Nel nido di pieghe
Il letto disfatto
di Antonio Bruni
Drappi scomposti / groviglio di pulsioni / sfumature della notte...
Drappi scomposti / groviglio di pulsioni / sfumature della notte...
L’alto riconoscimento, assegnato ogni anno dalla più antica istituzione culturale del Paese e rappresentato da una copia della statua di Dante a Malta, testimonia il plauso per la valorizzazione delle radici, della cultura e della lingua italiana nello scenario internazionale in cui opera il Gruppo Generali, fondato a Trieste 190 anni fa e presente oggi in 50 Paesi.
13 Borghi con altrettante Parrocchie, sparsi sopra ineguali piani, costituiscono il territorio di Tramonti. Considerato il "polmone verde" della Costiera Amalfitana, è il Comune maggiormente esteso di quest'ultima. Dal 1997, assieme agli altri paesi della Costa d'Amalfi, il territorio comunale è iscritto nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO.
Brìnnsese in dialetto lucano, Brundisium de Montanea in latino, chiamato spesso Brindisi di Montagna è un comune della provincia di Potenza, in Basilicata. È noto per essere il set de "La storia bandita", spettacolo in cui vengono narrate le vicende del brigante Carmine Crocco e della sua banda nel periodo postumo all'unità d'Italia. Piccolo centro situato a 800 metri di altitudine, su un'altura dominio della Valle del Basento.
Il centro abitato di San Giovanni in Galdo sorge su una balza di roccia arenaria in un contesto ambientale caratterizzato dal sistema collinare diffuso nel Molise centrale. Il primitivo insediamento, quindi, si costituì su un controcrinale secondario lungo un percorso di cresta che ancora caratterizza e conforma la struttura morfologica urbana.
Al toponimo corrispondono le seguenti attestazioni in RDMarchia [«Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII (1200) e XIV (1300), Marchia»] (Iesi) anni 1290-1292: «plebanus Montis Arcerupte», «Montis Arcerupte», dalle quali risulta trattarsi di un composto che corrisponderebbe a "monte dell'arco rovinato"; ma c’è anche chi ritiene che si tratti più probabilmente di "monte dell'arca rovinata", o, in luogo di arca, piuttosto di un riflesso nella forma latina arce [Arce, dal lemma latino Arx, arcis, rocca, è presente in diversi toponimi in lingue neo-latine], obliquo di ares "rocca".
La pandemia ci ha fatto sperimentare in maniera inattesa e drammatica la limitazione delle libertà personali e comunitarie, portandoci a riflettere sul senso profondo della libertà in rapporto alla vita di tutti: bambini e anziani, giovani e adulti, nascituri e persone in fin di vita
La conferenza di Ostuni aveva un’impostazione di taglio interattivo: veniva mostrata agli astanti una nutrita collezione di oggetti, di materiale metallico mi sembra, raffiguranti simboli più o meno noti (alcuni mai visti); ed una serie di libri contenenti ampie raccolte di frasi oracolari correlate in qualche modo ai simboli stessi mediante una data sequenza numerica.
Il concetto di cura allarga lo sguardo dalla custodia della natura e del creato, per una simbiosi d’amore, il cui anelito è presenza di vita.
Francesco ne parla con la poesia semplice del fratello che ha bisogno della nostra mano tesa e che, ricevendo cura, trasmette a ciascuno un legame fecondo fondato appunto sull’amore reciproco.
Negli autori e negli amplificatori dei dileggi del profeta dell’Islam, che non demordono di fronte a decine e decine di morti, sembra ci sia un gusto sadico di provocare le micidiali ritorsioni dei fanatici islamisti.
...e si fomenta uno “scontro di civiltà”, che è invece uno scontro tra due inciviltà: quella di un laicismo intollerante delle fedi religiose e quella di un fanatismo islamico omicida.
Una diversa luce sembra illuminare l’umile mangiatoia di un bue e un asinello e Francesco chino e genuflesso piange, un pianto che si fa armonia e riverbera nel bosco.
...E' il caso dell' Associazione romana Artisti Naty da tempo dedita - oltre alle performance teatrali e si spettacolo in genere - anche alle iniziative di viaggi culturali alla scoperta della città, programmando visite in luoghi poco conosciuti e in genere poco valorizzate dalle agenzie turistiche.
Tutto questo ci dà la misura della nostra responsabilità e ci invita ad una nuova creatività per raggiungere quelle centinaia di milioni di persone che dedicano quotidianamente buona parte del loro tempo alle comunicazioni sociali su internet. Queste recenti immense potenzialità costituiscono una sfida decisiva per il mondo di oggi e la posta in gioco è di grande importanza. Dobbiamo evitare di strumentalizzare le grandi questioni come l’immigrazione, l’accoglienza o i diritti sociali per riaffermare sempre e solo specifiche convinzioni personali ricorrendo a numeri fasulli e letture faziose e semplicistiche dei fatti.
In una situazione per tanti versi preoccupante, un segnale concreto di apprezzamento verso lo sforzo e la mobilitazione in atto da parte delle Fondazioni e degli istituti culturali è venuto dal Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini che è riuscito ad ottenere un incremento di 17 milioni di Euro sul Fondo degli Istituti portandolo da 33 a 50 milioni e rendendolo strutturale cioè non più soggetti a mutamenti anno per anno.
Donne che cambiano il mondo è un progetto integrato del Polo del ‘900, a cura del Centro studi Piero Gobetti in collaborazione con l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, la Fondazione Vera Nocentini, la Fondazione Donat-Cattin, l’Unione Culturale Franco Antonicelli. Un nuovo programma di divulgazione e approfondimento pensato e realizzato per presentare al pubblico – anche sul web, oltre le barriere fisiche – cinque grandi donne che hanno segnato il nostro tempo.
La gentilezza è una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici. Oggi raramente si trovano tempo ed energie disponibili per soffermarsi a trattare bene gli altri, a dire “permesso”, “scusa”, “grazie”.
Uno strano destino ha interessato questa terra: da luogo delle partenze a luogo di arrivi di una moltitudine di persone provenienti da ogni dove, che hanno dissolto i confini di un mondo che spesso ha alzato barriere, chiuso i porti, costruito lager in cui rinchiudere le speranze di una umanità in cammino verso un sogno di liberazione e di una vita degna di questo nome.
Una pianificazione familiare sicura e voluta non è solamente un diritto di ogni essere umano ma è altresì alla base dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione femminile, e un fattore chiave nella lotta alla povertà. Nel mondo ci sono ancora circa 225 milioni di donne che non desiderano la gravidanza e che non usano metodi di pianificazione familiare efficaci e sicuri.
La rilettura storica nella verità è necessaria perchè l’autocritica dell’Occidente si spinge fino all’autolesionismo e sucita nelle università africane un odio distruttivo contro l’Occidente che risulta essere l’unica causa dei mali dell’Africa: la conseguenza è la nascita di “Boko haram” che significa “vietato l’Occidente”. Una lettura falsa della storia è molto dannosa per la stessa Africa perchè arma le menti degli africani e quidi le loro braccia, e le conseguenze sono terrorismo e guerre.
Abitare la Terra. Semplicemente. Insieme imparando a vivere insieme. Habere, etiam possidere. Esse, ibidem consistere. Semanticamente, un’identità presunta, artefatta, che domina e modella l’ambiente. Filosoficamente, identità che nell’ambiente si forma in processo continuo d’osmosi. In un senso o nell’altro, complemento o predicato che sia, l’habitat ci rende comunque una sua propria, intima, consapevolezza: in sostanza e vicenda; per giudizio e sentimento.