#283 - 8 aprile 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Potenza - (Basilicata)

Brindisi Montagna

di Giuseppe Cocco

Brìnnsese in dialetto lucano, Brundisium de Montanea in latino, chiamato spesso Brindisi di Montagna è un comune della provincia di Potenza, in Basilicata.

È noto per essere il set de "La storia bandita", spettacolo in cui vengono narrate le vicende del brigante Carmine Crocco e della sua banda nel periodo postumo all'unità d'Italia.

Piccolo centro situato a 800 metri di altitudine, su un'altura dominio della Valle del Basento.

Brindisi MontagnaBrindisi Montagna

Nel territorio comunale sono state evidenziate testimonianze di insediamenti che risalgono al III secolo a.C. Reperti archeologici dall'Eneolitico all'Epoca Bizantina (X secolo d.C. [900]) sono conservati al Museo Provinciale di Potenza e testimoniano la continua esistenza di un abitato.
Nell'Alto Medioevo si era stabilita una Comunità Monastica di Monaci Basiliani, nella Badia dedicata a Santa Maria dell'Acqua Calda, così denominata per la presenza di una falda di acqua termale.

In Epoca Medievale fu una Roccaforte; sotto gli Aragonesi fu Feudo dei Sanseverino di Bisignano i quali nel 1478 accolsero una colonia di profughi Albanesi; una nuova colonia giunse nel 1534.

Dopo la conquista di Kruja nel 1478, arrivarono i primi profughi Albanesi in terra di Brindisi Montagna.
Testimonianza di ciò è la toponomastica nel Centro Storico che vi ha dedicata la Via dei Crojesi (ovvero della Città di Corone).
La maggioranza di questi esuli era Albanese della Grecia che proveniva dalla Morea, attuale Peloponneso.
Essi ricostruirono l'abitato, ormai abbandonato e spopolato da molti secoli.

Brindisi MontagnaBrindisi Montagna

In seguito appartenne ai Parisi e agli Antinori che ne ricostruirono il Castello (TCI Touring Club Italiano - Guida Rossa Basilicata Calabria).

Il paese è denominato Brindisi fino al Regio Decreto 22-1-1863 n. 1140 (DETI «Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani»), ma la specificazione, Assunta per distinguersi dal omofono [in linguistica, segno grafico o anche parola o locuzione uguali esclusivamente per il suono] toponimo Pugliese, è già antica e figura anche in RDApLC. [«Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII (1200) e XIV (1300). Apulia, - Lucania - Calabria»] (Gravina) anno 1310 «Clerus Brundusii», anno 1324 «Archipresbiter et clerici Brondusii de Montanis», «Abbas S. Demitrii Brondusii de Montanis».

Poiché non ci sono elementi per attribuire questo nome all'epoca antica ed esso è solo omofono o analogo al Brindisi Pugliese è forse più prudente considerare il Brindisi Lucano un toponimo di riporto, dipendente da quello della Puglia.

Brindisi Montagna

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.