Le dolomiti dal cuore alla tavolozza
Una storia...
Il ricordo di sessantasei anni fa
di Filippo Parodi
La Torre Grande di Cortina. (36x50) – Una bella salita per la via normale, una parete di roccia levigata dalle carezze di mille e mille scalatori, il sogno per chi affronta il tratto verticale da solo, arrampicando come ha visto fare nelle poche lezioni di roccia al campeggio.
Stavamo in un accantonamento, sotto il passo Falzarego, Io e gli amici della parrocchietta, praticamente un campeggio che aveva cambiato le tende in loculi in muratura, c'era un alpino che ci aiutava a “sentire” la montagna, ci assisteva durante le escursioni e ci raccontava storie affascinanti insegnandoci anche qualche facile canto alpino....e si parlava di arrampicate.
Noi alpinisti dei “sette colli”, che avevamo poche esperienze di scalate ma eravamo ansiosi di farne, avevamo sentito parlare delle Cinque Torri...un sogno! Ma a volte I sogni diventano realtà: quella Torre Grande, non altissima ma bellissima e pur sempre una cima riservata a scalatori non avrebbe rifiutato terroni armati di entusiasmo e buona volontà.