Mare di inverno

di Roberto Bonsi

Il mare d’inverno?. Ma come è il mare nel periodo (salvo recenti eccezioni) più freddo dell’anno?
Il mare risulta più volte essere oltremodo in piena burrasca e la bianca e densa schiuma causata dalle forti onde dei cosiddetti “cavalloni”, gioia estivi di piccoli e grandi, che si infrangono maggiormente sugli scogli, mentre sulle spiagge prive di ombrelloni, sedie, lettini, e sdraio (messi a riposo in attesa della prossima calda stagione nei magazzini dei vari stabilimenti balneari), regna una completa desolazione che registra ogni tanto la presenza di anziani che camminano nei pressi della battigia o di uomini e donne che portano a spasso il loro cane, compagno di vita e di giochi, dei “runners” e dei viaggiatori fuori stagione lì presenti per il solo fatto di rivedere il mare, la cui veduta rende adrenalinici e fa bene così alla psiche ed al corpo respirando a pieni polmoni iodio, bromuro e lo sferzare del vento dolce o violento che sia.

Ai bordi del mare in inverno anche pieno c'è chi fa anche il “Trekking”, poi visitando i borghi antichi delle varie località marine si possono scoprire ed anche riscoprire le beltà vetuste di chiese, palazzi nobili, monumenti, strutture museali e quant’altro. Il mare visto nel periodo invernale rimane pur sempre gioioso ma diventa anche contemplativo e pone ognuno di noi ad esibire una certa riflessione od anche lasciarla intima. Recarsi per un motivo od un altro al mare nel periodo invernale, secondo alcuni fa incamerare tristezza, mentre per altri permane la gioia e con il desiderio anche più volte confessato di avere una prima oppure una seconda casa in un luogo a portata di …mare ovvero nelle sue immediate vicinanze, o chi si può permettere di ragionare in soldoni, possedere un appartamento o una villa di fronte al mare od in prossimità dello stesso. Il mare dei piccoli centri vede perlopiù i negozi che producono attività commerciali con le serrande ormai chiuse e la maggior parte delle strutture alberghiere e di tutte le altre votate all’ospitalità, anch’esse chiuse o meglio sprangate. Rimangono quei pochi stanziali e chi fa un tipo di lavoro diverso da quelli che svolgono attività lavorative temporanee di natura semestrale poco più o poco meno.
Nei luoghi del mare d’inverno dove esiste, c’è la tenenza dei carabinieri, poi ci sono il medico, il prevosto, il veterinario, il becchino, il farmacista, l'elettrauto, il panificio, un minimarket e poco altro. Il mare sia in estate che in inverno e nelle altre stagioni, è una sorta di panacea, un psicofarmaco per l’essere umano, fa bene anche alla pelle, questo specie in estate quando si nuota od almeno ci si prova a bagnarsi, perché più d'uno non sa nuotare o perché lo stesso non è al momento balneabile. Come ben sapete il sale è fortemente indicato alla soluzione di diversi malanni, e qui entrano in campo specialmente i noti e secolari “rimedi della nonna”.

Al mare che nella mitologia antica vede il dio Nettuno come suo diretto rappresentante, vengono dedicate canzoni in particolare di quelle della musica “pop”, si dedicano poesie, racconti e libri di narrativa e di saggistica, ma non solo. Durante l’inverno, presi da raffreddori ed influenze ma soprattutto dal freddo, dovrebbero tutti frequentare le piagge e le battigie della numerose località marine in Italia ed ovunque. Il mare, e lo si ripete quasi a squarciagola, IL MARE FA BENE … La salsedine e, come scritto prima, lo iodio ed il bromuro sono alla pari di un “aerosol” però in questo caso declinato al naturale. Lo scrittore anglo-ucraino Joseph Conrad ha posto nero su bianco che il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più, ha scritto che è stato e quindi ancora e sempre è il mero complice della sua irrequietezza. Il mare è un amico ma, mal gestendolo può diventare un nemico, e questo avviso che tutti noi sappiamo, accomuna il mare alla montagna.

Nel nostro contesto è al momento inutile ribadire quali attenzioni prestare, ma sta a noi, alla nostra testa seguire le poche regole che possono salvarci la vita, quindi … "occhio!!!". Viva il mare ma attenti al mare!!!. -”Il mare d'inverno: spiaggia deserta, legni abbandonati … una meraviglia!”- Daria Bignardi (Scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva) . Esiste dall’anno 1983 pubblicato all'interno dell'album: “Jazz” anche un bel brano interpretato dall’affermata cantante “rock” di origine calabrese ma da tempo “trapiantata” a Milano, Loredana Bertè, scritto e ripetuto di seguito, dal bravo ed eclettico cantautore milanese, Enrico Ruggeri insieme al suo “storico” chitarrista Luigi Schiavone.
Enrico Ruggeri, tempo fa dichiarò alla stampa che la nascita di questo suo oramai “iconico” brano fu dovuta come ispirazione, ricordando di quando era poco un adolescente durante le vacanze che egli trascorreva con la madre e con le sue zie nelle Marche, e più precisamente in quel della rinomata località balneare di Marotta, frazione del comune di Mondolfo in provincia di Pesaro e di Urbino, cittadina nota tra le altre cose perchè è stata definita la capitale mondiale dei garagoi, che sono dei piccoli moluschi di mare che si pescano nel mare antistante questa cittadina e di quelle ad essa limitrofe.

”Il mare d’inverno è solo un film in bianco e nero visto alla tv/ e verso l’interno/ qualche nuvola dal cielo che si butta giù/sabbia bagnata/ una lettera che il vento sta portando via/punti invisibili, rincorsi dai cani/ stanche parabole di vecchi gabbiani … .A proposito un buon inverno a tutti, e tornate al mare perché in inverno è pur sempre una grande magia!.