AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerà il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Angelo Zito

Angelo Zito

letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXVII

di Angelo Zito

Dante

La fiamma bruciava lenta verso l’arto,/ormai nun parlava più e se n’annava/co’ bbona pace der maestro mio,/ed ecco che ‘n’antra, che veniva appresso,/smozzicanno parole senza senso,/ ce fece girà lo sguardo verso la punta.

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Pagine Preziose

Il Mare di Sicilia

7 - Taormina

di Angelo Zito

Il Mare di Sicilia

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXVI

di Angelo Zito

Dante

Godi Fiorenza, gónfiete de boria,
famosa pe’ li mari e pe’ le tere,
e altrettanto e più dentr’a l’inferno!
Qua dentro tra li ladri cinque n’ho visti,
ereno tutti nati in riva a l’Arno,
me copro de vergogna e tu te vanti!

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Pagine Preziose

Il Mare di Sicilia

6 - Panarea 1963

di Angelo Zito

Il Mare di Sicilia

Mano nella mano,/ poche gocce di Malvasia / e una canzoncina a mezza voce./ Mai avevo visto un cielo /così pieno di stelle.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXV

di Angelo Zito

Dante

Le fiche mostrò co’ ambo le mani, gridanno, doppo la profezia, quer ladro: “Le dedico a te, Dio, sò tutte tue!”

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Pagine Preziose

Il Mare di Sicilia

5 Eco e Narciso

di Angelo Zito

Il Mare di Sicilia

Aveva scoperto finalmente l’oggetto dei suoi desideri, una bellezza assoluta che non aveva ancora trovato. Un fiore giallo spuntò sulla riva e Eco continuò a ricordare le parole dell’amato come un’eco che non ha risposta.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXIV

di Angelo Zito

Dante

In quella parte de l’anno che principia,/quanno in Acquario er sole smorza li raggi / e la notte ariva già a metà der giorno,/quanno la brina te vô’ dà l’idea / de la sorella neve, ma se scioje...

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Pagine Preziose

Il Mare di Sicilia

di Angelo Zito

Il Mare di Sicilia

Ibla ti aspetta in collina. Un invito a riposarsi e a scoprire le origini di questa primitiva Ragusa.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXIII

di Angelo Zito

Dante

Soli, in silenzio, senza compagnia,/uno annava davanti, l’artro appresso,/come li fraticelli pe’ la strada./La mente, ancora dietro a quela rissa,/ me fece pensà a la favola d’Esopo,/dove ricconta de la rana e ‘r topo;/e si confronti la favola e la lotta/li trovi eguali come mó e adesso,/pensanno a l’inizio e la fine c’hanno fatto./

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Pagine Preziose

Mare di Sicilia

3 - Marsala

di Angelo Zito

Mare di Sicilia

Il tramonto sulla Salina di Marsala uno degli spettacoli della natura che qui acquistano il valore di un’opera d’arte.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXII

di Angelo Zito

Dante

Che brutta gente! In chiesa stai coi santi,/ e stai co’ l’ubbriachi a l’osteria./ Ero attento a vedé dentro la borgia/ quali sò li dolorosi patimenti/ de le genti infocate da la pece.

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Pagine Preziose

Mare di Sicilia

2 - Tindari

di Angelo Zito

Un collage messo insieme dalla fantasia di un adolescente. Il grande poeta Salvatore Quasimodo a quella terra ha dedicato una delle sue indimenticabili poesie.

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Racconto
letteratura

Dante

La Commedia - Canto XXI

di Angelo Zito

Dante

E continuanno a annà da ‘n ponte a l’artro,/ doppo tanto parlà che nun ve dico,/ finché giunsimo ar curmine ‘ndove / ce fermammo a véde un’artra borgia,/ lí se sentiva piagne inutirmente / e lo scuro là dentro era profonno.

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Pagine Preziose

Mare di Sicilia

1 - Le Gole dell' Alcantara

di Angelo Zito

Mare di Sicilia

Per questo stretto percorso
tra rocce alte di lava
si immergeva Afrodite.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XX - Ottavo cerchio.

di Angelo Zito

Dante

Stavo già pronto a guardà ner fonno / de ‘sta borgia, là dove se vede / che er pianto de quell’anime l’inzuppa;/ e viddi gente che lungo er cerchione, / piagnenno in silenzio, annava a tempo / come le processioni su ner monno.

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Lettere al Direttore

Lettera al direttore

Se ti scrivo e' perche'

di Angelo Zito

Ho trentanni e li dimostro / son contenta te lo scrivo / la fiducia non mi manca / anche quando crolla il mondo...

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XIX

di Angelo Zito

Dante

O Simon mago e voi artri ingordi,/ mó sta a sonà pe’ vvoi la tromba,/ che ve tiè condannati in questa borgia,/ miserabbili da scambià co’ l’oro/ le cose sante fatte dar Signore,/ che avrebbero pe’ pprezzo la bontà.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XVIII

di Angelo Zito

Dante

Ce sta drento a l’inferno Maleborge,
un posto co’ le pietre color fero,
come er costone che je gira attorno.
E ner mezzo de ‘sta distesa infame
intravedi un pozzo largo e fonno
che te ricconterò ‘n’artro momento.


Immagine del Maestro
Alberto Bolzonella

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Poesia
letteratura

Dante

La Commedia - Canto XVII

di Angelo Zito

Dante

“Ecco la bestia co’ la coda a punta, / scavalla li monti, abbatte muri e armi! / Ecchela quella che infetta er monno!” / Così principiò a parlamme er duca mio; / e invitò l’animale a vení a riva, / fino a l’argini de pietra ‘ndó stavamo.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XVI

di Angelo Zito

Dante

Ero ormai lí ‘ndove se sente l’acqua
rumorosa cadé ne’ l’artro girone,
come er ronzio de l’api dentro l’arnia,
quanno, da ‘n gruppo sotto a la cascata,
tre ombre se staccareno de corsa
da ‘sto tormento che li fracicava.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XV

di Angelo Zito

Dante

Lungo la riva continuammo a scenne;
er vapore s’addensa sopra er fiume
e l’argini je fanno da bariera.
Come li Fiamminghi tra Wissant e Bruges,
pe’ nun esse sommersi da la piena,
arzeno dighe pe’ ffermà er mare;

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XIV

di Angelo Zito

Dante

Ecco er confine tra er seconno e ‘r terzo /
de li gironi, ‘ndove la Giustizzia /
s’abbatte co’ la mano più pesante.

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letteratura

Dante

La Commedia - Canto XIII

di Angelo Zito

Dante

Nesso nun stava ancora a l’artra riva / che noi ce incamminassimo in un bosco / dove nun c’era traccia d’un percorso. / Le foje, perso er verde, ereno nere; / li rami pieni de nodi, inturcinati; / li frutti tutte spine avvelenate.

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