Donna Nera
Léopold Sédar Senghor - Traduzione di Marco Datini
Donna nuda, donna nera Vestita col colore della vita, con la tua forma bellezza!!
Donna nuda, donna nera Vestita col colore della vita, con la tua forma bellezza!!
Di quel movimento d'amore riusciamo ad avvertire le fughe di sassi che cadono o meglio volano per incontrare la terra. Forse restano nell'immagine segni di quel movimento antico che il pennello è riuscito a cogliere cercando tra guglie e pinnacoli le linee di forza che segnano il racconto di mille secoli d'amore.
on è soltanto l’incalcolabile numero dei campanili a contraddistinguere borghi e città italiane con il loro essere tanto simili quanto diverse, anche lo strumento a pizzico nazionale, il mandolino, potrebbe avere altrettante storie da raccontare.
Storie di città, di uomini, di stili di vita che hanno legato milioni di persone a questo magico strumento, che in ogni luogo della penisola ha saputo lasciare una diversa traccia di sé e del suo passaggio. Un segno ogni volta originale, non soltanto per caratteristiche musicali o storiche, che hanno magari contraddistinto un’epoca, ma anche per le persone che quelle epoche hanno vissuto.
“Il Gen Rosso? Nato grazie a Chiara Lubich per diffondere un messaggio di pace e fratellanza”. Comunicare messaggi di pace e fratellanza universale e concorrere alla realizzazione di un mondo più unito. E’ questo lo scopo con cui nel 1966 nasce la band musicale Gen Rosso, dove Gen sta per “Generazione nuova” e “Rosso” è il colore della prima batteria. Quella batteria che Chiara Lubich (Premio Unesco per l’educazione alla Pace) regalò ai giovani della cittadella di Loppiano, situata sulle colline toscane, vicino Firenze: 850 abitanti da 65 paesi nel mondo, uniti da una convivenza multiculturale fondata sulla vita dei valori cristiani.
Per non impazzire dipingo un amore ormai lontano e irraggiungibile, tento di scrivere ricordi comuni, poi vi mando queste lettere per cercare di condividere con qualcuno questa mia platonica dichiarazione d’amore. Quando ricevo una risposta ho la sensazione di essere insieme ad amici che, come me, sentono il bisogno di un abbraccio, di un contatto umano, di una parola o di una stretta di mano.
...è la più ampia retrospettiva mai realizzata in Italia, dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue (1894-1986), curata da Marion Perceval e Charles-Antoine Revol, e da Denis Curti. Il percorso presenta 120 immagini, di cui 55 inedite, tutte provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue, dei quali sono esposte alcune pagine in fac-simile.
Che resta al vecchio in quarantena?
Non deve rinunciare a esprimersi, malgrado le cure quotidiane, deve creare un segno, una storia, una poesia. Un racconto, un quadro da offrire a chi gli vuole bene per mantenere un contatto umano vitale e rinnovabile senza limiti temporali. La parola è da sempre l'orma scritta del pensiero: si può rileggere, affinare, limare come una scultura capace di rinnovarsi, un'Araba Fenice che dalla cenere rinasce sempre vitale.
...è qui che voglio raccogliere tutte le energie che ho dentro di me / per inventare la mia vita / ed è qui che voglio ascoltarla / è qui che voglio rinnegare la mia solitudine....
In occasione della giornata mondiale delle foreste.
Splendida iniziativa quella posta in essere da un gruppo di amici: hanno costituito una società , han messo mani al portafoglio e hanno acquistato 33 ettari di bosco sull’Appennino Umbro-Marchigiano per destinarli alla conservazione perpetua mediante un vincolo di destinazione. Niente tagli, niente devastazioni, niente dissesto idrogeologico, niente frane.
ha sempre documentato la vita della gente comune, per la strada, in case miserrime, in luoghi di lavoro, nei mercati, cogliendo, delle situazioni, soprattutto il movimento umano, l’espressione degli occhi, l’atteggiamento della bocca, in particolare delle donne e delle bambine i venti scatti esposti raccontano proprio questo aspetto della sua ricerca: le donne con immagini che le ritraggono nude, e ancora donne con scatti che alzano il velo per permettere allo sguardo di vedere proprio là dove altrimenti non si coglierebbe nulla.
