Rubrica: Di borgo in borgo
Abita a Bosa
il sogno della terra e del mare sardo
di Marino Pagano

In provincia di Oristano, Bosa è l’emblema di questa parte d’isola Ichnusa profonda, lembo di terra che davvero tanto racconta degli intrecci storico-culturali della regione come pure delle sue bellezze paesaggistiche, naturalistiche, faunistiche. Terra anche laboriosa e produttiva, con l’industria conciaria famosissima (consigliabile una visita al museo che racconta la storia di quest’arte) e caratterizzante il territorio.
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Tra storia, cultura e paesaggio, l’anima “volitiva” del Sannio
da Montesarchio a Morcone
di Marino Pagano

Il Sannio, ad esempio. Terra varia e singolare. Lo capisci amando quelle lande forse ancora poco sponsorizzate dal turismo di massa, un po’ come la vicina Irpinia. Del resto, Sanniti e Irpini sono parenti che più parenti non si può, con tutti i dilemmi storiografici e antropologici che ne conseguono: rapporto padre-figlio (i primi generano i secondi) o, per così dire, fratello-fratello (comune origine grazie agli antichi Sabini)?
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Camigliatello
Dai funghi alle patate, l’autunno delle sagre.
di Marino Pagano

Verrebbe da definire il cammino calabrese silano un fiero percorso di lentezza. Infinita la rotta, attraverso boschi fitti che vorticosamente imbrigliano di luce l’occhio, non appena alzi al cielo la testa ammirando l’altezza di alberi, non a caso, noti come “i giganti” della Sila, che è anche il nome della riserva naturale che ospita i famosi pini larici ultracentenari, detti anche “giganti di Fallistro”, dal nome della località in cui hanno le radici.
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Cairano in Irpinia
Il paese dei “coppoloni” dove, prima o poi, si deve tornare
di Marino Pagano

-Cairano è un paese minuto, minuto. Nel territorio ad oriente dell’alta Irpinia, ti accoglie a braccia aperte, e, fuor d’ogni retorica da mero culto del bozzetto, l’impressione che ti trasmette è di nutrito abbandono, abitata solitudine, vissuto distacco. Gli evidenti contrasti per raffigurare le aperte contraddizioni in cui vivono e sopravvivono i paesi d’Appennino al Meridione.
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Viaggio tra i borghi
Orsogna
L’ebbrezza di una sosta ad Orsogna, tra panorami incantati e pregiati vitigni
di Marino Pagano

C’è una regione che forse anche al sud conosciamo ancora poco; l’Abruzzo, terra dignitosa e lontana dai flussi turistici, che andrebbe esplorata meglio e di più.
Abruzzo del sud, ai confini col Molise, ma con un’aria interna subito vicina, che già dice dell’Abruzzo vero. Distruzioni, tra terremoti e guerre, tante. Eppure Orsogna è qui. Perché è di questo piccolo centro della provincia di Chieti che vogliamo parlarvi.
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La fabbrica illuminata
Il borgo di Isili - dal romanzo alla realtà
di Marino Pagano

Quasi tutte le case di Isili avevano un telaio e le ragazze, fin da piccole, imparavano a tessere. Il rame poi veniva anche commercializzato, esportando questa particolare creatività e capacità sarda. Eppure quello degli zingari-ramai è considerato il sistema linguistico più antico della Sardegna e tra i più datati del Mediterraneo, ancora oggi con curiose corrispondenze in Friuli e in Sicilia, ma anche in sparute zone della Calabria.
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Il tempo dell'olio
Quando i frantoi erano grotte e a lavorare era la “ciurma”
di Marino Pagano

Ecco allora i frantoi ipogei, sorta di città sotterranee e parallele, grotte naturali o scavate nella pietra per produrvi l’olio.
Cominciando il viaggio salentino, vivi già quel candore del silenzio, soprattutto nella borghese Presicce, espressione del passaggio dalla vecchia aristocrazia alla borghesia economica. Anche a Specchia rimane intatta l’armonia esteriore delle forme.
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Falerna e Enzo Siciliano
di Marino Pagano

