Per imparare a conoscere meglio noi stessi, dobbiamo provare ad ascoltare davvero la nostra voce, a leggere con attenzione il modo con cui entriamo in relazione con gli altri: il «cuore della vita».
E questo ponte non ha tinte fosche come spesso è stata dipinta e raccontata la Via Crucis, ma colori tenui e sfumati: una guida per capire che la Croce non è una sconfitta, ma la somma delle violenze e dei peccati degli uomini che Cristo assume sulla sua persona per liberarli accompagnandoli lungo il sentiero di fede tra il dolore e l'amore.
"L’ultima volta ci hanno offerto un’auto e una moto. Non li avevo mai visti prima, spesso i grandi proprietari utilizzano dei prestanome per non esporsi. Come al solito abbiamo detto no, ma sta diventando sempre più difficile. I più giovani si fanno allettare dalle promesse… La scorsa riunione è stata tesa: alcuni volevano accettare e un gruppo ci ha accusato di essere di ostacolo al 'progresso'. Stanno riuscendo a spaccare la comunità"
E gli altri popoli? Quali le loro prospettive? Che tipo di futuro? Da noi si auspica la possibilità di rilancio, cui si aggiunge la potenzialità che garantisce : dunque una graduale aspettativa di speranza per uno scatto in avanti. Cosa accadrà nei Paesi del Terzo e Quarto mondo, nostri fratelli, colpiti da un virus contro il quale ancora non dispongono nè di vaccini né di mezzi economici adeguati?
Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di autoconservazione. E ogni religione ha dentro di sé l’attrazione per il potere e l’inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta – nella Scrittura – il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio.
La pandemia ci ha fatto sperimentare in maniera inattesa e drammatica la limitazione delle libertà personali e comunitarie, portandoci a riflettere sul senso profondo della libertà in rapporto alla vita di tutti: bambini e anziani, giovani e adulti, nascituri e persone in fin di vita
-Non ho mai cessato di scrivere poesie, o poemi; la mia felicità è guardare gli ulivi e sperare in un mondo di pace, concordia e fraternità. Questo mondo non è ancora nato, ma possiamo tutti lavorarci sopra. Ciò di cui la gioventù ha più bisogno, ancor prima delle necessità materiali – delle quali è più volte rimpinzata - è l’ideale della speranza.Il mondo non aspetta più niente: questo è il suo dolore, la sua infelicità… la sua maledizione.
Ha misurato passo passo l'altezza delle dolomiti; ha spalancato gli occhi per un pieno di bellezza e di colori; ha lasciato echeggiare la sua voce nelle gole delle amate montagne insieme al coro degli alpini....
Finalmente il Vangelo spiegato con parole semplici: l'esclamazione di un lettore, tra i primi a tenere tra le mani una copia del libro.
Della sua vocazione artistica votata allo Spirito Divino, si fa portavoce Amanzio Possenti, appassionato studioso e sensibile comunicatore, che ricorda come Piero Brolis fosse cristallino come cristiano, estraneo ad adesioni farisaiche o di convenienza. Legato intimamente al rapporto con Dio , viveva un cristianesimo di pensiero e di opere, non di parole. Come non tollerava i conformisti - spesso frutto di ignavia e di povertà spirituale - così respingeva i non conformisti di maniera, praticando la via mediana della luce evangelica e dell'impegno umano verso il prossimo.
Il suo magistero, i suoi viaggi, le sue udienze, le Giornate Mondiali della Gioventù, il numero di santi canonizzati, i rapporti con il mondo dello spettacolo e dello sport, l’attentato subito e la lunga sofferenza: tutto nella sua vita ha parlato al mondo e interrogato moltissime persone avvicinandole a Dio
"Sapremo non rimuovere questo tempo e spazio di silenzio?
Per poi trasformarlo in silenzio profondo, fecondo.
...fa in modo di colmare il mio cuore di Via, Verità e Vita...
«Sono rimasto sconcertato di fronte a queste pagine. L’Abbé Pierre era assolutamente consapevole del destino dell’umanità ben prima della globalizzazione che sarebbe esplosa dopo il 1989."
529 anni dopo la nascita del Salvatore, una nuova abbazia affonda le sue possenti mura su quel monte e nuovi monaci intrecciano nuove preghiere: Cassino sorge nel segno dell'amore universale e abbraccia cento abazie e cenacoli che punteggiano le intricate vie dell'Europa per testimoniare che preghiera e lavoro sono i volti della medaglia che Dio ha appeso al collo degli uomini di buona volontà.
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