#223 - 21 luglio 2018
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Danza

Teatro Vascello - Roma

Fuori programma

Festival Internazionale di Danza

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Dopo l'esibizione della Vertigo Dance Company (Israele) in partnership con Civitanova Danza Festival, la recente creazione per dieci interpreti  One. One & One  a firma di Noa Wertheim; e dopo  We love arabs  di Hillel Kogan, in partnership con Bolzano Danza Festival; e l'ironico e visionario  Don't Talk to me in my sleep della coreografa serba Dunja Jocic, prodotto da Korzo Foundation; ecco La morte e la fanciulla -21 luglio - , l'ultimo struggente lavoro di Abbondanza-Bertoni, già premio Danza&Danza 2017 e candidato ai premi UBU e Hystrio, in scena tre differenti "capolavori", uno musicale: il quartetto in re minore La morte e la fanciulla di Franz Schubert, uno fisico: l'essere umano nell'eccellenza delle sue dinamiche, uno spiritual-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi; il 25 luglio l'attesa nuova creazione di Mauro Astolfi per Spellbound, Full Moon, qui in prima assoluta, un lavoro intimista e riflessivo, che racconta il percorso per cercare di decifrare la realtà individuale, una breve storia che pone lo sguardo sul fenomeno che influenza tutto quello che c'è intorno a noi, che smuove e disordina, e che ritrova nella luna piena una sorta di "risveglio" del nostro lato istintivo, chiara luce di una maggiore consapevolezza; chiude il festival il 27 luglio  Corpo a corpo (1^ meditazione su Caino e Abele), il nuovo lavoro di Roberto Zappalà che indaga la violenza che i corpi subiscono ed esprimono sin dall'inizio della vita. L'intenzione è quella di meditare sul tempo della violenza, sul bene e sul male, sulle lotte dell'umanità partendo dalle figure di Caino e Abele.

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Fuori programma  propone dunque uno sguardo sul vasto paesaggio della scena internazionale, raccogliendo una gamma di creazioni espressione di linguaggi differenti, legate a una geografia altrettanto variegata per portare in scena in sei appuntamenti, durante i diciotto giorni di Festival, una sintesi delle più interessanti e recenti produzioni coreografiche. L'approccio alla danza contemporanea diventa quindi un atto di fiducia per rinnovare i propri interessi, per ridisegnare la poetica e il senso estetico che appartiene alla nostra civiltà, e si pone come dispositivo per riscoprire, attraverso l'uso del corpo e la musica, una sensibilità volta alla pluralità e alle differenze."

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Il festival è nato due anni fa come espressione naturale di quella che da diverso tempo è la vocazione di uno dei pochi spazi della Capitale attenti alla scena contemporanea, un luogo che è diventato negli anni casa per la produzione indipendente e che ha saputo raccogliere e accogliere creazioni su scala europea che rendessero il teatro e la danza di ricerca uno sguardo necessario e fondamentale per tutti, pubblico, operatori, artisti.

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La scelta, non facile, di collocare la programmazione durante il periodo estivo, nasce dalla volontà di creare una continuità nell'offerta culturale cittadina e non condizionare l'immaginario dei mesi estivi alle sole proposte pop en plen air ma permettere ai tantissimi romani che ancora a luglio risiedono in città, così come ai turisti che affollano la nostra meravigliosa Roma, di usufruire di una proposta artistica estiva che si allinei con le altre capitali, che guardi all'Europa riuscendo a fare da ponte tra questa e i grandi Festival estivi nazionali di danza contemporanea con cui infatti già da quest'anno sono in essere delle collaborazioni a favore di alcune produzioni in cartellone.

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