...propone dei cammei della preziosa e importante collezione che il mecenate Alfredo Paglione ha voluto donare al Museo e per esso alla città di Chieti, dove ha vissuto gli anni della giovinezza e dove si è formato per poi avviare una favolosa carriera come gallerista e mercante d’arte.
Che cosa significa riuscire nella vita?
E qual è il senso di una vita autenticamente riuscita se nell'economia dell'universo siamo meno di un'ombra che passa?
È stato dimostrato che nella storia non è mai esistita una creatura umana identica a un'altra. Ogni persona è cosa nuova e per essere felice deve sentire di dare compimento alla propria natura in questo mondo per renderlo migliore.
Le opere esposte sono testimonianza del patrimonio di suggestioni e influssi maturato nel corso di una vita artistica ricca di contaminazioni culturali e riferimenti pittorici.
Ceccotti non si propone solo di mostrare Roma attraverso scorci della sua “grande bellezzaâ€, i suoi quadri divengono quasi le pagine di un racconto, i fotogrammi di un film che hanno la città e i suoi abitanti per protagonisti.
Un segno scuro e potente che scava le forme per estrarne la luce segreta, l’incontro e la lotta tra il nero e gli altri colori da cui scaturisce lo splendore delle cose e dei volti, evocazioni e culture che si sovrappongono e si fondono in un ciclo coerente di opere: la mostra di esordio di Rei si presenta come un mosaico vitale di suggestioni e di riferimenti legati da una pittura che riesce a unire la sua decisa componente disegnativa a un’intensa ricerca cromatica.
La rassegna cinematografica di quest’anno è anche dedicata alla nota regista danese Susanne Bier, che ha vinto il Premio Oscar nel 2011 per il Miglior Film Straniero con In un mondo migliore, organizzata in collaborazione con il festival di cinema Sguardi Altrove.
In mostra una selezione di cinquanta opere tra pittura e scultura, capolavori di artisti internazionali che corrono lungo un arco cronologico di oltre due secoli, dall’epoca Neoclassica sino alla prima metà del XX secolo. Italia, Francia, Svizzera, America, Germania, Belgio, opere con storie e culture diverse che dialogano armoniosamente tra loro attraverso il comun denominatore della qualità museale.
Comincia così una bella storia in cui cittadini, migranti, amministratori locali di dodici comuni hanno saputo essere attori di una comunità , a cominciare dal progetto Oasi. Viaggio nell’accoglienza vicentina: prima e dopo i decreti sicurezza.
Da città della pace a città della pace economica, contro quella economia che uccide denunciata da Papa Francesco? Di certo, il magistero del Papa sulle questioni economiche, che si trova nell’Evangelii Gaudium quanto nella Laudato Sì, rappresenta una denuncia “tutta ispirata al Vangeloâ€, sottolinea l’arcivescovo Sorrentino, e “i cattolici e tutti gli uomini di buona volontà non possono non rimanere scossi da questa denuncia e coinvolti in un impegno di conversione, personale e socialeâ€.
Il lavoro di ricerca è stato sistematico anche da un punto di vista documentaristico, ed è stato concepito con l’obiettivo di sistematizzare il patrimonio di fonti storiche legato alle committenze e alle richieste collezionistiche ricevute dal maestro.
Grazie alla selezione di un centinaio di opere provenienti da prestigiosi musei, pinacoteche e collezioni private, sarà possibile analizzare a trecentosessanta gradi l’affascinante tematica, con l’obbiettivo di dimostrare come la donna abbia da sempre avuto un ruolo centrale nella storia dell’arte italiana