#360 - 1 febbraio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Religione

Tra gli eventi per l'anno giubilare

I giovani Frassati e Acutis prossimamente sugli Altari

Comune cammino

Cantico delle Creature - Laudato si'

di Amanzio Possenti

Sono eventi lontani fra di loro, tuttavia ambedue ci rivelano uno straordinario e comune cammino di fede e di speranza nei valori di umanità e natura, di carità evangelica e amore: gli 800 anni tra il celebre ’Cantico delle creature’ di Fancesco d'Assisi e il Laudato si' di Papa Francesco d’Assisi, e le prossime canonizzazioni di Pier Giorgio Frassati, nel centenario della morte, e di Carlo Acutis, entrambi scomparsi nel fiore degli anni.

Comune cammino

La grandezza e l’umiltà di Francesco sono note al mondo intero, il suo ’Cantico’ ha diffusione universale ed è considerato la prima poesia in volgare italiano. Il suo cantore inneggia a bellezze sentite ed amate nel nome del Creatore e, mentre le esalta e le rende segno di riconoscenza perpetua, ne tramanda il senso di lode, presenza viva nei secoli.

Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, torinese il primo e milanese il secondo, esempi di scelta cristiana vissuta nell’esperienza di amore e di sacrificio come dono, testimoniano la fedeltà e il senso di una giovinezza dedicata a Gesù nella normalità e quotidianità operosa e creativa, a favore di chiunque nel dolore, nella sofferenza, nel bisogno, amato con un caro fratello, tra nobiltà di interventi, preghiera, studi, attrazione della montagna, vita con il prossimo da credente convinto.

Comune cammino

Rammento come da adolescente avessi fatto mio il fascino interiore suscitato, anche in molti coetanei, da Frassati, del quale in quell’epoca, si citavano, si evocavano e si ammiravano le scelte nell’azione costante di bene rivolto ai poveri, agli ultimi, agli abbandonati, da cristiano partecipe. Venendo da una famiglia della borghesia, aveva rinunciato a succedere alla guida de ’La Stampa’ di Torino al padre Alfredo, che l’aveva fondata e ne era il primo direttore, preferendo ‘spogliarsi’ - come Francesco - di aspirazioni di carriera per donarsi, da attivo membro dell’Azione Cattolica, ai bisognosi, ai lontani, ai giovani inquieti, con la tenerezza e lo sguardo fecondo della fede: testimone della felicità del credere. Entusiasmava il suo esempio di donazione, che oggi è riconosciuto dalla Chiesa, nell’anno del Giubileo della Speranza, con la santità dell’Altare. Come è analogo il riconoscimento alle virtù del giovane Acutis.

L’uno e l’altro non sono stati né eroi né performanti protagonisti cari alla mediaticità, bensì dei giovani come tanti - quale fu Francesco d’Assisi – innamorati del Vangelo : santi della porta accanto.

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