Bagni Baretti
Il primo stabilimento balneare in Italia
di Roberto Bonsi
... il primo stabilimento balneare nacque in quel di Livorno in Toscana, e si chiamava: “Bagni Baretti”. Correva l'anno 1781 ed il console del Regno di Sardegna lo inaugurò.
Giornalista , ferrarese di nascita, milanese di adozione. Ha collaborato con testate nazionali, mensili e settimanali intervistando grandi personaggi: Christian Barnard. Sophie Loren, Gina Lollobrigida, Giulio Andreotti,, Roger Vadim, Riccardo Bacchelli... Dal 2001 gira l'Italia con la sua mostra fotografica "Il mio Sudafrica". Paroliere, ha scritto brani musicsli per molti artisti, tra gli altri, Elisabetta Viviani interprete di Heidi. Ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi,
Ha un nipote che adora.
... il primo stabilimento balneare nacque in quel di Livorno in Toscana, e si chiamava: “Bagni Baretti”. Correva l'anno 1781 ed il console del Regno di Sardegna lo inaugurò.
Nella nostra attuale vita, quella di tutti i giorni, l’essere umano vive la sua felicità personale e non solo, come in una sorta di differenti attimi susseguiti nel tempo, o di vari “flashes” che poi “sfuggono di … mano” e si inerpicano nei nostri anche più reconditi pensieri fino al momento
... fu definita e viene ancor oggi considerata, come la “Scienza delle Soluzioni Immaginarie”, questo per la precisa volontà del suo creatore. Un’articolazione di tutto questo esplorato mondo in un contesto più moderno ed attuale per i tempi di allora, donando ad ogni artista il suo affermarsi con una assoluta libertà di intendimenti e di azione
La Luna è stata celebrata ed ancor oggi si celebra nei romanzi, nei saggi, nei racconti, nelle filastrocche, nelle canzoni “pop”, nella lirica, nelle operette, nelle conferenze, e così via elencando … . Il 20 luglio dell’ormai lontano anno 1969 assistemmo dunque ed in stragrande maggioranza a quello sbarco che fu tale anche se con diverse discusse tematiche ed alcune leggende metropolitane
Secondo le teorie proposte da Illich, le varie crisi di natura sociale, economica ed anche quelle odiosamente sfociate in azioni belliche, di molte parti del nostro mondo, sono di fatto causate dalla sostituzione del lavoro dell’uomo con la tecnologia che gli è parallela e che spesso lo sormonta ed ormai in diversi comparti ne fa addirittura le veci...
Si racconta che nel tempo dei tempi, due marinai di Camogli sopravvissuti ad un naufragio del brigantino “Italia del 1892, approdarono in maniera fortunosa su di un’ isola lontana e sperduta, posta al centro dell’Oceano Atlantico...
...una sua ennesima “fatica”, dove, quasi vicino a quella fatidica età della vita che è il compimento degli ottant’anni, Daniele Rubboli ha …”intinto” per così dire, la sua … penna, per realizzare un libro intitolato: Cento vite in una.
Questo dolce che è senza ombra di perplessità alcuna, uno dei maggiori “cult” tra i nostri variegati “desserts”, fu per così dire, inventato dal “pastry chef” (n.d.a.: come oggi si usa dire), Roberto Linguanotto detto: “Loly”, e il dolce venne, alla “luce” presso il ristorante “Alle Beccherie” in quel della bella Treviso...
...luogo ameno e meraviglia della natura,è in queste settimane protagonista di un discusso fatto di cronaca, a causa del quale non riesce ancora a placare gli animi, in quanto approdato nel suo porto e probabilmente funzionante nell’imminente mese di maggio 2023 è giunta la nave “Golar Tundra”...
Il “mezzo volante” inventato da Henri Giffard, fu una sorta di “pallone”, un aerostato a forma di sigaro e quindi non totalmente sferico, e lo stesso come pure gli altri che seguirono, furono debitamente attrezzati per imbarcare i passeggeri o le merci od ambedue in versione “combo”.
Valentina nacque a Milano lundedì 1° gennaio 1923; è stata un’attrice cinematografica e teatrale che ha ben rappresentato quasi ovunque nel mondo, oltre che nel nostro Paese, la vivacità culturale e ludica del nostro cinema e del nostro teatro. Fu un’attrice di chiara fama, anche nel già allora non facile mercato americano-statunitense.
