Le dolomiti dal cuore alla tavolozza
Dolomiti in cinemascope
Di Filippo Parodi
La conchiglia del Catinaccio, d'inverno. (50x36) – Ho trovato un punto di vista veramente speciale: abbraccia la cima e la valle pensile del Catinaccio ma si apre anche verso le Torri del Vajolet costruendo uno schermo panoramico gigante quasi un cinemascope.
Il cielo sembra un sipario orizzontale che vorrebbe calare ma non si decide a concludere la scena che il sole ha già lasciato al blu gelato.
A sinistra la grande parete scende verticale fino alla valle bianca, la neve disegna pianori e cenge, alberi e crode dando rilievo alle quinte di roccia che inquadrano la scena.
A destra le torri del Vajolet svettano con I loro profili da grandi protagoniste delle Dolomiti, magiche architetture della natura.
Com'è maestosa e possente la conchiglia del Catinaccio e come sono snelle e vezzose le Torri in un concerto che non finisce mai di stupire e non si esaurisce mai, neppure quando la neve assorbe le voci e il silenzio cerca il suo spazio per applaudire il concerto.