#338 - 21 ottobre 2023
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curiosità

Concessioni balneari...problema attuale

Bagni Baretti

Il primo stabilimento balneare in Italia

di Roberto Bonsi

Vi parlo degli stabilimenti balneari, luoghi e costruzioni atti a fare elioterapia, balneazione, sabbiature, dove è possibile, fanghi minerali, relax, divertimento, attività sportive, “cazzeggio” e buona cucina.
Come ogni cosa che viene in qualsiasi modo posta su di un "piedistallo", non esiste di fatto uno stabilimento balneare nato per primo in assoluto, ma sono in diversi tra loro a volersi “fregiare” di questo primato.

Bagni Baretti

Verificando le cronache del tempo, il primo stabilimento balneare nacque in quel di Livorno in Toscana, e si chiamava: “Bagni Baretti”. Correva l'anno 1781 ed il console del Regno di Sardegna nella città labronica, (n.d.a.alias Livorno), ebbe modo di inaugurarlo.
Lì l’acqua marina veniva spinta per il tramite di un sistema meccanico posto all'interno di un edificio costruito in legno. Sempre a Livorno e precisamente nella stupenda terrazza a mare dedicata al compositore Pietro Mascagni (n.d.a.: livornese “d.o.c.”), all’apparire della stagione estiva, veniva installato un padiglione di ferro, dove venivano a riposare ed a "crogiolarsi ", prima e dopo i bagni di mare, il Granduca di Toscana e la sua nobile famiglia.

Bagni Baretti

I bagni più famosi ed anch’essi di lunga storia, questo sempre a Livorno, sono ancor oggi gli Stabilimenti riuniti Pancaldi - Acquaviva, i quali sono nati e si sono progrediti sin dall’anno 1924. Questo stabilimento balneare, ed oggi così si può dire essendo unito, incantò anche il poeta Giosuè Carducci, che ammaliato dallo stesso, ebbe modo di esprimersi positivamente. Il turismo di natura balneare arrivò nel nostro Paese alla fine della “Seconda Guerra Mondiale”, e tutto ciò prese forma con l’avvio del “boom” economico dei “mitici” anni ‘60, ma anche prima, nel corso degli anni cinquanta, ed è da allora che il mese di agosto si è trasformato nel periodo del grande esodo vacanziero, anche perchè le grosse industrie, specie quelle del nord, chiudevano ed ancor oggi chiudono quasi contemporaneamente i battenti, proprio durante l’estate piena.

Bagni Baretti

Che cosa si intende per stabilimenti balneari ? Gli stessi, sono delle vere e proprie imprese turistiche collocate in prossimità della riva del mare, e sono predisposte con ombrelloni, sedie, sdraio, lettini, servizi igienici e docce, con l’aggiunta, come già abbiamo scritto, di aree di gioco, di attività sportive, e con postazioni per luoghi di mescita e di ristoro. Gli stabilimenti balneari sono disposti dunque lungo gli arenili e sono di periodica e rinnovabile concessione demaniale.
A proposito di arenile, chi ha inventato le vacanze in spiaggia?. La spiaggia ed il conseguente relax vacanziero, compresa la sabbia che delimita il tratto da percorrere tra la battigia ed il primo asfalto cittadino, è stata per così dire … “inventata” in Gran Bretagna, terra dove non sempre il Sole faceva e fa capolino, e nei luoghi della “Perfida Albione”, come in Costa azzurra in terra di Francia, ed in diversi italici luoghi ameni, i primi a frequentare le spiagge e gli stabilimenti ad esse connessi, furono i nobili ed altri personaggi di alto lignaggio. La Gran Bretagna era allora nella sua splendente ed innovativa epoca di massima industrializzazione, si era nel Settecento, ma ancor prima le spiagge ed i mari erano considerati un qualcosa di grande periglio per l’umanità tutta, ma erano da considerarsi anche una sorta di panacea secondo i medici di quel tempo, che prescrivevano ai malati, loro pazienti, cure di rilassamento, di iodio e di bromuro, tendenti a migliorare le loro già precarie condizioni fisiche. Un che di cura rimasto abbastanza sostanziale anche ai giorni nostri, specie per i bambini, per gli anziani, e per tutti coloro che in generale soffrono di problematiche respiratorie e dermatologiche. Gli stabilimenti balneari, gergalmente vengono definiti, bagni, ma ad esempio, abbiamo scoperto che sulle spiagge del litorale marchigiano, vengono nominati con l’appellativo francofono di “chalet”, poi chissà …?

