La scuola di Atene
di Federica Dal Palu'
‘Nelle opere esposte – spiegano gli organizzatori - scelte fra quelle meno note emerge la poetica di figure e personaggi senza tempo, ritratti universali di una umanità errante, in cammino, paesaggi dalle cromie accese e intense, silenti nature morte e figurazioni che sperimentano suggestioni visise astratte’.
Le numerosissime iniziative, molte già realizzate e molte altre in divenire, hanno il merito di rendere visibile e godibile quel sotterraneo amore che gli italiani inconsapevolmente nutrono per Dante, il poeta che più di ogni altro ha affascinato la nostra età giovane – non solo anagrafica – con le sue rime qua e là rimandate a memoria in occasione di conversazioni e incontri.
“La bellezza che coinvolge Primavera è soprattutto quella della natura e del paesaggio…” ma soprattutto è la bellezza del corpo femminile: pose eleganti e leggiadre in parallelo con le espressioni scultore del passato, in un a specie di gara a rappresentare l’essenza dell’autenticità.
E questo ponte non ha tinte fosche come spesso è stata dipinta e raccontata la Via Crucis, ma colori tenui e sfumati: una guida per capire che la Croce non è una sconfitta, ma la somma delle violenze e dei peccati degli uomini che Cristo assume sulla sua persona per liberarli accompagnandoli lungo il sentiero di fede tra il dolore e l'amore.
Il PRAC opera nel campo della promozione e della cultura per la conservazione del patrimonio naturale, storico, artistico e soprattutto sulla divulgazione di eventi legati al mondo del contemporaneo attraverso la collaborazione diretta degli artisti. L’apertura del PRAC prevede un grande progetto personale con un ciclo di installazioni ambientali con l’artista statunitense Tony Oursler pioniere della video-art sin dagli anni ottanta a New York.
Anche le rappresentazioni della sfera astratta, segnano il raggiungimento di un equilibrio tra volumi e piani sospesi, quasi ancestrali ricerche si se stesso e la necessità di una linea di luce che sappia interpretarne lo spirito. Materia e spirito, dunque, che tendono ad una visione di un nuovo paesaggio capace di soddisfare le esigenze dell’anima…un percorso stimolante da vivere in umiltà ma con coraggio.
Dal 1955 ha iniziato a dipingere per conto proprio, prima nello studio di Sesto San Giovanni e poi a Milano dove prosegue la sua intensa attività di artista. Dal 1981 al 1999 è collaboratore artistico al quotidiano “Il Sole 24 Ore” - inserto domenicale.
Il tempo è un alleato, un tiranno, un confidente oppure uno strozzino. Tutto dipende da cosa ci aspettiamo da lui. Gianni Fasciolo ha scelto di non avere aspettative. Ha scelto di aspettare. Di conoscere il tempo per ciò che è: mutevole, opportunista, trasformista, medico e, talvolta, artista. Ha scelto di affidare il suo lavoro e la sua arte, la sua espressione visiva e fotografica, al giudizio insindacabile del tempo. E di attendere l’esito di questo incontro, seppur imprevedibile.
Della sua vocazione artistica votata allo Spirito Divino, si fa portavoce Amanzio Possenti, appassionato studioso e sensibile comunicatore, che ricorda come Piero Brolis fosse cristallino come cristiano, estraneo ad adesioni farisaiche o di convenienza. Legato intimamente al rapporto con Dio , viveva un cristianesimo di pensiero e di opere, non di parole. Come non tollerava i conformisti - spesso frutto di ignavia e di povertà spirituale - così respingeva i non conformisti di maniera, praticando la via mediana della luce evangelica e dell'impegno umano verso il prossimo.
Dopo gli studi scientifici, Franco Fortunato si forma da autodidatta, studiando la pittura tre-quattrocentesca e del novecento. Il contestuale interesse per la letteratura lo spinge a creare dipinti in cui raffigura vagabondi, città turrite e altri soggetti della tradizione medievale sospesi nel vuoto e in atmosfere surrealiste, in omaggio al Sassetta, Ambrogio Lorenzetti, Piero della Francesca, ma anche De Chirico, Magritte ed a Le città invisibili di Calvino. Dal terzo millennio si dedica a cicli pittorici ispirati a opere letterarie, come Il piccolo principe e Moby Dick.
Tamburro, durante la sua lunghissima carriera nell'arte contemporanea, si può considerare un artista ribelle insofferente agli insegnamenti tradizionali e strettamente accademici. Il suo spirito lo porta ad una pittura di denuncia verso una società consumistica attraverso i stati d’animo a volte malinconici, a volte ricchi di ironia.
Lunedì 23 novembre 2020 in 100 luoghi all’aperto della città di Roma, Officina Alviti darà il via a Volontà di Ferro.
L’idea è stata trasformare la città di Roma in un’immensa sede espositiva, realizzando una mostra per tutti grazie all’inconsueto e geniale utilizzo degli spazi dedicati alla cartellonistica pubblicitaria. Un modo per far entrare l’arte nella quotidianità di ognuno sfruttando, in maniera più nobile, quei canali utilizzati solitamente per mero uso commerciale.
Giovanni Pirandello compone i suoi pensieri con ordine e assegna loro un preciso spazio a fianco dei suoi dipinti...ma, chi nasce prima tra l'opera pittorica e quella letteraria? Sono orientata a pensare che la realizzazione sia contemporanea, ovvero, mentre dipinge matura il pensiero, e mentre il pensiero matura lo riversa in pittura. Questo interrogativo, semplice ed intrigante, non deve essere sfuggito alla critica.
In mostra tre delle tematiche predilette dall’artista. Le donne: le sue sinuose figure monolitiche sono raffigurate isolate, nelle pose più disparate – distese, sedute, in piedi – o in contesti naturalistici incontaminati dal carattere fiabesco; i ritratti di persone vicine all’artista o personaggi sconosciuti, appartenenti ai più disparati ceti sociali; infine gli animali, soggetto “umanizzato e tipizzato”, molto caro a Roberta Meldini: