, non dei surrogati che, alterandolo, ne distruggono la veste genuina. Se mediaticità e consumismo tentano di stravolgerlo come Valore, permane la sua irrefrenabile bellezza di dono...

E’ un’epoca di contraddizioni: quello che è giusto non viene sempre considerato tale, ciò che è buono è accolto a malapena, quello che vale subisce il proprio contrario. Si assiste al capovolgimento e svuotamento dei valori.

Si tratta dell’esito di un lavoro di ricerca durato otto anni, nel quale si è cercato di ricostruire l’immagine di un’Italia vista dalle persone comuni, attraverso quelle definizioni territoriali e quei saperi comunitari che spesso sfuggono allo sguardo e alla consapevolezza delle istituzioni.

Se la meraviglia è rivolta alla natura e alle bellezze del creato il bel vedere sotto i nostri occhi è talmente ricco di armonia e di attrattività che sarebbe difficile sfuggirgli e fingere disinteresse.

Valori non contano, ogni gesto anche il più estremo è giudicato accettabile e non esistono più misure sulle modalità di vita.

Emergono dati curiosinel rapporto fra chi va a Messa assiduamente e il recarsi al voto. E’ un rapporto che può sembrare strano ma rivela dati significativi nella sua originalità statistica.

Il verbo ‘fare’ è il più usato in assoluto. Tutti lo utilizziamo, almeno se sospinti da un desiderio, quello di realizzarci. Poichè il fine sembra essere questo, fare per dimostrare a noi stessi che in questo gesto stiamo percorrendo la strada che ci è congeniale.

Ecco le dichiarazioni frantumarsi nel cigolìo di questa o quella maggioranza transitoria e inabissarsi nei ricordi: restano parole e promesse (raramente mantenute). Tante (buone) speranze ma magri risultati..

Il sud fanalino di coda in Europa per quanto riguarda il lavoro femminile, con Puglia, Campania, Calabria e Sicilia nelle ultime quattro posizioni. È il dato che emerge dai rilevamenti di Eurostat nel 2022. In Sicilia, che è appunto all’ultimo posto nella Ue, l’anno scorso solo il 30,5% delle donne tra i 15 e i 64 anni lavoravano (erano il 29,1 nel 2021) a fronte del 64,8% medio dell’area euro.

I Dogon abitano abbarbicati sulla remota Falesia di Bandiagara. Una regione, la loro, un tempo frequentata da antropologi, poi presa d’assalto dai turisti, oggi isolata e sconvolta dalle violenze jihadiste. Un antropologo li rivisita oggi, schivando i luoghi comuni.

Proprio l’intelligenza artificiale generativa ha rappresentato il centro del dibattito al convegno L'autore di parola e di immagine tra realtà fattuale e intelligenza artificiale, tenuto al Palazzo delle Esposizioni, il 20 del mese in corso.

assegnare un ruolo fondamentale alla umanità dilaniata dalla forza e dalla potenza e piegata dal terrore della violenza permanente: significa contribuire ad un’armonia che è bellezza e senso del convivere. Occorre crederci e dedicarsi non solo a parole bensì con i fatti, con la determinazione di operare per il bene generale.

Non attendibile né suffragata è la tesi di taluni studiosi secondo la quale occorrerebbe limitare le nascite poiché il globo non avrebbe risorse tali da sostenere natalità in crescita, sarebbe cioè destinato a ’scoppiare’, non ce la farebbe...

C’è qualcosa che richiama ognuno di noi alla profonda e naturale esperienza umana vissuta più della celebrazione della Festa della Mamma? Si rischia di cadere nel banale a ricordare a tutti che la madre rappresenta una figura archetipica dell'amore incondizionato, della cura e della protezione.

Il fenomeno migratorio è legato alla sua narrazione» e quindi alla percezione di quel che spesso però non è. Diffondere una cultura delle migrazioni, per meglio comprendere questo fenomeno complesso e strutturale che è presente da anni nel nostro paese...

Mi piace giocare, disegnare, raccontare e ascoltare storie, fare e vedere uno spettacolo di burattini. Insomma, mi piace il mondo dei bambini e delle bambine… anche perché credo sia importante che in noi resti vivo una parte di bambino. E per 16 anni ho giocato con i bambini dai 3 ai 6 anni. Per questo più di 15 anni fa ho scritto il “Manifesto dei diritti naturali di bimbi e bimbe”.

Due tipi di clima, il meteorologico e il politico. Del primo si è argomentato a livello mondiale nel Cop 27 in Egitto, del secondo sono presenti le chiacchiere ogni giorno in un qualsiasi talk show.

Mentre ci ripropone il passato, agisce sul presente, mostra errori, illusioni e delusioni, ci conferma nello spazio di bene che magari ignoriamo essere testimone attivo di una realtà umana da ripristinare e da amare.

Tutti dobbiamo rigenerarci, nessuno escluso. Ma dipende dal come, non basta proclamare - pur se qualificante come avvio - questa necessità, occorre dare seguito alla scelta, al fine di evitare che si tratti solo di un (buono) proposito o di una (lodevole) intenzione.

La circostanza delle prossime elezioni riporta nel dibattito partitico e giornalistico la questione dei cattolici nella vita politica...Il problema è la identità, in grado di connettere i Valori della fede - il Vangelo – con l’impegno pragmatico nella realtà politica, mediatore il cattolicesimo popolare, promotore di giustizia sociale, solidarietà, sussidiarietà e senso del bene comune, riferimenti fondanti.

Gli ultimi sondaggi pre-elettorali pubblicabili segnalano un timore elevato in tema di affluenza al prossimo (25 settembre) appuntamento alle urne. Si parla della possibile astensione di un terzo o più degli aventi diritto al voto, eventualità assolutamente deprecabile e assai preoccupante.

Siamo immersi in una bolla gigantesca nella quale la calura non ha rivali meteorologici: sono molte le colpe - umane soprattutto, del non rispetto della natura - di questa situazione che, in un Paese dal clima temperato come il nostro ed anche in altre parti d’Europa, diventano infestanti e perniciose.