"Una lettera dopo la tempesta”’ scritta da alcuni docenti e amici della Facoltà teologica dell’Italia meridionale, e ora tradotta, condivisa e dibattuta in alcuni Paesi europei, dell’area del Mediterraneo e dell’America latina, è un documento che vuole inaugurare il versante politico della teologia contestuale e della teologia del Mediterraneo. Un principio importante di questo documento è la non violenza basata sull’insegnamento di Gesù e del Vangelo”.
Una pianificazione familiare sicura e voluta non è solamente un diritto di ogni essere umano ma è altresì alla base dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione femminile, e un fattore chiave nella lotta alla povertà. Nel mondo ci sono ancora circa 225 milioni di donne che non desiderano la gravidanza e che non usano metodi di pianificazione familiare efficaci e sicuri.
La rilettura storica nella verità è necessaria perchè l’autocritica dell’Occidente si spinge fino all’autolesionismo e sucita nelle università africane un odio distruttivo contro l’Occidente che risulta essere l’unica causa dei mali dell’Africa: la conseguenza è la nascita di “Boko haram” che significa “vietato l’Occidente”. Una lettura falsa della storia è molto dannosa per la stessa Africa perchè arma le menti degli africani e quidi le loro braccia, e le conseguenze sono terrorismo e guerre.
Abitare la Terra. Semplicemente. Insieme imparando a vivere insieme. Habere, etiam possidere. Esse, ibidem consistere. Semanticamente, un’identità presunta, artefatta, che domina e modella l’ambiente. Filosoficamente, identità che nell’ambiente si forma in processo continuo d’osmosi. In un senso o nell’altro, complemento o predicato che sia, l’habitat ci rende comunque una sua propria, intima, consapevolezza: in sostanza e vicenda; per giudizio e sentimento.
L’8 luglio, Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, è l’occasione per accendere i riflettori sui problemi geopolitici dell’area mediterranea e onorare la memoria di tutti i caduti del nostro mare: i migranti, ma anche i pescatori, i marinai e tutte le persone che nel mare avevano riposto fiducia per inseguire una speranza o un sogno.
«Arriva il tempo di pace»... ecco di cosa parlava la stampa estera nella primavera del '45....le pagine dei quotidiani francesi, italiani, americani e svizzeri riportano tutte una bellissima e tanto attesa notizia, proclamando la vittoria dell’Unione Sovietica e dei suoi alleati nella coalizione anti-hitleriana sulla Germania nazista.
Nella sua sentenza Alianța pentru combaterea abuzurilor (C-88/19), pronunciata l’11 giugno 2020, la Corte si è espressa sull’ambito di applicazione territoriale del regime di rigorosa tutela di talune specie animali previsto dall’articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 92/43, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
Lo stupore divenne meraviglia quando a quel suono si accompagnò un mio lieve sorriso del tutto inconsapevole ed istintivo. Smisi di digitare sul pc l’email da inviare e mi fermai. Abituata a scandagliare dentro me stessa sin dall’infanzia, mi resi conto, affacciandomi alla finestra sul cortile nel mio animo , che vi trovai fiori e soavità, calore e vento lieve.
Phoebe è una degli abitanti della romana Opitergium, di cui la mostra a Palazzo Foscolo e al Museo Archeologico Eno Bellis, saprà risvegliare la memoria....così come il bellissimo cavallino in terracotta, dotato di ruote per il traino, rinvenuto in una tomba di fine II-III secolo d.C., narra di un bambino e dei suoi giochi infantili.
Maria Tecla Artemisia Montessori svolse attività di educatrice, pedagogista, medico, neuropsichiatra infantile, filosofa e scienziata italiana. In Italia, fu una tra le prime donne a laurearsi nella facoltà di medicina. Divenne famosissima nel mondo grazie al metodo educativo per bambini che prese il suo nome: “Metodo Montessori”. Questo metodo inizialmente fu utilizzato in Italia, ma a breve fu adottato in tutto il mondo, ed ancora oggi le scuole montessoriane vengono preferite ad altre.
