#317 - 29 ottobre 2022
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Pagine ideali

Discernere

Il libro della propria storia

di Amanzio Possenti

Discernere - ovvero conoscere distintamente, vedere cose e situazioni con mente, occhi e cuore oltre il limite del consueto - è un verbo impegnativo; per un cristiano è una modalità necessaria per capire e capirsi meglio.

Discernere

Il discernimento del quale spesso si sente dire è strumento di comprensione che, aiutando il comportamento nella direzione idonea, pone l’uomo in posizione di autocritica propositiva e lo stimola ad intraprendere la via giusta fra le tante che si presentano e lo affascinano nella libertà di scelta.
Si rivela prezioso nel leggere la propria vita come un libro aperto sul quale fare riflessioni continue, capaci di interrogarci per identificare noi stessi, correggerci o migliorarci.

Il ‘libro della propria vita’- ricorda Francesco - presenta una storia, la nostra, che sovente ci capita di dimenticare o di accantonare. Mentre ci ripropone il passato, agisce sul presente, mostra errori, illusioni e delusioni, ci conferma nello spazio di bene che magari ignoriamo essere testimone attivo di una realtà umana da ripristinare e da amare.

Il libro della propria vita e della propria storia, se affrontato con lettura partecipativa e umiltà di propositi, consente di conoscerci e parimenti di riconoscere Colui che ne è Autore amorevole e vicino: diventa in definitiva il mezzo non per assegnarci un voto di autoplauso o di disapprovazione bensì per farci consapevoli che l’ umanità è luogo di incontro e di cammino con l’altro verso il Libro eterno di una Storia superiore e comune.

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