#329 - 27 aprile 2023
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
curiosità

Miracolo a Piombino

di Roberto Bonsi

Siamo in Val di Cornia, nella parte Sud della provincia di Livorno, e quindi nella bella e lussureggiante terra di Toscana, esattamente tra la Maremma facente capo per l’appunto a Livorno ed a quella grossetana. Di fatto a capoluogo di questo territorio si erge la città portuale di Piombino, una sorta di “Genius-loci” verso il quale non si può rimanere del tutto indifferenti. La cittadina occupa un grande spazio del suo verdeggiante territorio, vede il suo vecchio borgo posto sulla sommità del promontorio che porta il suo stesso nome, e che nei suoi punti più panoramici fa osservare ed ammirare l’imponenza dell’Isola d’Elba e delle isole minori dell’Arcipelago toscano, nonché il territorio francese della Corsica, che in un tempo lontano apparteneva a noi italiani-

Miracolo a Piombino

C’è un mare stupendo che si allarga benevolo alla vista sino al suo orizzonte, il Tirreno, con i suoi magnifici colori composti a striati di verde e di blu. La Maremma piombinese si avvicina alle Colline Metallifere, insinuandosi anche nella vicina Val di Cecina, ma non possiede spiagge proprie, se non quelle poste dinnanzi a lei, composte solo da sassi e da piattaforme di cemento, il tutto quasi a tutela ed a salvaguardia della natura circostante.. Non disperate …, però!. In quanto lì vicino affrontabile in breve tempo anche camminando, vi è la spiaggia della Marina di Salivoli con il suo porto turistico, e proseguendo non molto lontano, ecco le spiagge di Cala Moresca, della Sterpaia e di Baratti, ben nota quest’ultima per il suo golfo.

Miracolo a Piombino

Gianni Rodari, nato in quel di Omegna sul Lago d’Orta, nella provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, che raggiunse una grande fama letteraria, ancor oggi ben salda, è stato un maestro elementare, giornalista, pedagogo, scrittore e poeta poliedrico, e molto vicino all’infanzia ed alla gioventù (Omegna: 23 ottobre 1920-Roma: 14 aprile 1980) nel 1970 vinse il noto premio: “Hans Christian Andersen”. Qui di Rodari, vogliamo così impostare sul web, una simpatica filastrocca che non ci fa uscire dal tema proposto, in quanto è dedicata proprio a Piombino. “La pioggia di Piombino”: ”Una volta a Piombino piovvero confetti./Venivano giù grossi come chicchi di grandine, ma erano di tutti colori: verdi, rosa, viola, blu./Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare, e trovò che sapeva di menta./Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola./Sono confetti!. Sono confetti!./E via per le strade a riempirsene le tasche./Ma non facevano in tempo a raccoglierli, perché venivano giù fitti fitti./La pioggia durò poco ma lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati che scricchiolavano sotto i piedi./Gli scolari tornando da scuola, ne trovarono ancora da riempirsi le cartelle./Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagotelli coi loro fazzoletti da testa./Fu una grande giornata./Anche adesso molta gente aspetta che dal cielo piovano confetti, ma quella nuvola non è passata più né da Piombino né da Torino, e forse non passerà mai nemmeno per Cremona”.