Avrebbe tanto desiderato poter svolgere la … “missione” di docente universitaria, ma allora era davvero disdicevole se non scandaloso, che una donna potesse ambire ad ad ottenere un posto di prestigio che di solito era riservato esclusivamente agli uomini.
Sarebbe molto interessante poter scrivere della avvincente storia delle ferrovie italiane, ma in questo numero ci limitiamo a raccontarvi di alcuni rami che nella Venezia Euganea, hanno reso più facile il collegamento tra alcune città, dei viaggiatori e delle merci...
A proposito delle su citate maschere di Carnevale, ben si sa che ogni città qui in Italia e ovunque nel mondo, vi sono in piena allegria delle maschere che per tipologia ed intenti vari, rappresentano ad uno ad uno quei luoghi.
Luisa Sargentini coniugata in Spagnol è stata senza ombra di dubbio una delle prime donne imprenditrici italiane, e vista l'epoca in cui visse ed operò, essere un personaggio femminile sul “ponte di comando” di un'azienda, era di per sé già un qualcosa di atipico se non di scandaloso...
Le numerose, diversificate ed avvincenti storie che ci provengono dal pur sempre lontano mondo nipponico, hanno sempre affascinato noi europei, ed in modo particolare, per quello che ci riguarda, noi italiani, e di fatto, al giorno d'oggi siamo due popoli pressoché all'unisono in molti campi dello scibile umano.
I suoi soggetti preferiti erano le "femmes", pardon le donne, le stesse che perlopiù lui frequentava nei salotti, nei "boudoirs" e nei vari postriboli, e ritraeva le stesse con "pennellate" che denotavano un certo movimento dei loro corpi e dei loro vestiti fatti di pizzi, corsetti e crinoline...
...egli vive in una località chiamata Rovaniemi, un piccolo e fiabesco villaggio posto nei pressi della cittadina di Napapiiri nella macroregione della Lapponia in terra di Finlandia ed ormai in prossimità del Circolo Polare Artico. Come cercare di andare alla sua affannosa ricerca o meglio come ripercorrere i suoi passi a ritroso? Strano a dirsi basta una slitta...
Il kuokka un piccolo macropodide, unico componente del genere Setonix di Lesson 1842. E' un erbivoro. Si trova in genere nel sud-ovest dell’Australia occidentale, ed è praticamente in fase di estinzione. E’ in grado di arrampicarsi su alberelli e su arbusti. Ha un peso corporeo che si aggira tra i due e mezzo e cinque kilogrammi, ed è lungo tra i 40 e i 54 cm.
Iniziamo ora il cammino lungo i secolari e graditi, in caso di pioggia, portici della città, capoluogo emiliano–romagnolo. A dir il vero ognuno di noi, imberbi, giovani, ambosessi di mezz’ età, ma anche “over 65” in buona o discreta salute, può percorrere a suo piacimento da una parte o dall’altra a piedi, che è poi la metodica più canonica richiesta, oppure in bicicletta, il sentiero lungo oltre 130 km.
I francesi chiamano questo frutto “pomme d’amour”, ed al pomodoro attribuiscono delle vere e proprie potenzialità afrodisiache. Gli inglesi lo chiamano “Apples of love”. Per noi italiani è la canzone "Viva la pappa al pomodoro" e...Pizza Napoletana.
forma di protesta “in primis” sublimale ma di fatto è assai tangibile tutto ciò, grazie ad un certo modo di indossare uno o più capi di abbigliamento, poi vi sono alcuni modi stravaganti di comunicazione verbale e soprattutto non verbale che ne denotano la personalità così decisamente fuori dalle righe”, questo al di là del solito perbenismo conservatorista.
Quando sono stati inventati i primi monopattini? A domanda si risponde che i primi in assoluto, fatti di legno e con le rotelle, erano un tantino rudimentali, ma pur sempre efficaci nelle loro azioni di movimento, e qui siamo ormai verso la fine del Secolo XIX°, ovvero nell’Ottocento. Il primissimo monopattino motorizzato fu battezzato con il nome di “Autoped” e fu realizzato pensando non solo agli adulti come elemento di micromobilità, ma anche ai bambini nei loro gioiosi momenti ludici della giornata.
I “Nasoni” di allora, e si crede anche quelli odierni erano alti 120 cm. e pesavano 100 kg. Gli stessi furono costruiti in ghisa ed erano provvisti di ben tre bocchette a forma di drago. L’acqua finiva la sua caduta nel condotto che portava alle fogne attraverso una grata posta al livello della strada.