Un pittore senza schemi
Una tavolozza di infiniti colori
Antonio Tamburro
di Eva Mari
Il pittore italiano Antonio Tamburro nasce a Isernia nel 1948. Dopo la scuola d'arte frequenta l'Accademia di Belle Arti a Napoli, con il maestro Giovanni Brancacci, in seguito a Roma, con il maestro Franco Gentilini.
Tamburro, durante la sua lunghissima carriera nell'arte contemporanea, si può considerare un artista ribelle insofferente agli insegnamenti tradizionali e strettamente accademici.
Il suo spirito lo porta ad una pittura di denuncia verso una società consumistica attraverso i stati d’animo a volte malinconici, a volte ricchi di ironia.
Ma il colore è l’arma vincente della sua espressione artistica L’artista racconta: "L'inizio del mio percorso pittorico è stato molto duro, non avevo possibilità economiche e non potevo comprarmi a sufficienza i colori, tanto che fui costretto a farmeli da solo utilizzando le terre impastate con l'olio adoperato per la frittura.
Chiaramente non era il massimo per un pittore, considerando che i quadri ci impiegavano mesi per asciugarsi”.
Oggi è indiscutibilmente considerato da pubblico e critica d'arte contemporanea uno dei massimi maestri del colore. Infinito è l’elenco delle Personali che ha svolto nell’arco della sua vita sia in Italia che all’estero.
Finalmente Roma, sua città di adozione, lo consacra tra la rosa dei Grandi contemporanei con un’Antologica a Palazzo Venezia ed un libro edito da Mondadori.