Un ‘mix’ di serenità e di memorie d’arte
Trento Longaretti
di Amanzio Possenti
Longaretti / San Benedetto: Due aspetti coinvolgono lo spettatore che visita la mostra delle opere di Trento Longaretti allestita nel refettorio del monastero di San Benedetto Po, in provincia di Mantova: riguardano il soffio di poesia delle pitture del grande Maestro trevigliese e lo scenario del refettorio, luogo profondamente suggestivo dentro il quale i dipinti della esposizione, denominata ‘ Convivium humanitatis,’ incontrano la bellezza sobria ed armoniosa di un ambiente dove la Storia ha depositato valori di condivisione.
Il refettorio dei monaci si rivela in piena corrispondenza con la trama, dolce e umanamente viva, della sinfonia pittorica di Longaretti, tra il silenzio illuminante e lirico della ’Humana Pictura’ e il tocco poetico dei paesaggi nei quali i fuggiaschi, che ne sono i protagonisti, rappresentano il motivo di un accattivante e costante cammino nel tempo e nella storia.
Come scrive Paola Artoni, storica dell’arte, autrice del catalogo ( edito da Publio Paolini), la lunga vita di Longaretti - spentosi a cento anni, nel 2017 - incontra ’il refettorio’ quale modello di incontri e ne perpetua, ricordandone il gustoso umorismo , il segno della convivialità e il quotidiano momento di preghiera e di lavoro.
La mostra di opere espresse quasi sulla soglia dei novant’anni è testimonianza di una fatica tra spirito e materia, proprio come i benedettini pervasi dalla esperienza spirituale e attiva dell’ “ora et labora”.
I due cicli narrativi della mostra appaiono in sintonìa con l ’ambiente del ‘convivium’ dei monaci : sono stati selezionati con cura ed amore dalla figlia di Longaretti, Serena , che è anche presidente dell’Associazione Trento Longaretti, associazione che si colloca tra i promotori della esposizione organizzata dal Liceo Artistico Giulio Romano di Mantova con la collaborazione della Città di San Benedetto Po, della Associazione MCL e il sostegno di Confindustria Mantova.
E’ un prezioso appuntamento d’arte che sta raccogliendo tanti ammirati visitatori (mostra aperta sino all’8 gennaio 2023) e soprattutto rilancia il valore di un’Arte genuina e chiaramente ’parlante’, con la quale Longaretti ha tracciato tante semplici e bellissime storie di umana speranza e di partecipe stupore: dove l’Arte è poesia e fascino di memorie indistruttibili, raccontate con amore al colore e alla bellezza dello scoprire sentimenti cari alla umanità di ogni tempo e luogo. Appunto come il refettorio benedettino, artefice di segrete meraviglie della silenziosa quotidianità orante.