Nei suoi viandanti l'immagine di una umanità sofferente in cammino
Un'arte sovrana rivisitata cinque anni dopo la morte
Trento Longaretti
di Amanzio Possenti
il 7 giugno cadono cinque anni dalla morte di Trento Longaretti, il grande Artista bergamasco che ha lasciato, con le sue opere, bellissime testimonianze di amore per il Bello e di gioiosa gratificazione per tutti gli innamorati della pittura di qualità.
Mancato all’età di 101 anni, fino al momento del decesso aveva continuato a dipingere, ribadendo lo splendido rapporto vissuto per un’intera vita con l’Arte, sua compagna di un viaggio meraviglioso fra colori, linee, composizioni, racconti, poesia.
A distanza di cinque anni la sua espressione si rivela ancor più intensa e vicina alla sensibilità dei fruitori, ricca del pathos che l’aveva nutrita e soprattutto cantata, in una elaborazione di semplicità e di stile inconfondibile.
I suoi viandanti, le Madri, i saltimbanchi, gli organetti, gli itinerari verso l’infinito, il sole e la luna, i poveri e gli umili, raccontati tutti con lo spirito del cantore dei cuori, hanno reso la sua Pittura un correlato di affetti crescenti, in un tumulto di sensazioni intimamente rielaborate fra partecipazione, gioia e ritmo di fecondi sentimenti.
L’Arte per Longaretti era un’esperienza sovrana, di maiuscola visibilità, esposta con umiltà sincera e cristiana adesione, che mentre rivelava la forza convinta del Credo cristiano, manifestava parimenti il senso di interiore ricerca della Bellezza, come uno spasmodico e costante di inno alle meraviglie, emergenti via via dai tocchi preziosi del pennello e rivisitate grazie alle cromìe più disparate e avvincenti.
Insomma è stato un Artista di rango superiore e di sensibilità moderna sul quale gli elogi post-morte disegnano la stupefazione del gusto, nell’ammirazione delle tante tele dipinte, nei lavori di mosaico, nelle opere sacre e in quelle l il pubblico fraternamente amico e centinaia di esposizioni nel mondo.
In occasione del quinto anniversario, mentre se ne ricordano anche la profonda e gentile umanità, la generosità di tanti gesti di solidale presenza e la felice esperienza familiare, Trento Longaretti - che aveva sempre portato nel cuore la città natale, Treviglio, e la città di vita e di lavoro, Bergamo - viene commemorato con la celebrazione di una Santa Messa martedì 7 giugno(ore18) nella chiesa di Santa Grata Inter Vites in via Borgo Canale a Bergamo anche con l’apporto delle voci del Coro Canticum Novum. Una memoria fra riconoscenza e riacquisizione del Bello.