#283 - 8 aprile 2021
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 1° dicembre quando lascerà  il posto al n. 341. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Cultura e Società

Potenza - (Basilicata)

Brindisi Montagna

di Giuseppe Cocco

Brìnnsese in dialetto lucano, Brundisium de Montanea in latino, chiamato spesso Brindisi di Montagna è un comune della provincia di Potenza, in Basilicata.

È noto per essere il set de "La storia bandita", spettacolo in cui vengono narrate le vicende del brigante Carmine Crocco e della sua banda nel periodo postumo all'unità d'Italia.

Piccolo centro situato a 800 metri di altitudine, su un'altura dominio della Valle del Basento.

Brindisi MontagnaBrindisi Montagna

Nel territorio comunale sono state evidenziate testimonianze di insediamenti che risalgono al III secolo a.C. Reperti archeologici dall'Eneolitico all'Epoca Bizantina (X secolo d.C. [900]) sono conservati al Museo Provinciale di Potenza e testimoniano la continua esistenza di un abitato.
Nell'Alto Medioevo si era stabilita una Comunità Monastica di Monaci Basiliani, nella Badia dedicata a Santa Maria dell'Acqua Calda, così denominata per la presenza di una falda di acqua termale.

In Epoca Medievale fu una Roccaforte; sotto gli Aragonesi fu Feudo dei Sanseverino di Bisignano i quali nel 1478 accolsero una colonia di profughi Albanesi; una nuova colonia giunse nel 1534.

Dopo la conquista di Kruja nel 1478, arrivarono i primi profughi Albanesi in terra di Brindisi Montagna.
Testimonianza di ciò è la toponomastica nel Centro Storico che vi ha dedicata la Via dei Crojesi (ovvero della Città di Corone).
La maggioranza di questi esuli era Albanese della Grecia che proveniva dalla Morea, attuale Peloponneso.
Essi ricostruirono l'abitato, ormai abbandonato e spopolato da molti secoli.

Brindisi MontagnaBrindisi Montagna

In seguito appartenne ai Parisi e agli Antinori che ne ricostruirono il Castello (TCI Touring Club Italiano - Guida Rossa Basilicata Calabria).

Il paese è denominato Brindisi fino al Regio Decreto 22-1-1863 n. 1140 (DETI «Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani»), ma la specificazione, Assunta per distinguersi dal omofono [in linguistica, segno grafico o anche parola o locuzione uguali esclusivamente per il suono] toponimo Pugliese, è già antica e figura anche in RDApLC. [«Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII (1200) e XIV (1300). Apulia, - Lucania - Calabria»] (Gravina) anno 1310 «Clerus Brundusii», anno 1324 «Archipresbiter et clerici Brondusii de Montanis», «Abbas S. Demitrii Brondusii de Montanis».

Poiché non ci sono elementi per attribuire questo nome all'epoca antica ed esso è solo omofono o analogo al Brindisi Pugliese è forse più prudente considerare il Brindisi Lucano un toponimo di riporto, dipendente da quello della Puglia.

Brindisi Montagna

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