#281 - 6 marzo 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Pagine Preziose

Fai Vivere...

...e santifichi l'universo

Eucarestia creazione e fede

Giuseppe Falanga - Centro Eucaristico

È in libreria l’ultimo libro del teologo Giuseppe Falanga. Il testo, dal titolo suggestivo ripreso dalla liturgia, condensa in dieci agili capitoli una riflessione sulla celebrazione della Pasqua del Signore come forza di trasformazione della Chiesa, del creato e della fede del credente. Non mancano riflessioni sul rapporto tra Maria, la Chiesa e l’Eucaristia. L’autore insegna Liturgia nell’Università della Santa Croce. È redattore della rivista Liturgia e si occupa di questioni liturgiche e dogmatiche. Tra le sue pubblicazioni: Ricondurre i cuori. Penitenza e riconciliazione (2011); La croce. Annuncio di salvezza perenne e universale nella celebrazione liturgica (2019).

«L’Eucaristia interessa ogni ambito della vita dell’uomo e del suo futuro escatologico. Il libro “vive” all’ombra del magistero, e può essere condensato in questa riflessione: “Con la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, i fedeli crescono nella misteriosa divinizzazione che, grazie allo Spirito Santo, li fa abitare nel Figlio come figli del Padre» (Dichiarazione comune di Giovanni Paolo II e del Patriarca Siro d’Antiochia). In questa luce si può parlare di una celebrazione cosmica della gloria divina, il mondo creato, “spesso ancora sfigurato dall’egoismo e dall’ingordigia, ha in sé una potenzialità eucaristica: esso è destinato ad essere assunto nell’Eucaristia del Signore, nella sua Pasqua presente nel sacrificio dell’altare” (Orientale Lumen 11). Questo denso scritto conferma che la comunione con Cristo genera un’intima trasformazione del fedele» (dalla Prefazione di S.E. Mons. Piero Marini)

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