#359 - 1 gennaio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Religione

Aperta da Papa Francesco il 24 dicembre

La Porta Santa

di Nicola Bruni

Una Porta Santa del Giubileo non è una porta magica che cancelli automaticamente i peccati di chiunque la attraversi.
Per ottenere l'indulgenza plenaria - cioè la cancellazione della pena temporale da espiare nel Purgatorio per i peccati perdonati - occorre innanzi tutto essere cattolici battezzati, quindi confessarsi e ricevere la Comunione eucaristica al massimo 7 giorni prima o 7 giorni dopo l'attraversamento di una Porta Santa (a Roma o in una diocesi periferica), pregare secondo le intenzioni del Santo Padre e compiere almeno un'opera di misericordia.
Ma principalmente occorre una conversione interiore, della quale il pellegrinaggio attraverso una Porta Santa deve essere manifestazione esteriore.
Senza la conversione interiore, il gesto rituale è privo di efficacia.

La Porta Santa

La tradizione della Chiesa indica 14 opere di misericordia che si possono compiere. Sette sono opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti.
E sette sono opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.

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