Io ho un sogno: spero che gli verrà intitolato un tratto del Lungotevere, superando il diniego che gli fu opposto tempo fa. Giulietta Masina, poco prima di terminare la sua vita, me lo disse rivelandomi questo desiderio che aveva Federico che le disse: ‘ci sono luce, vento, cielo, lungo il Tevere. Se proprio dovessi avere dedicata una strada, mi piacerebbe fosse li’.
Ember – il mistero della città di luce: "Nel giorno in cui finì il mondo il destino dell'umanità venne racchiuso in una piccola cassetta di metallo. In un luogo segreto si riunirono architetti, scienziati, ingegneri, giungendo alla conclusione che una sola sarebbe stata la speranza per il nostro futuro”.
Con queste parole inizia Ember e da esse i ragazzi di Molise Noblesse hanno tratto un importante insegnamento in questo momento di crisi dovuto alla pandemia da Coronavirus.
È ovvio che per percepire ogni emozione e interpretazione bisogna avere il contatto diretto con l'opera. Ho concepito questa opera nel momento più sentito del dramma che sta provocando al popolo di tutto l'emisfero, è mai come in questa situazione è stata concepita un'opera che potesse riparare il danno morale ed economico.
Questo manuale teorico-pratico è diviso in due parti; la prima è una ricca analisi della realtà italiana e mondiale, che si sofferma su temi fondamentali come ambiente, salute, alimentazione, potere, tecnologia.
Senza paura di essere smentiti, si può affermare che sul tema dell’Ambiente e della relativa questione ecologica Giorgio La Pira sia stato maestro precursore di Gianfranco Merli.
Decenni dopo é Padre Massimiliano Kolbe che incrocia il suo destino con quello dell’ Immacolata, che lo porta a morire in un campo di sterminio dopo aver fondato la Milizia dell’ Immacolata. Ma non basta, ad incrociare quelle dodici stelle è anche lo scrittore Antoine de Saint-Exupéry che nel suo girovagare arriva a Rue de Bac e inizia una storia che lo porta proprio a pensare a Maria e all’ Europa unita come unica strada per redimere l’uomo dalla sete di guerra.
Durante l’Occupazione del Teatro Valle Dario Fo e disse a un gruppetto di noi: “Dovete fare un teatro che vi faccia finire in galera”. Difficile allora immaginare un teatro che facesse finire in galera. Oggi no. Farlo. Qualunque teatro. Giacché è vietato. È ovvio che non si tratta di censura politica ma di salute pubblica. È anche vero che non si è mai data una censura politica che non si prefiggesse di tutelare la salute pubblica. Cercherò di sviluppare questa tesi seguendo il metodo emotivo e affastellando pensieri in ordine sparso ma ossessivo come mi sta insegnando a fare questo confinamento.
È il momento di capovolgere le priorità e quando riapriranno le scuole, farle vivere dentro al quartiere, ai parchi, ai luoghi d’arte.
È il momento di imparare all’interno di un museo, in una libreria, in una biblioteca, in un teatro…È il momento dei libri in comodato d’uso.
È il momento di squarciare il mercato nero delle ripetizioni, magari coinvolgendo i ragazzi più grandi nel tutoraggio.
È il momento di pensare alla scuola come piccole comunità in ricerca
La crisi che vive il teatro va oltre le conseguenza della pandemia. Non servono solo tutele importanti per migliaia di lavoratori precari e la cura di spazi urbani spesso dimenticati (a cominciare dai piccoli teatri), ma trasformazioni radicali e apertura al cambiamento. Si tratta di proteggere quello che resta un modo per ricomporre le relazioni sociali, un atto per la polis
Da quando ho letto quella notizia ho cominciato ad essere un po’ preoccupato perché sapevo che quella malattia era una cosa molto pericolosa che girava in diversi paesi, era partita della Cina e si stava diffondendo in Italia.