Questi sembrano entrare con spontaneità nel quadro, per posizionarsi dove sono necessari.
In questi piccoli acquerelli l’esuberanza della natura si dispone in modo ordinato, quasi certosino. Non vi sono ombre, ma solo luce e colori, spazio dipinto a raccontare la bellezza.
Un'arte sovrana rivisitata cinque anni dopo la morte
Trento Longaretti
di Amanzio Possenti
I suoi viandanti, le Madri, i saltimbanchi, gli organetti, gli itinerari verso l’infinito, il sole e la luna, i poveri e gli umili, raccontati tutti con lo spirito del cantore dei cuori, hanno reso la sua Pittura un correlato di affetti crescenti, in un tumulto di sensazioni intimamente rielaborate fra partecipazione, gioia e ritmo di fecondi sentimenti.
Roma, Maison Bosi Via Margutta, 10 giugno - 4 luglio 2022
Opere di Jane Gemayel
I segni dell'infinito
a cura di Massimo Scaringella
Una riflessione sull’incredibile sintesi esterna, ma più fortemente interna dell’animo umano: è questo il filo conduttore che lega le opere raccolte in questa mostra. Inizialmente guidata dall’opera letteraria “Il Profeta” del poeta libanese Khalili Gibran scoperto in gioventù. Nelle sue poesie un inno all’amore, all’armonia e alla pace.
Una iniziativa dell'Associazione Artistica Inter@rt
Biennale del Mare
Terza edizione
L’Associazione Inter@rt, ha presentato al Porto Turistico di Roma-Ostia i lavori di 18 artisti selezionati per il concorso della terza edizione della "Biennale del Mare“ dedicata al Maestro Paolo Salvati e in riferimento al 5 giugno Giornata Mondiale dell'Ambiente, dell'8 giugno Giornata Mondiale degli Oceani. Animatori dell’iniziativa Daniela Negrelli e Andrea Nassi,
“C’è un modo semplice per raccontare e raccontarsi. Si guarda la realtà circostante, si colgono sensazioni e si trasmettono. Sembra la cosa più semplice, ma prima di tutto è necessario avere dentro di sé quella sensibilità in grado di dare poi sostanza all’espressività. Stefania Aldi sceglie il segno ed i colori per definire tale percorso.
Ammirando i quadri delle pittrici si riconosce la loro incessante ricerca di bellezza e di armonia dipinte con mille tonalità. La loro visione gioiosa del mondo si distingue per l’interpretazione molto personale nella quale il colore affascina e assume indubbiamente una importanza determinante.
“descrive un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé”. Così l’esposizione veneziana “sceglie le creature fantastiche di Carrington, insieme a molte altre figure della trasformazione, come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano”.
Partendo da queste due affermazioni fondamentali, ascrivibili al Manifesto della Scholas Occurrentes, l'Ucai Nazionale ha inteso collaborare all'iniziativa promossa al fine di testimoniare con una azione concreta solidarietà al popolo ucraino sottoposto ad un'invasione sul proprio territorio da parte della federazione Russa.
Nei lavori di Corsetti l'espressionismo drammatico si fonde con una vocazione plastica e architettonica, di chiara ispirazione sironiana, che dà vita a un espressionismo materico. La gestualità e la deformità dei soggetti mostrano l'influsso del surrealismo europeo e internazionale, soprattutto di Salvador Dalì e Roberto Matta Echaurren, e dell’espressionismo figurativo di Francis Bacon e Lucian Freud.
L’arte è nata praticamente insieme all’uomo.
Fin dalle origini l’uomo ha sempre sentito il bisogno di comunicare le proprie emozioni, opinioni, sentimenti.
La sua funzione non consiste nell’imporre agli altri pensieri e idee nei vari campi sociale, morale, culturale, etico o religioso, ma di trasmetterle attraverso il linguaggio dei segni e dei colori, nel rispetto dell’altro, come contributo alla convivenza, alla pace, alla evoluzione della coscienza umana, alla spiritualità, all’accoglienza dell’altro.
le opere di Concetta De Pasquale, ispirate alle mappe di navigazione, di Giorgio Piccaia, che ricercano una simbologia devozionale nella serie di Fibonacci, di Rosa Mundi che portano in scena il sacro che risorge e rinnova il mondo...
Non solo sculture, dalla statuaria greco-romana a Rodin fino a Francesco Messina, ma anche capolavori della pittura, che richiedono un’operazione di traduzione dalla bidimensionalità alla terza dimensione. Conquistano così lo spazio circostante figure desunte dalle pitture rupestri del paleolitico, da Bosch, Munch, Picasso.
