Televisore gioia e dolore
Zapping
Frammenti semiseri di cronaca televisiva
di Luigi Capano
Grazie alla solerte attività investigativa di “Striscia la notizia” apprendiamo che all’Agenzia delle Entrate si evade il fisco. Per essere precisi, nel bar di una delle sedi di Roma – quella del Torrino – affidato in gestione ad un bullo di periferia (lo vediamo plasticamente in azione nel video proposto dall’ottimo servizio di Jimmy Ghione) non si rilascia lo scontrino fiscale, con la tacita connivenza dei dipendenti e dei dirigenti. Come non riandare con il ricordo alla famosa scena dello scontrino di Cetto La Qualunque, alias Antonio Albanese… Il cinema trae spunto dalla vita o viceversa, come in questo caso. Ma non vogliamo indulgere in troppo facili pistolotti moraleggianti e passiamo oltre, certi come siamo che le cose nella sostanza non cambieranno a meno che non si rinnovi il materiale umano (per dirla con il sapiente Gurdjieff).
Tutti ricordiamo le numerose interviste di Gianni Minà, il giornalista recentemente scomparso, un tempo molto presente in TV e finito nel dimenticatoio negli ultimi anni, come spesso accade. Abbiamo seguito su Rai1 l’omaggio tributatogli in Campidoglio dove è stata allestita la camera ardente. E ci siamo ricordati, bonariamente compatendo la nostra smemorataggine, che anche Roma ha il suo sindaco: c’era un signore con la fascia tricolore, e sembrava esser lui a fare gli onori di casa…doveva essere proprio il sindaco di Roma, tal Gualtieri. Prima, qualche anno fa, c’era la “sindaca” Raggi e i media si davano un gran da fare: per dirla tutta, l’hanno letteralmente massacrata (lei ci ha messo un po’ del suo, in verità). Ma da quando è andata via (non essendo stata rieletta), silenzio. Forse perché le cose sono migliorate anche se distrattamente non ce ne accorgiamo, e tutto sta andando benone, evidentemente.
Dall’istruttiva quando edificante trasmissione di Paolo Del Debbio “Dritto e Rovescio”, abbiamo appreso che anche rubare è un lavoro. L’ecumenico presentatore ha invitato in studio una rappresentanza di donne rom dedite abitualmente al furto. Oggetto del dibattito la polemica scatenata attorno all’operato di un giovane che ha pensato bene di filmare, nella metropolitana di Milano, le gesta di queste “lavoratrici” e divulgarle su internet a beneficio degli utenti dei mezzi pubblici, attentando però alla privacy delle borseggiatrici che rivendicavano dinanzi alla platea deldebbiana essere quello il loro lavoro. Senza che nessuno, neanche il fumantino conduttore, forse per eccesso di liberalismo, eccepisse qualcosa.
Non ripetiamo quanto detto sopra a proposito del materiale umano, ma lo diamo per scontato.
In conclusione, purtroppo, non riusciamo - ma proprio non ci riusciamo- a tacitare il nostro dolente sconforto nell’assistere ancora una volta – l’ennesima – all’anacronistica, oziosa polemica sulla diade fascismo-antifascismo. Ma non avendo, al contrario di altri, tempo da perdere con queste fatuità, ci limitiamo a citare un nostro zapping di qualche tempo addietro: “Nella variegata legione degli idioti, annoveriamo di buon grado i sedicenti fascisti ed i sedicenti antifascisti. Il numero di questi ultimi è incredibilmente elevato”.