#273 - 31 ottobre 2020
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascerà il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Ricordi

di Giuseppe Sanchioni

Mi ricordo che era la fine di maggio scorso e ricominciavamo ad uscire dopo il blocco causa virus. Si rimetteva timidamente il naso fuori come fanno le lumache dopo la pioggia e si ricominciava ad andare al bar e tutti erano gentili e ti rincorrevano se ti dimenticavi di prendere lo scontrino. E mi ricordo anche che una settimana dopo, ai primi di giugno, probabilmente a causa del caldo improvviso o forse per il cattivo funzionamento dell’aria condizionata, almeno la metà dei bar non faceva più lo scontrino per evitare di sudare correndoti dietro per dartelo. Tanto avevano riaperto le palestre per fare attività sportiva.

Mi ricordo che allo stabilimento di Ostia verso i primi di luglio avevano ridotto gli ombrelloni togliendo un’intera fila. E mi ricordo anche che, forse a causa di qualche pioggia improvvisa oppure per l’umidità eccessiva, verso la settimana di Ferragosto, improvvisamente era rispuntata la stessa fila di ombrelloni nello stesso posto.
Evidentemente il terreno molto fertile aveva fatto germogliare velocemente i semi.

Mi ricordo che ai tempi del blocco dicevano che gli anziani erano quelli più facilmente contagiati rispetto ai giovani, che stavano a casa senza scuole e senza palestre. E mi ricordo anche che con l’apertura delle scuole e delle palestre i più contagiati risultavano i giovani.

Mi ricordo che avevano inventato un’app da scaricare sul telefono per evitare i contagi a protezione dei più anziani. E mi ricordo anche che cercai di scaricarla sul mio smartphone vecchio di soli tre anni e che risultò impossibile perché era incompatibile con l’app. E pensare che mia madre, naturalmente più anziana, aveva un telefono più vecchio di almeno un anno: neanche a provarci…

Mi ricordo di aver sentito tante fesserie per riempire tutte le sere i talkshow, tanto da sperare che ripartissero presto le coppe. Così tanto per variare, le fesserie.

Ho molti ricordi dei tempi andati, forse perché sono anziano. Eppure gli storici dicono che siamo un popolo senza memoria!

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