Bagni Baretti

Secondo un censimento effettuato nel corso di questo anno 2023, le imprese balneari, siano esse marittime, lacustri e fluviali, sono ben oltre le 6.000 distinte unità, e vi lavorano perlopiù stagionalmente circa 60.000 addetti. Per aprire un bagno di mare, come al solito qui da noi “trionfano” un modello esecrante di burocrazia e delle Leggi non sempre ben chiare e quindi spesso di non facile approccio. Vi sono, e qui scriviamo giustamente, delle regolamentazioni di necessaria sicurezza. Innanzi tutto, e parlando delle spiagge, occorre una concessione demaniale, di seguito attuabile con un documento denominato: “autorizzazione unica aziendale”. E’ basilare l’’iscrizione sull’apposito registro della CCIAA (n.d.a.: Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura) del comune di appartenenza, un singolo attestato che denoti la frequenza a dei precisi corsi formativi, e tutte le altre autorizzazioni per poter svolgere all’interno dei bagni stessi, dei servizi, come caffetterie, bar (tavola calda e fredda), Self-services e ristoranti. Per azionare tutto questo complesso meccanismo, sarebbe ottimale vedersi affiancati da un commercialista o da un esperto fiscalista. Voi che ci leggete, sapete benissimo che parimenti alle protette zone militari, il Demanio, cioè lo Stato, è il vero proprietario delle spiagge e delle coste rivierasche, e sopra ogni cosa, sono gli uffici preposti delle numerose Amministrazioni comunali del nostro Paese, che in nome dello Stato concedono l'autorizzazione su delega delle Province, partecipando poi ad un concorso effettivo, per poi gestire, come già si è affermato sopra queste nostre righe, gli stabilimenti in questione, in sede temporanea e rinnovabile ogni volta.

Bagni Baretti

Esiste anche un sindacato che tutela i lavoratori stagionali nelle aree demaniali di natura strettamente vacanziera. Oggidì con l’avvento del web e con tutte le sue prerogative, esistono strumentazioni adeguate atte a gestire al meglio ogni attività risalente alla vita interna e non, degli stabilimenti balneari. L’azione concorsuale per definire i gestori di uno stabilimento balneare è nelle mani dell'Ente per il Demanio Marittimo”. Abbiamo testé scritto che nei bagni, "regno"pressoché incontrastato dei famosi bagnini, si svolgono attività dedite al relax, alla cura ambientale e al divertimento, e qui tra i tanti ricordiamo il "divertimentificio” della costa romagnola, dal Lido di Volano a Cattolica, tra le provincie di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, e Rimini, e questi luoghi ameni grazie all’offerta turistica e all’accoglienza degli abitanti, e di chi svolge questo lavoro, salvo le opportune eccezioni, e soprattutto grazie alla travolgente musica di Secondo Casadei e di suo nipote Raoul, questa terra solatia è nota davvero ovunque.

Bagni Baretti

Viva l’estate, viva la spiaggia e viva il mare, ma sopra ogni cosa, andiamoci appena possibile, tra la spiaggia libera e lo stabilimento balneare. (P.s.: scusate la rima!). L’estate è finita, ma ora a ripensarci, il mare d’inverno è come un film in B/N visto alla Tv (n.d.a.: dal testo del cantautore Enrico Ruggeri), il mare è sempre bello e non nuoce affatto alla salute. Per gli stabilimenti balneari, dunque, alla prossima!!!.

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