Roma - Storica Galleria "La Pigna" - 19-26 luglio 2022
Septem Signa
Mostra personale di Ismaele Chignola: Secundum Joannem
Itinerario visivo nel Vangelo secondo Giovanni
di Dante Fasciolo
Siamo qui, nel punto focale:
nella remota “Terra Promessa” dell’Oriente Antico,
teatro dei grandi avvenimenti Biblici;
qui, …al centro della Storia.
La terra ha un nome: Palestina;
pianure e montagne di verde, e deserti di fuoco;
e un fiume, il Giordano, che lega ai due laghi,
il Mar Morto e quello di Tiberiade,
le vicende che hanno scosso e cambiato il mondo.
Il termometro misura l’equilibrio dell’ambiente,
due soli picchi, caldo e freddo, estate e inverno…
quasi a sottolineare l’evangelico “si si, no no”
il “manifesto” che contagerà cuori e menti
e guiderà il futuro della nuova vita sociale e spirituale.
Un uomo di nome Gesù calca questo palcoscenico
e qui imprime l’orma del suo Vangelo:
quella “Buona Novella” da sempre attesa,
poche parole, parabole, insegnamenti…
un lungo instancabile cammino, passo dopo passo
e al suo fianco un affabile narratore, Giovanni,
che racconta per filo e per segno.
Si, è Giovanni che raccoglie i “Segni” che emergono
e li propone al sentire degli uomini,
e quei “Segni”, ora, li ripropone a noi
Ismaele Chignola, un pittore valoriale
che traccia figure in movimento
e intinge i pennelli in colori di sogno,
esprimendo eloquenti geografie d’arte.
“Gesù, manca il vino”, quasi un invito di Maria,
accondiscendenza, ed è già festa.
“Scendi, intervieni, guarisci, prima che muoia”,
il bisogno di vedere per credere.
“sono un paralitico e nessuno mi aiuta”,
“alzati e cammina”, così fu all’istante.
Marta e Maria piangono la morte del fratello,
“Lazzaro, vieni fuori”, e torna la vita.
Impastò fango con saliva sugli occhi spenti
“lavati alla piscina di Siloe”, e vide.
“Metti la mano nella ferita del costato e credi”,
“Mio Signore e mio Dio”, gridò Tommaso.
Nella storia millenaria della Chiesa
ci sono stati molti modi di avvicinare gli uomini,
ma l’arte pittorica è stata la via maestra,
concreta, affascinante, virtuosa.
Per questa strada si è incamminato Chignola
con il suo bagaglio di conoscenze,
con coraggio, intelligenza, ardore,
armato di quella passione che sa bruciare
ogni dubbio e dare luce al suo credo.
Qui l’artista esprime il suo talento,
si fa fiume, come l’antico Giordano,
e si lascia battezzare dalla gioia della creazione
che unisce armonia, arte e testimonianza.