Un tempo sospeso
tra le maglie di una società rassegnata
Percorsi scoscesi
di Amanzio Possenti
Il mondo cammina e non sempre su percorsi dritti, ma nonostante le tecnologie che lo accompagnano e lo sorreggono nella rapidità delle soluzioni spesso vive dimensioni di contrasto insanabile. Poiché, se è vero che le tradizioni corrispondono a consuetudini sovente fuori tempo, tuttavia il buttarle a mare non è scelta idonea né conveniente.
Si avverte una sorta di furore, quasi iconoclasta, nello sguardo sul passato, al quale si attribuiscono non solo colpe ma soprattutto i tanti ’no’: ignorando che quelli, frutto di un preciso periodo culturale, avevano uno scopo sensato, far riflettere sulle modalità di vita: che non dovrebbe essere gettata alle ortiche, piuttosto riesaminata responsabilmente alla luce dei tempi nuovi.
Per contro si procede per schemi pregiudiziali e con la scusa che non significa nulla ’si è sempre fatto così’, si cancella tutto senza tener buona o considerare la parte di scelte che meriterebbe di essere sottoposta a revisione invece che ad annullamento. Parlo della educazione, tema sociale-vitale che andrebbe affrontato non con i soli schemi strumentali e limitanti del ’tutto va bene purchè si cambi’.
Educazione significa molto, non solo nell’ambito del vocabolario; impegna il piano comportamentale, morale, civile, di partecipazione, di preparazione, di sensibilità, di famiglia e di amicizia, di conoscenza e di sguardo sul domani. L’autocritica aiuta a sviluppare un’esperienza efficace in vista di un autentico progresso personale, frutto di educazione finalizzata a buone e significative relazioni. C’è anche il rispetto cui ci si deve educare, valore insopprimibile a fronte di comportamenti superbi che lo tagliano fuori rappresentandolo come inutile negli odierni rapporti dominati da forza, decisionismo irridente, sfrontatezza, senso di sè, sguardo dall’ alto in basso, peso del denaro, pregiudizio.
Di questo passo ci avviamo verso una società che si appropria per sé e non considera l’altro se non come strumento e numero, farneticando sul fatto che i Valori non contano. Pertanto ogni gesto anche il più estremo è giudicato accettabile e non esistono più misure sulle modalità di vita. Amarissimo il risultato che compromette il futuro: cancellati gli equilibri si accantona il valore della volontà comune di agire, insieme, senza discriminazioni, per il bene di tutti, sempre e ovunque.