#294 - 23 ottobre 2021
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cultura e Società

La finestra di Overton

di Roberto Bonsi

Osservando il titolo, di quale finestra si va ora a scrivere?. E chi è questo signor Overton?. A domanda si risponde e noi ci apprestiamo così a farlo.
L’ingegner Joseph Paul Overton è stato un sociologo americano-statunitense perlopiù esperto delle teorie applicate alla Comunicazione di Massa, ed è anche stato uno scrittore saggista, questo allo specifico riguardo della materia da lui trattata, e fu anche un attivista specie nell’ambito del volontariato, entrando a far parte di un’ Associazione “non profit” come” testa pensante” di area liberista (n.d.a.: Una filosofia di stampo sociale che determina nel suo insieme, il libero scambio in un libero mercato), e quindi tutto quanto da lui studiato è un concetto di natura sociologica applicato alla Massa.

Joseph Paul Overton nacque il 4 gennaio 1960 in quel di South-Haven nello Stato del Michigan, e morì tragicamente sulla pista del piccolo aeroporto di Tuscola nei pressi della cittadina di Caro, capoluogo di quella Contea, un paese di circa cinquemila abitanti, sempre nel Michigan, a causa di un incidente di volo. Egli era a bordo di un monoposto ultraleggero, ed era guidato dal suo istruttore rimasto a terra. Quello per Overton fu purtroppo così il suo primo ed ultimo volo..Fu del resto oltremodo notevole il fattivo contributo da lui dato allo sviluppo e all’avanzamento del centro di volontariato dove, come abbiamo già scritto, prestò la sua opera fino a raggiungere gli alti traguardi di una carriera direttiva di non poche soddisfazioni, e fu lì che “partorì” quella sua idea di ingegneria sociale che poi prese il suo nome., e qui vi scriviamo per l’appunto de: “la Finestra di Overton”, la quale è un approccio ed un approfondimento di ingegneria sociale per rendere chiare e dare un’identità alle idee che vanno a definire una sorta di di accettabilità delle variegate politiche varate da un’entità governativa, od altro ancora.

Ad esempio, come poi accade ovunque, Italia compresa, dove si cerca di convincere la pubblica opinione che ogni politica posta al di fuori di un’opportuna “Finestra”, sia da considerare inaccettabile. Un vero malinteso succede quando i legislatori stessi, tendono ad occuparsi dello spostamento di tale “Finestra”, creando così delle problematiche e favorendo di fatto una possibile azione di natura contraria.
In sostanza la “Finestra di Overton” spiega come possono venire manipolate le masse... L’ingegner Overton ha cercato di spiegare così i vari meccanismi per persuadere un popolo a seguire una strada invece che un’altra. Toh!. Sembra una considerazione che stiamo purtroppo vivendo anche ai giorni nostri. Un “mare” di raffinate tecniche in mano agli esperti del settore, pubblicitari compresi, per fa si che si orienti nel modo voluto il pensiero e l’inclinazione sociale dei vari “stakeholders” cioè per l’appunto gli appartenenti a quel contesto sociale chiamato opinione pubblica.

Questa è anche un po’ la sintesi applicativa di un qualsiasi governo che vuol portare il suo Stato e la sua Nazione in un serrato ambito di natura dittatoriale. Sembra quasi di rivivere nel contesto di una fiaba come quella de. “Il Pifferaio Magico”. In maniera più semplicistica, Overton studiava il percorso e le varie tappe dove ogni idea anche la più “folle”, potevs e può trovare una sua “Finestra” di opportunità. Di fatto, una qualsiasi idea, anche un .ideuzza, può così ambire ad esser parte integrante del “Modus-operandi che in quel momento sta andando per la maggiore. la “Finestra di Overton”, in lingua anglese : “The Overton’s Window”. È una sorta di schema di comunicazione e di persuasione occulta atta allo scopo preciso di manipolare le masse. Tutto questo per fare in modo che l’iniziale atteggiamento dell’opinione pubblica al riguardo di una sua precisa idea, si sposti lentamente ma anche bruscamente, in un’altra e ben determinata opposta direzione.ì. Sicchè l’inaccettabile diviene giocoforza accettabile, se non legalizzato, e quindi per sua natura acquisita addirittura conforme a quanto prestabilito. Il merito “sottobanco” ed anche in “piena luce”, di tutto questo, va in particolare ad una strombazzante ma anche sottile campagna di stampa attuata dai vari mass-media, dalla politica governativa, parlamentare e quant’altro. Difficilmente si generano forzature e non vi è alcuna violenza fisica per predisporre il tutto, questo salvo casi eccezionali.

Secondo Overton , qualsiasi idea, anche la più incredibile e all’apparenza inveritiera, passa da un primo stadio di fattore impossibile, a quello di marcata accettazione da parte dell’immaginario collettivo, cosi la “Finestra di Overton” ha raggiunto in maniera solida il suo scopo, il suo evidente “raggiro”.
Qui ci si ripete, ma si crede opportuno ampliare seppure in breve l’analisi del discorrere o porre per iscritto almeno una parte sintetica di questa complessa tematica.Tale “Finestra" si applica in tanti e diversificati campi. I cambiamenti sociali possono essere trasformati, ed anche in questi anni, dove purtroppo “primeggia” il vaccino, le sue conseguenze, e quanto si sta facendo tra polemiche ed attriti vari, ed anche tutto questo è “governato” dalla “Finestra di Overton”.
Persino la televisione della quale di suo sappiamo che è un “Medium” freddo, sia direttamente che indirettamente, si pone ad esser “Complice” forse primaria e forse esaustiva, di questa “Finestra, che come ripetiamo grazie alle sue “metanalisi”, raggiunge in maniera diciamo anche infida il suo scopo. La metodologia di applicazione di questa “Finestra” possiede degli ampi orizzonti e comprime delle libertà, cerchiamo quindi di non essere …“Capre” con davanti un pastore solo ed ai lati ed in fondo tanti cani arrabbiati.

Rileggetevi dunque, anche la favola del “Pifferaio Magico” Giovani e meno giovani, studiate e continuate ad informarvi, lo scibile rendo l’uomo meno schiavo di se stesso e di coloro che in verità intendono di fatto manipolare il suo percorso di vita, la quale come si è avuto modo d leggere su di un muro maestro di una bianca casetta posta in un paesotto dell’ “Hinterland” milanese: “La vita è come la scala del pollaio, corta e piena di merda”. Cerchiamo quindi di viverla al meglio, facendo molta attenzione a non farci manipolare, ma attenzione, a livello collettivo ciò è davvero molto difficile.

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