Itinerario di 50Alta via de0 chilometri : 27 tappe attraverso l'Appennino fra l'Emilia-Romagna,
la Toscana e le Marche, che tocca ben 10 province (Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna,
Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Lucca, Massa Carrara e Pesaro-Urbino); salite e discese
che uniscono due Parchi nazionali, cinque Parchi regionali e uno interregionale.
Di borgo in borgo tra natura e cultura
Alta via dei Parchi
Parte seconda
Da Passo tre Croci a Camaldoli
Di
Dante Fasciolo
Abbiamo perduto il numero delle tappe…poco importa. Il cammino prosegue.
Al Passo Tre Croci inizia la discesa direzione dei borghi Capanne; Ponte della Venturina popoloso paese alla confluenza fra il Reno e il Limentra di Sambuca, fino a Poggio di Badi e di Campisseri e lago di Suviana.
Giorno dopo giorno, passo dopo passo, sentieri e boschi, monti e valli, borghi e panorami… dal santuario di Boccadirio scende fra i boschi della stretta valle del Rio Davena fino nei pressi di Roncobilaccio. Si sale al valico del Poggio Turchino, situato lungo la strada che collega Castel dell’Alpi alla statale della Futa, quindi all’alpe di Monghidoro.
Un nuovo atteso traguardo è Tossignano, antico borgo che si sviluppa su una rupe gessosa attorno ai ruderi della rocca. Un nuovo incanto: Borgo Rivola e l’antica pieve di S. Maria in Tiberici, recentemente ristrutturata. Ancora, edifici Cà di Malanca, restaurati e adibiti a Museo della Resistenza; Fontana, Palazzuolo sul Senio e Marradi.
Si incrocia la Badia del Borgo e il suggestivo Eremo di Gamogna. C’è Cà di Malanca, la chiesa e gli edifici di Fontana Moneta prima di salire nuovamente in cresta. Continuando si passa nei pressi di M. Gamberaldi (828 m), con belle vedute sull’omonimo borgo, e si giunge al bivio della mulattiera che è stata per secoli il principale collegamento fra Palazzuolo sul Senio e Marradi. A pochi passi una delle querce più grandi della Romagna.
Siamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, vicini a San Benedetto e l’omonima abbazia fondata da San Romualdo nell' XI secolo, e all’eremo dei Toschi. Dopo il Molino dei Romiti si giunge alla base della Caduta, la cascata più famosa dell’Appennino settentrionale.
Una nuova tappa, la ventesima, ci porta al famoso castagno d’Andrea, luogo natale del pittore Andrea del Castagno e rinomata località di villeggiatura alle falde del M. Falterona.
Dal Passo Tre Faggi, continuando poi fra magnifici castagneti, lasciato il sentiero che porta a San Godenzo si scende ripidamente fino al fondovalle, costeggiando per un po’ il torrente prima di risalire nei pressi del borgo restaurato di Serignana.
Il cammino supera le montagne più alte dell’Appennino tosco-romagnolo, attraversando distese di boschi che anticipano la ricchezza forestale delle prossime tappe, fino alle riserve integrali di Sassofratino e della Pietra. Camaldoli aspetta immerso nel bosco.