Roma - Galleria Nazionale d'Arte Moderna
Giovanni Boldini
di Federica Dal Palu'
E questo ponte non ha tinte fosche come spesso è stata dipinta e raccontata la Via Crucis, ma colori tenui e sfumati: una guida per capire che la Croce non è una sconfitta, ma la somma delle violenze e dei peccati degli uomini che Cristo assume sulla sua persona per liberarli accompagnandoli lungo il sentiero di fede tra il dolore e l'amore.
Il PRAC opera nel campo della promozione e della cultura per la conservazione del patrimonio naturale, storico, artistico e soprattutto sulla divulgazione di eventi legati al mondo del contemporaneo attraverso la collaborazione diretta degli artisti. L’apertura del PRAC prevede un grande progetto personale con un ciclo di installazioni ambientali con l’artista statunitense Tony Oursler pioniere della video-art sin dagli anni ottanta a New York.
Anche le rappresentazioni della sfera astratta, segnano il raggiungimento di un equilibrio tra volumi e piani sospesi, quasi ancestrali ricerche si se stesso e la necessità di una linea di luce che sappia interpretarne lo spirito. Materia e spirito, dunque, che tendono ad una visione di un nuovo paesaggio capace di soddisfare le esigenze dell’anima…un percorso stimolante da vivere in umiltà ma con coraggio.
Dal 1955 ha iniziato a dipingere per conto proprio, prima nello studio di Sesto San Giovanni e poi a Milano dove prosegue la sua intensa attività di artista. Dal 1981 al 1999 è collaboratore artistico al quotidiano “Il Sole 24 Ore” - inserto domenicale.
Il tempo è un alleato, un tiranno, un confidente oppure uno strozzino. Tutto dipende da cosa ci aspettiamo da lui. Gianni Fasciolo ha scelto di non avere aspettative. Ha scelto di aspettare. Di conoscere il tempo per ciò che è: mutevole, opportunista, trasformista, medico e, talvolta, artista. Ha scelto di affidare il suo lavoro e la sua arte, la sua espressione visiva e fotografica, al giudizio insindacabile del tempo. E di attendere l’esito di questo incontro, seppur imprevedibile.
Della sua vocazione artistica votata allo Spirito Divino, si fa portavoce Amanzio Possenti, appassionato studioso e sensibile comunicatore, che ricorda come Piero Brolis fosse cristallino come cristiano, estraneo ad adesioni farisaiche o di convenienza. Legato intimamente al rapporto con Dio , viveva un cristianesimo di pensiero e di opere, non di parole. Come non tollerava i conformisti - spesso frutto di ignavia e di povertà spirituale - così respingeva i non conformisti di maniera, praticando la via mediana della luce evangelica e dell'impegno umano verso il prossimo.
Dopo gli studi scientifici, Franco Fortunato si forma da autodidatta, studiando la pittura tre-quattrocentesca e del novecento. Il contestuale interesse per la letteratura lo spinge a creare dipinti in cui raffigura vagabondi, città turrite e altri soggetti della tradizione medievale sospesi nel vuoto e in atmosfere surrealiste, in omaggio al Sassetta, Ambrogio Lorenzetti, Piero della Francesca, ma anche De Chirico, Magritte ed a Le città invisibili di Calvino. Dal terzo millennio si dedica a cicli pittorici ispirati a opere letterarie, come Il piccolo principe e Moby Dick.
Tamburro, durante la sua lunghissima carriera nell'arte contemporanea, si può considerare un artista ribelle insofferente agli insegnamenti tradizionali e strettamente accademici. Il suo spirito lo porta ad una pittura di denuncia verso una società consumistica attraverso i stati d’animo a volte malinconici, a volte ricchi di ironia.
Lunedì 23 novembre 2020 in 100 luoghi all’aperto della città di Roma, Officina Alviti darà il via a Volontà di Ferro.
L’idea è stata trasformare la città di Roma in un’immensa sede espositiva, realizzando una mostra per tutti grazie all’inconsueto e geniale utilizzo degli spazi dedicati alla cartellonistica pubblicitaria. Un modo per far entrare l’arte nella quotidianità di ognuno sfruttando, in maniera più nobile, quei canali utilizzati solitamente per mero uso commerciale.