Miracolo a Piombino

Piombino è nota per aver ospitato per lunghi e lunghi anni sino al 2014 le acciaierie siderurgiche che furono poste in prossimità del mare e del suo golfo, che porta il nome della non lontana cittadina rivierasca e balneare di Follonica, e come abbiamo già scritto è un nodo portuale molto importante per i collegamenti navali con le su citate isole del vicino arcipelago, della su menzionata Corsica, e poi verso la Sardegna, la Sicilia, la Tunisia, ed altre rotte ancora.
Piombino, luogo ameno e meraviglia della natura,è in queste settimane protagonista di un discusso fatto di cronaca, a causa del quale non riesce ancora a placare gli animi, in quanto approdato nel suo porto e probabilmente funzionante nell’imminente mese di maggio 2023 è giunta la nave “Golar Tundra”, che contiene un rigassificatore, che non è amato nè dall’Amministrazione locale e neppure dalla popolazione. Ma che cos’è un rigassificatore?. Lo stesso è un impianto che dà la possibilità di riportare un fluido, che di norma si presenta sotto forma di gas, dallo stato liquido per tornare a quello aeriforme, consentendo così alla sua immissione in una rete distributiva, divenendo così un utilizzo per i consumatori finali. Sarà anche opportuno vista la carenza di questa e di altre materie prime, pur unendole agli altri rigassificatori italiani ed europei, ma è anche una sorta di “bomba” inquinante e distruttiva sugli abitanti, e sulla natura circostante, il mare compreso, senza chiaramente escludere i dintorni di questo centro marittimo, i turisti provenienti da altri lidi e che anche vanno verso di questi. Che fare, come finirà?. Il responso toccherà al nostro governo, all’Unione Europea o a chi altri?. Forse ai posteri …? .

Miracolo a Piombino

Il piombinese Stefano Giannotti con un libro alle stampe nel 2018 ed intitolato: ”Fermento di Falesia”, scrisse una raccolta dedicata alla sua beneamata città: “Piombino dove sono nato,/da giovane ho creduto essere tutto il mondo./Adesso che di mondo ne ho visto abbastanza,/non so se da ragazzo mi sbagliavo poi molto … .”.
Perché Piombino si chiama così?. Secondo una leggenda, il suo particolarissimo nome deriva dal latino: “Plumbum” (Da pagarsi come dazio portuale), e guarda caso il piombo, termine da cui deriva, in lingua inglese si traduce: “Plumb”. Un autorevole esponente della cultura piombinese e non solo Gordiano Lupi, tra le sue diverse eccellenti opere, ebbe a scrivere il romanzo breve: “Miracolo a Piombino" (Storia di Marco e di un gabbiano)” di “Historica Edizioni” di Cesena, una sorta di apologia della crescita adolescenziale di un giovane, e della scoperta del mondo a lui intorno, ed una simile situazione capita anche ad un gabbiano, che forse qui potremo dire “felice”, e curioso, in quanto anch’esso si pone alla scoperta di quello che per lui è un mondo nuovo, questo quasi parafrasando tutta un’altra storia.

Miracolo a Piombino

Sempre in quel della vecchia Piombino vi è una nota e gratificata caffetteria, bar, sala da thè, che ospita nel suo spazio questo almeno come punto di incontro organizzativo, un concorso nazionale per “Corti” cinematografici. La cittadina offre un suo arredo urbano con le sue strade e le sue piazze che possono definirsi veramente senza un briciolo di sporcizia, ed il mare circostante è pulito tanto da meritarsi più di una volta le ben note: “Bandiere blu”. Sulla cima del promontorio piombinese, si trova Piazza Bovio, un’estesa terrazza panoramica che domina tutto il mare che si pone davanti agli occhi guarda, e che bellissimo tramonto si presenta davanti ad essi. In quest’area della cosiddetta: “Costa degli Etruschi”, esiste anche tanto da visitare, per una scampagnata, un’escursione, e quant’altro, tra le spiagge sopra elencate, gli scavi di Populonia, e tanto altro. Al giungere della fame, si consigliano tra le bontà culinarie del posto, anche degli ottimi piatti quali sono la pasta alla “Cacciucata”, lo stesso cacciucco alla livornese, il “buccellato.l’arista alla toscana, seppie in “inzimino”, la palamita, ed il carciofo violetto di Riotorto, la carne di razza chianina alla griglia, e così via assaporando e gustando, senza dimenticare che questa cittadina dallo storico e coinvolgente aspetto, fa anche parte dell Rete nazionale delle “Città del Vino”, specie con i suoi prodotti IGT e DOC Piombino bianco, riserva, rosato e rosso, e con il Val di Cornia. Alla fine del tutto, che dire, se non: Piombino …, piombo, piombate lì … .

Miracolo a Piombino

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