Mentre la giostra dei politici suona sempre lo stesso carillon, giacula sempre gli stessi slogan, come se il tempo fosse trascorso senza lasciare traccia...
Dobbiamo al genio di Huizinga, il ritrovato archetipo dell’homo ludens che, attivato, ci esorta a stemperare una sopraggiunta indignazione nel laborioso crogiolo del disincanto.
Presentato alla 19a Festa del Cinema di Roma, arriva finalmente su Netflix “Il treno dei bambini”, che ci riporta al tempo dell’Italia nell’immediato Secondo Dopoguerra, tra affanni di sopravvivenza e desideri di futuro, di riscatto.
...un’originale rivisitazione del Decalogo attraverso dodici intense storie di vita reale – dieci per il dettato biblico, le altre per i due comandamenti dell’amore impartiti da Gesù nel Vangelo – affrontate con un approccio interpretativo di grande attualità.
Italia, patria delle discussioni infinite e delle chiacchiere a gogò? Parrebbe di sì ad ascoltare-vedere i molti show televisivi dal calcio da altri sport alla politica, all’intrattenimento, alla socializzazione. Ogni partecipante o invitato ha la sua da dire, per approvare o disapprovare, per sostenere o contrastare: non si può negare che in Italia esista un livello di dibattiti altrove poco praticabili.
Abbiamo maturato, in verità, la timida impressione che i gargarismi quotidiani a base di inclusività, tolleranza, accoglienza, multiculturalità et similia, funzionino davvero pochino e che certe culture siano tra loro totalmente incompatibili perché immiscibili sono i valori di cui si fanno portatrici.
Dopo due settimane di salutare astinenza profilattica accendiamo finalmente il facondo elettrodomestico per ottemperare al periodico appuntamento con il nostro Zapping. Siamo già a Venerdì e l’articoletto, salvo imprevisti di varia e imperscrutabile natura, dovrebbe uscire tra poche ore
Se ne parla un po’ dovunque in verità sia sulle reti Rai che sulle reti Mediaset, sia altrove. Troppi sociologismi, troppi psicologismi in questi numerosi dibattiti salottieri. Che rischiano di produrre l’unico nefasto risultato di far recedere nell’ombra la bestia assassina ...
dal dolore per Ilaria Salkis incatenata, al dolore per la morte di Sandra Milo.
E’ ancora possibile oggi come tanti anni fa intonare senza preoccupazioni di sorta il celebre motivetto di Renato Carosone (riconoscibile ad onta della traslitterazione maccheronica)?
Abbiamo intercettato nei limacciosi acquitrini del web in cui ogni tanto ci avventuriamo, una violenta invettiva del giornalista Enrico Mentana contro coloro che molto icasticamente definisce “i becchini no-vax”.
“Donne! E’arrivato l’arrotino! Donne!”: l’abbrivio esortativo non è un rigurgito “sessista” – virgolettiamo, con un pizzico di imbarazzo, il soverchiante aggettivo plurisibilante...
Con il timido affacciarsi della stagione estiva riappare su RA1, quotidianamente, una delle nostre trasmissioni preferite, Techetechete’, un collage tematico di videoframmenti d’archivio che ripropone con levità e sapienza la lunga storia della televisione italiana.
La preoccupante novità politica della destra al governo ha reso più elettrici e decisamente più pepati i diffusi telesalotti che assolvono con giocata maestria, al nobile ufficio di accompagnare i numerosi teleutenti verso le plaghe letificanti del dio Morfeo.
Grazie alla solerte attività investigativa di “Striscia la notizia” apprendiamo che all’Agenzia delle Entrate si evade il fisco. Per essere precisi, nel bar di una delle sedi di Roma – quella del Torrino – affidato in gestione ad un bullo di periferia...
Festival di Sanremo, una macchina straordinariamente complessa, ha filantropicamente regalato ai telespettatori una settimana luccicante e gaudiosa...
Ci hanno lasciato, nei giorni scorsi, Gina Lollobrigida e Gino Landi, due notissimi protagonisti del mondo dello spettacolo, compagni virtuali della nostra infanzia...
...mi sono lasciato nuovamente tentare dall’impareggiabile diletto della scrittura. Con una spiccata predilezione per la vena comica, ho perlustrato sommariamente i canali TV per cavarne, rimpolpandola con scampoli di notizie catturate qua e là, l’abituale (ma interrotta) cronaca sinottica.
L’utente ha bisogno di pause di riposo della mente e del cuore per non essere in balìa della invadenza mediatica ed altrui e poter coltivare, nella speranza, il senso di fuga dalla malinconia mistificante verso una fiducia maggiore in se stesso e nel prossimo.
Aumenta in tal modo la disaffezione verso i partiti e le attività legislative; il culmine negativo si manifesta nell’ astensionismo elettorale.
La conduttrice televisiva Paula Kahumbu promuove l’impegno africano a difesa della fauna selvatica. Ambientalista, studiosa e divulgatrice, in Kenya è diventata un volto popolare della tivù grazie al successo del suo programma Wildlife Warriors dedicato agli africani che si battono per la salvaguardia del patrimonio naturale
da Rinascita, la storica rivista mensile del PCI leggiamo: “Gloria a Stalin, la sua opera titanica, il suo genio, la sua vita, per oltre un trentennio hanno stupito il mondo e sollevato per la sua persona la riconoscenza e l’amore infinito dei popoli..."
...ugualmente sbalorditivo e lo potremmo definire “la rimozione del comunismo”, cioè di quell’ideologia farneticante che ha diviso l’umanità in grandi classi socio-economiche, una buona e le altre più o meno cattive; che ha incredibilmente esercitato un fascino oppiaceo su alcune generazioni di intellettuali...
A tutto, prima o poi, ci si abitua. Perfino al tragico spettacolo della guerra, a cui, da circa un mese, assistiamo ogni giorno, da casa, talvolta partecipi, talaltra distratti, gli occhi sempre ficcati nel rassicurante diaframma digitale, palladio e fomite di efficacissimi distanziamenti sociali.