In occasione del 6 giugno Giornata Mondiale dell'Ambiente
e dell'8 giugno Giornata Mondiale degli Oceani
Una iniziativa dell'Associazione Artistica Inter@rt
Biennale del Mare
Terza edizione
L’Associazione Inter@rt, ha presentato al Porto Turistico di Roma-Ostia i lavori di 18 artisti selezionati per il concorso della terza edizione della "Biennale del Mare“ dedicata al Maestro Paolo Salvati e in riferimento al 5 giugno Giornata Mondiale dell'Ambiente, dell'8 giugno Giornata Mondiale degli Oceani.
Animatori dell’iniziativa Daniela Negrelli e Andrea Nassi, coadiuvati dai componenti della Giuria: il giornalista Dante Fasciolo (Presidente), la critica d'arte Anna Iozzino, i Maestri d’Arte Luigi Salvatori, Antonio Servillo, Alberto Maioli, gli esperti Francesca Salvati e Andrea Salvati.
La selezione delle opere, in linea con le indicazioni che caratterizzano la Biennale, sottolinea la puntuale attenzione alle opere esaminate sotto il profilo dell’esecuzione artistica, e parimenti, sotto il profilo del contenuto che hanno inteso esprimere.
Emerge con evidenza la professionalità dei lavori presentati. Segno e colore sottolineato la sicurezza degli artisti a rappresentare loquaci immagini, altresì caratterizzate da intelligibili valori legati alle attualità che il nostro tempo propone.
Ecco un mare in tempesta che offusca il profilo di una città mentre in primo piano il volto enigmatico di una ragazza esprime preoccupazione ma anche speranza, proposto da Amelia Mutti (alla quale la Giuria ha assegnato il secondo premio); a seguire, ecco il lavoro di Vincenzo Labianca: una piccola barca a vela riposa inclinata sulla battigia, che, pigra, si lascia accarezzare da lievi onde (Terzo Premio).
Claudio Detto dipinge con maestria due vele sospinte dal vento in un mare che confonde il suo intenso blu con il blu del cielo; mentre civettuole e vezzose case sul mare emergono dalla tela di Domenico Zaccaria.
Salito in cima a un monte dirimpettaio del Vesuvio, ora Cristofoto Russo può godere dell'infinito golfo marino e del dell'emblematico fuoco del vulcano. Emblematica si presenta anche la composizione che segue di Cristiano De Marianis Esterhazy: un uomo idealizza il mare come Green Pass universale. b
Mario Marzi è un amante della vela, la sua barca fa sfoggio di sè al riparo del porto ma sottintende la voglia di uscire a mare aperto e filare col vento; frattanto, Loredana Giannuzzi ha spinto i suoi pennelli e i suoi accesi colori nelle profondità marine per cogliere l'armoniosa vita del grande abisso.
Diana Mlaic rappresenta in modo astratto il suo mare con ricche pennellate di un composito blu striato di pennellate oro che ne identificano il valore, comunque richiamato da Caudio Giannitello il quale sottolinea l'incuria inqualificabile e l'atteggiamento irriverente dei fruitori delle nostre spiagge.
Antonello spada dipinge armoniosamente uno spicchio di mondo marino: acqua che amoreggia con la terra, un orizzonte rischiarato chiaro, un cielo espressivo e in primo piano un legno/scultura come solo il mare sa modellare con tempo e pazienza.
Non meno incisivo è il lavoro di Franca Bonaiuti che dipinge un vortice marino in primo piano che tuttavia sembra proteggere uomini in fuga su barche provvisorie orientate ad un approdo di speranza.
Cristina Antonini ha una facile ed efficace pennellata: pochi tratti mescolano giallo blu rosso e un immancabile nero a corona di un viso di donna che gode sole e mare.... sembra osservare l'allegra mandria di colorati cavalli liberi e vezzosi, ritratti da Nino Camardo, in viaggio sulle spiagge marine guidati da un nostrano e gaudente guardiano.
Una composizione accattivante, eco di una lontana padronanza della forma e del colore, il lavoro di Roberto Venturoli presenta terra, mare e vegetazione; a cui segue una vivace composizione geometrica di forte connotazione coloristica, prodromo di un caleidoscopio artistico annunciato da Renzo Eusebi.
Accanto, (Primo Premio della Giuria) il lavoro di Antonio Guglielmo, rispondente alla perfezione ai significati delle Giornate Mondiali cui la Mostra si ispira: un pesce prigioniero dell'affastellarsi dei residui di plastica che finiscono inesorabilmente in mare rendendolo inquinato e inquinante e in larga misura non più praticabile; e, Infine, ecco l'ultimo lavoro esposto, fuori concorso, del Maestro Paolo Salvati alla cui memoria va indirizzata questa mostra: due scogli dialogano sereni e raccontano le mille e mille storie di mare e di uomini di mare.