Frequenza alla Messa e affluenza al voto: indagine rivelatrice
Messa ed elettori
di Amanzio Possenti
Emergono dati curiosi, invitanti al dibattito, dalle ricerche presentate a Camaldoli in un recente incontro proposto dalla rivista Il Regno, nel rapporto fra chi va a Messa assiduamente e il recarsi al voto. E’ un rapporto che può sembrare strano ma rivela dati significativi nella sua originalità statistica.
Mentre va diminuendo il numero dei frequentatori della Messa domenicale - e il calo continua purtroppo (meritevole di rigorosa valutazione fra impigrimento dei cattolici e crescita della laicizzazione) - desta sorpresa l’esito dell’indagine, prodotta da esperti e riguardante l’affluenza alle urne di chi va alla Messa.
Chi la frequenta con assiduità è anche colui che, mediamente e maggiormente partecipa alla vita politica, pur senza collegarsi ad identità partitiche, mantenendo una propria visione autonoma.
Sarebbero dell’85% i cosiddetti ‘messalizzati’ - frequentatori della liturgia - contro il 71% dei meno partecipi. Interessanti gli esiti dei due rapporti presi in considerazione; osservando tipo di frequenza e percentuale, si nota l’importanza dei due riferimenti di analisi, che richiede approfondimenti utili alla comprensione dell’attualità e singolarità del problema.
Dal lavoro prezioso di ricerca, risulterebbero quasi uguali dal punto di vista percentuale i frequentanti-votanti dei due maggiori partiti: 21% di Fdl e 19% di Pd, con la Lega che vedrebbe una percentuale pari al 10%. Dati importanti da approfondire per tentare di capire il fenomeno cattolici-voto.