#366 - 1 settembre 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 30 settembre, quando lascerà  il posto al numero 367. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non sà ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Teatro

Continua sul nostro giornale la pubblicazione dei video
di attrici che interpretano i racconti tratti dal poema

Mi svelo ma in animo nuda

https://youtu.be/wVKEDNJZ1BU

Le storie del corpo che ogni donna può raccontare

di Antonio Bruni

Ogni persona custodisce nel profondo della memoria un vissuto del corpo, esemplare della propria identità. Quel pensiero è in lei presente, è raro che ne parli, può restare custodito o inconsapevole nell'animo ma può svelarsi, se ad ascoltare c'è un poeta. Nasce così "Mi svelo ma in animo nuda" il poema scritto in versi novenari.

Sono novanta storie vere di vita sessuale di donne normali, raccolte da Antonio Bruni con lunghe interviste personali e trascritte in versi, per renderle più delicate nella loro crudezza. I racconti sono immediati nella loro intimità, senza omissioni. Solo le donne sanno essere sincere con sé stesse.
L’opera, pensata per essere stampata in un libro, è stata invece pubblicata a voce in scena. Venticinque letture dal 2002 al 2017 in teatri, locali, televisioni, piazze. Sono cinquantadue le interpreti di Mi svelo… dal 2002 al 2017.

Oggi vi presentiamo Martine Brochard, nella lettura maratona del dicembre 2003 al Teatro de’ Servi di Roma di Roma per la regia di Idalberto Fei. Martine interpreta il racconto in versi “Ho desiderio?”
Una donna, bella e agiata, si interroga sulla propria carenza di desiderio sessuale.
https://youtu.be/wVKEDNJZ1BU

sesto coro - qualcosa segnato in profondo n. 52
HO DESIDERIO?
indotta con tatto a sentire non trovo risposta a chi chiede

Fu come improvvisa quell' ombra
la prima paura in persona
sentirmi toccata con mani

palpare che è quasi possesso
estraneo al mio aspetto salubre
aduso a funzioni sportive

le nuvole con lo sviluppo
normali come altre ragazze
i giri segreti di ormoni

non davano prurito alle membra
in pieno turgore di curve
ignote carezze affettuose

potevo permettere approccio?
durezza virile a difesa
di forme di grazia e di interno

celata financo a me stessa
dovevo serbare la rocca
dai subdoli ladri di amore

più raro affiorava il richiamo
dei sensi a esprimersi in gesti
non sforzo nel renderlo muto

alzavo le grate all' impulso
di dire mi piaci a un ragazzo
coprirmi nell' adolescenza

dai mille aggettivi un signore
maturo e con delicatezza
discreto bussò al mio castello

il garbo fu grande e concessi
l'entrata al giardino d’intorno
omaggio mi rese e rispetto

lustrando ogni petalo in me
finché rilassata in lusinga
le chiavi in fiducia affidai

di accesso alla mia giovinezza
la spinta soltanto di amore
rendeva possibile amplesso

rapporto accettato in letizia
ma sciapo in complesso il sentire
attenta a curarmi in aspetto

ornata e dipinta a misura
bellezza da foto e da sguardi
da corsa da canto e da scena

finì con lo sposo l'intesa
decisi al teatro donarmi
modesta carriera negli anni

attrice mi sogno ancor oggi
in scena che arrivo in ritardo
nei titoli amata da Brando

applausi come ospite in reggia
scordarmi la parte e successi
ma accetto in saggezza il mio stato

mi allungo e proietto lontano
poi guardo lo specchio e mi cerco
deprimo e smarrisco il momento

allora all' aperto pedalo
in bici allontano la crisi
il fisico in moto ritrovo

non posso in me dire altra storia
le ho tutte decise in ragione
mai colpi di testa o di cuore

qualcosa d‘inquieto non scatta
se non lo decido in cervello
se manca una spinta o un motivo

son priva di vento interiore
non tendo giammai abbandonarmi
in regola accetto il piacere

ma vive da solo ha meandri
l'orgasmo organismo complesso
che muta ogni giorno nel ciclo?

e palpita carne in umori
fluire e ritorni di linfa
circuiti finali alla vita?

desidero io ho desiderio?
indotta con tatto a provare
diletto di scambio nel sesso

non trovo risposta a chi chiede
"cos' è che ti piace e ti attira? "
non urto di istinti in lussuria

nemmeno vibrar di trasporti
ricerco tracciati emotivi
in vergini campi mentali

non figli ma figlia a me stessa
avverto in me scissa un'assenza
un'ala mia tacita e scura

ma come spontanea destarmi
tentare parola del corpo
unendolo in febbre a passione?

non sono a voltarmi in profondo
aprire la porta a quell' urlo
che l’anima avvolge e la striglia.

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