140 opere realizzate da artiste e artisti giovani ed emergenti e autori affermati già presenti nei più importanti musei e gallerie nazionali che, con forza e passione, riflettono una società che sta reinventandosi, attraverso instabilità, cambiamenti ideologici e sociali, crudeli conflitti, alla continua ricerca di nuove strade per affrontare la storia, e affermare una nuova libertà artistica.
Tutto può essere interpretato numericamente: dall’architettura delle conchiglie, dalle proporzioni auree dei templi classici, alle raffigurazioni pittoriche. Il Numero rispetta per Fibonacci la Totalità, di cui è intessuta armonicamente l’essenza del cosmo, della natura e dell’essere umano.
E qualcosa di magico avvenne nella grotta semioscura e silenziosa… una donna scoprì la potenza espressiva dei pigmenti vegetali e del nerofumo… ed ecco che pian piano i primi semplici segni, tracciati sulla parete come gioco di movimento con i bambini, divennero storie… Poi altre donne la seguirono, continuando il racconto sulla parete.
“La visione dell’arte”, ovvero la potenza visionaria di una poesia, quella che ha inspirato l’opera di numerosi artisti e pittori nel corso dei secoli, liberamente tratta dall’opera di Dante, dalla sua poesia giovanile a sfondo stilnovista ma soprattutto dall’universo poetico inesauribile della Divina Commedia.
L'affascinante poetica artistica di Wilhelm Senoner
in un volume monografico edito da Skira.
Una monografia, fortemente voluta da Philippe Daverio la cui prima bozza risale a febbraio del 2020, prima della pandemia.
Tra le pagine di questa agile ed elegante pubblicazione sono proprio le opere del maestro ad intessere un racconto denso di sperimentazioni, di ricerca e ispirazione.
Tante le immagini che ci comunicano quel senso plastico e mutevole della forma, della geometria e della figura umana, che caratterizza tutta la produzione di Senoner, scultore di innato talento, ma anche di grande studio.
Venezia Fondazione Bevilacqua La Masa
dal 14 gennaio al 27 febbraio 2022.
Ernani Costantini
mostra antologica
di Antonio Bruni
I cento anni dalla nascita del pittore Ernani Costantini(Venezia 1922-2007) sono celebrati dalla Fondazione Bevilacqua La Masa con una mostra antologica a palazzo Tito nel sestiere di Dorsoduro 2826, dal 14 gennaio al 27 febbraio 2022.
Ernani è interprete delle tradizioni artistiche e spirituali di Venezia. Partito da un filone “cubistico” negli anni Cinquanta, è passato poi alla figurazione con un’impronta personale.
Ha realizzato affreschi in chiese del veneziano e del Veneto, ha dipinto paesaggi cittadini e lagunari, nature morte, ritratti, scene di vita come “L’incendio della Fenice”.
Otto artisti che rappresentano il loro modo di fare arte
di Angelo Paionni
Le categorie artistiche in esposizione riguardano dipinti, grafica e fotografia offrono opere dagli stili personalissimi che spaziano in un vasto panorama d’arte.
“Ciaponi è artista visionario, le sue figure di adolescenti sembrano vivere in atmosfere sospese fuori dal tempo, ignare forse di quegli inganni che la vita gli sta riserbando… La sua pittura, gentile e potente allo stesso tempo, ha il sapore di affresco, la sua freschezza ed immediatezza ci infondono un tocco di struggente poesia…”.
Monumento a Sisto V progettato da Pericle Fazzini per la città di Montalto delle Marche tra il 1984 e il 1985 che ancora oggi svetta nel borgo è l’orgoglio dei cittadini, come spiega Vittorio Sgarbi: "L’idea di collegare Sisto V a Pericle Fazzini è legata a un’occasione anch’essa celebrativa e cioè il monumento dedicato a Sisto V, l’ultima opera marchigiana realizzata da Fazzini, di invenzione aerea, concepita da un artista che ha voluto rappresentare l’anima del Papa...
Nella Chiesa di Ognissanti al Cimitero Monumentale di Bergamo
Piero Brolis scultore
Cinquant'anni dalla Via Crucis
di Amanzio Possenti
A cinquant’anni dalla inaugurazione e benedizione, il 27 e 28 novembre 1971, Bergamo mostra, con giusto orgoglio, alla comunità orobica e al mondo intero l’intatta bellezza-poesia-arte della Via Crucis, realizzata dallo scultore bergamasco Piero Brolis (1920-1978) nella Chiesa di Ognissanti al cimitero: opera non solo monumentale, soprattutto originale e inedita rispetto alla tradizione iconografica.
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