#280 - 20 febbraio 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Dove abita l'infinito

Trascendenza , potere e giustizia

di Silvano Petrosino - Vita e Pensiero Editrice

Il potere ha sempre cercato di utilizzare la reli­gione per i propri scopi di conquista e di auto­conservazione.
E ogni religione ha dentro di sé l’attrazione per il potere e l’inclinazione a mani­polare Dio.

Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta – nella Scrittura – il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio.
Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spa­zio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio – che evita il rischio di servirsene – è dedicarsi alla giusta guida del popolo, al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta.

Attorno a questo nucleo Petrosino sviluppa una riflessione originale sui temi contigui dell’abi­tare, dell’ospitalità, del rapporto tra l’alto e il basso, tra il costruire e possedere.
Sullo sfondo sta la polemica con il ‘partito di Dio’ – cioè co­loro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall’intento di manipolarlo a proprio vantaggio – e l’intuizione dell’originalità della rivelazione biblica: l’Altissimo, l’In-finito, ha sempre a che fare con il bassissimo, con coloro che ‘sono a terra’, con il finito.
È lì che prende dimora, che lo si può trovare.

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