L’invito ai giovani del cardinale Zuppi
Armi invisibili
di Amanzio Possenti
L’invito rivolto dal cardinale Matteo Zuppi ai giovani’ Aboliamo le armi dentro di noi’ rivela un’estensione maggiore e una validità di ampi spazi interiori di adesione.
Le ’armi’ sono quelle della intolleranza e della incapacità di amare che purtroppo ‘regnano’ in troppe regioni dello spirito umano, parimenti alla difficoltà di sentirsi coinvolti in modo autentico e creativo nella ricerca costante del Bene e della Pace che danno senso ai giorni.
L’umanità frequenta strade che spesso cancellano o minimizzano le esperienze positive: sta a ciascuno orizzontarsi, tendere al meglio non al consueto negativo, abbandonando le ’armi’ che non donano serenità e speranza bensì trasmettono irrequietezza e tensioni.
Il problema è ’come fare’ - la scelta del comportamento - prima del ‘cosa fare’ - la strada da percorrere. E’ importante radicarsi nella ricerca di una umiltà vissuta che indica l’itinerario idoneo. Cristo è la finalità del percorso da condividere: consente di scegliere tipologie inedite di ’armi’, appartenenza e fedeltà al Credo.
Non un discorso moralistico, bensì di genuina risposta alla quotidianità, per ‘abolire’ le armi rischiose che, dall’interno dell’animo, contribuiscono a far deragliare vissuto e prospettive. La cronaca giornaliera, con i suoi errori, orrori, limiti e problematiche, insegna molto al riguardo. E raccomanda strade pertinenti allo scopo.