Nel mentre si avvia la nuova legislatura
Rigenerarsi
di Amanzio Possenti
Tutti dobbiamo rigenerarci, nessuno escluso. Ma dipende dal come, non basta proclamare - pur se qualificante come avvio - questa necessità, occorre dare seguito alla scelta, al fine di evitare che si tratti solo di un (buono) proposito o di una (lodevole) intenzione.
La politica vorrebbe rigenerarsi ma cozza contro usanze immodificabili e rinvia sistematicamente ogni (urgente) decisione, dimostrando la non volontà di perseguire l’obiettivo; le amministrazioni pubbliche affermano di voler combattere la (ottusa) burocrazia, ma nel frattempo la circondano di mille laccioli imprigionanti; le aziende private non possono fare altrimenti pena il risucchio in imbuti che le frenano, poiché alla fine devono passare dalle forche caudine di provvedimenti blocca-tutto; le famiglie vorrebbero concorrere meglio ai bisogni della società ma incontrano ostacoli quando prevedono di collocarsi da protagoniste in un mondo che spesso le allontana e le rende inattive per esempio nelle richieste di idonee politiche di aiuto concreto.
Il problema del rigenerarsi implica scelte di nuove vie: della solidarietà in primo luogo ( non accettando criteri che guardano solo a se stessi e al profitto), della generosità (che si impegna verso tutti non solo ad una parte gradita), del rispetto (che sia l’ onda operativa che accoglie nel nome di una fratellanza comune e costruttiva), del donare anziché solo del chiedere ( mirando al bene altrui e imparando a sacrificarsi senza continuamente protestare), della ricerca dei valori anziché delle personali autogratificazioni.
Rigenerarsi per servire non per perpetuare la condizione, spesso utilitaristica e poco cristiana, di essere serviti.
Amanzio Possenti