Giovanni Pirandello compone i suoi pensieri con ordine e assegna loro un preciso spazio a fianco dei suoi dipinti...ma, chi nasce prima tra l'opera pittorica e quella letteraria? Sono orientata a pensare che la realizzazione sia contemporanea, ovvero, mentre dipinge matura il pensiero, e mentre il pensiero matura lo riversa in pittura. Questo interrogativo, semplice ed intrigante, non deve essere sfuggito alla critica.
In mostra tre delle tematiche predilette dall’artista. Le donne: le sue sinuose figure monolitiche sono raffigurate isolate, nelle pose più disparate – distese, sedute, in piedi – o in contesti naturalistici incontaminati dal carattere fiabesco; i ritratti di persone vicine all’artista o personaggi sconosciuti, appartenenti ai più disparati ceti sociali; infine gli animali, soggetto “umanizzato e tipizzato”, molto caro a Roberta Meldini:
E' un concerto per organo e vento che non sempre riusciamo a sentire perchè il vento è scapestrato e spesso si distrae per giocare con i vapori colorati: in basso dove si è creata una zona di distacco tra le cime più alte, ha mescolato al blu soffi di ametista rubati alle pianure del sud. Ho chiesto al vento, che conosce le parti più nascoste delle crode perchè le ha carezzate o schiaffeggiate, spinte fino a farle tremare, di guidarmi in questo tipo di ritratto dell'organo di pietra, come se fosse un volto di cui cercare l'espressione
Secondo la vulgata, che forse non ha alcuna radice storica ma che in Polesine è assunta a “dogma”, il Poeta dovrebbe la propria salvezza a questo gigante verde. Si tramanda infatti che Dante, rientrando da una ambasceria a Venezia, si sia smarrito nell’intrico di acque e boschi del Delta. Per ritrovare la strada, si sarebbe arrampicato su un albero particolarmente possente, individuato nella colossale “Grande Rovra di San Basilio”.
Ogni artista, attraverso differenti media, investiga i diversi aspetti del mondo in cui viviamo, assieme alle sue sfaccettature e caratteristiche: mentre l'installazione metaforica di Florence Pinson-Ynden ci fa riflettere sull'ambiente e sul nostro futuro, la fotografia di Diana Cheren Nygren crea uno spazio temporale fittizio, come anche l'opera dell'artista slovena Sabina Sinko raffigurante una donna semi visibile alla ricerca della propria bellezza.
Cruor, sangue in latino, è un tema che ha radici antiche: il sangue di Cristo, il sangue dei martiri sono all’origine stessa dell’arte cristiana e sono state affrontate nei modi più diversi al mutare delle circostanze storiche. In questa occasione manifesta l’urgenza dell’artista a riflettere sul tema della violenza sulle donne...con opere di Composizioni, Ferite, Sospensioni Rosse, Lacerazioni...
Lungo le spalle robuste che scendono a valle la neve ha avuto la meglio: ricopre le rocce lasciando di loro un ricordo velato dal mistero dei colori nascosti. Ombre scure dividono il Re dalla Regina e la Vezzana fa risplendere lampi di dolomia dorata nascondendo la parete maestosa con ghirigori di bianco e di grigio.
Pasquale Simonetti comincia presto a raccogliere la sapienza del tempo, ad impastare fantasie e progetti d’arte, a trasformare sogni e realtà oggettive in espressioni materialmente compiute ancorché cariche di una visione ancestrale alla costante ricerca di una verità assoluta che si nega, nascondendo un non detto, un non espresso che vibra dentro di noi camminatori indecisi, pellegrini verso un futuro da costruire.
Dopo un lungo periodo passato a ritrarre montagne sono tornato a dipingere Roma, sempre bella ma che caldo!.. Mi sono fermato a piazza Navona in un giorno di nuvole nere, poi sono sceso sul greto del Tevere per ammirare la bella barca dei romani dedicata al dio della medicina. Il cielo era senza nuvole ma anche senza il sole che da rilievo alla bellezza. Ho sostato per molto tempo per cercare la bellezza senza contrasti, sfumata, delicata come una dama del 700. Non so se ci sono riuscito, però ci ho provato.