Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.
Il Mare di Sicilia
7 - Taormina
di Angelo Zito
“Ci aviti mai pinzatu...’
Così cominciava i suoi racconti mitici sulle origini di Taormina.
Gli attori interpretano dei personaggi, Renzino Barbera non era un attore era lui stesso un personaggio della commedia della sua Sicilia, che sapeva raccontare con ironia profetica e con la passione che si riserva alle cose care.
Poeta, disegnatore, fine dicitore a Taormina durante il festival catturava con discrezione l’interesse dei personaggi famosi del cinema, ammaliati dalle sue storie.
Non amava il clamore delle tavolate festivaliere, il suo palcoscenico era la spiaggia di Mazzarò dove col vicino di sdraia si lasciava andare a raccontare fantasie.
E la sua bella casa un po’ appartata risuonava dei toni caldi della sua voce.
E me ne innamorai
Sul costone che sorge
alto dal mare
Zeus si sdraia
sfinito dalle lotte coi giganti.
A oriente è Grecia
Spagna a ponente
Roma è di là da venire.
Rianimato torna all’Olimpo
e dove ha posato il piede
lì è Sicilia,
col tallone su Taormina
ha disegnato il teatro greco.
Renzino Barbera ne conosce le storie
e con voce calda incanta
i divi della celluloide.
Al Timeo Manela
ricci aveva ‘i capiddi.