Di striscio
Impegno gratuito
Gratuità merce rara e preziosa ma contestata
di Amanzio Possenti
Gratuità, se ne parla poco in un’epoca in cui tutto è denaro.
Siccome il trend è quello del ’fare soldi’ e non sempre del farli in modo corretto e funzionale non trascurando i molti che soldi non ne vedono per niente
oppure pochini, la gratuità si propone come una chimera, lontana dall’esperienza umana tradizionale.
Eppure è qualcosa che trasforma l’aridità del cuore dandogli senso e battito gioioso: ce ne accorgiamo
ogniqualvolta un piccolo gesto di dono - nel disinteresse alle cose - ci rasserena e fa osservare la realtà in
modo positivamente partecipe.
La gratuità sta diventando merce rara tra gli uomini, se si eccettuano coloro che la praticano con amore e
disponibilità semplice, senza interessi retrostanti; essa certamente ’ripaga’ non in termini economici bensì
nella ‘follia’ - così considerata – del dare senza chiedere nulla in cambio.
Lo ricordava Gesù rivolgendosi alle
persone del suo tempo e lanciando un messaggio al mondo futuro: che ‘vantaggio’, morale ed esistenziale,
si ha, se si prefigura una azione dai risvolti di gratitudine ricercata?
I molti volontari, sotto qualsiasi sigla operativa, dimostrano di vivere la gratuità come un bene essenziale e
non si aspettano nè ringraziamenti nè osanna .Operano e basta.
Quanto grande è la differenza dai tanti
per i quali il ‘quanto mi dai’ è il gesto preventivo e pregiudiziale di ogni azione.
Per costoro, gratuità è
segno una inaccettabile ‘intrusione’ nemica, mentre di fatto è il seme prezioso di una convivenza che si fa
amica.