#327 - 1 aprile 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 1° dicembre quando lascerà  il posto al n. 341. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Pagine Preziose

Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.

Il Mare di Sicilia

5 Eco e Narciso

di Angelo Zito

Era orgoglioso della sua bellezza, lodata da tutti, ma che lui stesso non conosceva. L’indovino Tiresia aveva profetizzato che sarebbe rimasto giovane e bello fino a che non avesse visto la sua immagine.
E Narciso attirava l’amore di tante ninfe, una di queste, Eco, affascinata da lui lo implorava inutilmente e la sua voce si consumava sempre più e alla fine, debole, riusciva a ripetere soltanto le ultime sillabe dell’amato che le sfuggiva. Un giorno Narciso affacciatosi su uno specchio d’acqua vide un giovane bellissimo, la sua immagine riflessa, e nel tentativo di afferrarla finí nelle acque.
Aveva scoperto finalmente l’oggetto dei suoi desideri, una bellezza assoluta che non aveva ancora trovato. Un fiore giallo spuntò sulla riva e Eco continuò a ricordare le parole dell’amato come un’eco che non ha risposta.

La superbia del fiore

Cosa vuoi da me ?
…da me?
Non voglio amarti
…amarti
Non mi cercare
…cercare
Sfugge Narciso
alla voce di Eco
che si fa sempre più debole.
Sfugge nella sua maschia virilità
al richiamo di una donna.
È certo che gli Dei lavorano per lui.
L’immagine riflessa nell’acqua
lo tenta, non sa resistere,
non sa chi sia,
solo l’ignoto lo seduce
e lo cattura.
Non voglio amarti
…amarti
Non mi cercare
…cercar
Inutilmente ricorda Eco
le sue parole.
Spunta, piegato sull’acqua,
un fiore giallo
che ha trovato un nome.

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