Iniziamo una sorta di “appuntamento aperiodico” tra borghi e letteratura, curiosità attorno ai piccoli centri del nostro Bel Paese spesso importanti per la narrativa d’autore o anche per la letteratura più sperimentale. Del resto, la letteratura, specie del ‘900, ha spesso ambientato le proprie prove d’autore nel profondo della provincia, non di rado intesa come fertile e assai felice campo d’azione e di ricerca di “materiale” per la narrazione.
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Bosa: sogno tra terra e mare
Il centro, in provincia di Oristano, è l'emblema degli intrecci storico-culturali
della regione, come pure delle sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche
di Marino Pagano

Bosa è l’emblema di questa parte d’isola Ichnusa profonda, lembo di terra che davvero tanto racconta degli intrecci storico-culturali della regione come pure delle sue bellezze paesaggistiche, naturalistiche, faunistiche. Terra anche laboriosa e produttiva, con l’industria conciaria famosissima (consigliabile una visita al museo che racconta la storia di quest’arte) e caratterizzante il territorio.
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Borghi di Lucania
Da Laurenzana a Brienza, passando da Savoia, "storie" di una regione in grado
di evocare suggestioni potenti col suo ricco patrimonio culturale e antropologico
di Marino Pagano

Il potentino è vastissimo e molto differente al suo interno. Una verità che va tutelata anche turisticamente, con un approccio fatto di cura, sguardi, sostenibilità, nessuna aggressione o invasione. Nella direzione di promuovere una conoscenza di tutti gli ambiti culturali, paesaggistici, geomorfologici e storici del vasto nucleo lucano, specie afferente alla provincia di Potenza, costituita da ben 100 comuni, mentre 31 sono quelli materani.
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Da Rotondella a Grumento Nova e Tolve
Tre borghi lucani
un itinerario tra bellezze naturali e storia antica,
nella Lucania meno nota ma forse più fascinosa
di Marino Pagano

Torniamo, ed è sempre un piacere, in Lucania, con uno dei nostri giri “oltre” Matera, convinti come siamo che questo piccolo ma variegato lembo di terra tanto abbia da offrire...
Tre i paesini (coi rispettivi paesaggi) di cui vi parliamo oggi: Rotondella (provincia di Matera, appunto), Grumento Nova e Tolve (Potenza).
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Quei paesi da fiaba...
...lungo sua maestà l'Ofanto
di Marino Pagano

Le zone di confine non sempre segnano passaggi e paesaggi diversi e tantomeno storie differenti, racconti, resoconti dell’umano. Prendi l’uomo appenninico. Egli ha la stessa tempra in qualsiasi Italia tu vada. È l’Italia che è spina dorsale di se stessa. È il Paese che si regge, talvolta tremando come capita anche ai forti.
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Sammichele
Tra vocazione identitaria e turismo, Sammichele è uno degli esempi più
interessanti e integri di piccola comunità agricola nel vasto territorio barese
di Marino Pagano

E’ nato così il paese. Il fenomeno storico dell’incastellamento lo dice senza tema di smentita. I paesi appollaiati romanticamente sul poggio a favore di macchina fotografica? Non scherziamo. Più che l’estetica poté la politica, una qual certa difesa dei confini, anche perché la fotografia era ancora lì da venire.
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Da Mesagne a Torchiarolo
un itinerario alla scoperta delle origini mitiche della Puglia,
tra storia, cultura e tradizioni che s'incontrano e si fondono
di Marino Pagano

Su questo territorio anche Villa Castelli, assai interessante a livello paesaggistico, poi Oria, non distante Cellino San Marco e così, ancora prima arrivando da Taranto, le piccole Montemesola, Monteiasi, Monteparano, Leporano, appunto tarantine.
Qui c’è un centro importante, Mesagne, di cui parleremo con riferimento anche ad un’altra realtà del territorio, questa volta più verso la costa, Torchiarolo, con la sua area archeologica di Valesio.
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Nuova vita nei Borghi

Con sapienza e da più parti, è in moto un interesse verso i borghi italiani. Ce ne congratuliamo...il nostro giornale nato 9 anni or sono, se ne è occupato fin dai primi numeri, e via via, costantemente, ogni qualvolta che all'orizzonte si sono affacciate nuove notizie e opportunità.
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Ancona (Marche)
Serra San Quirico

Omogeneo nella sua compattezza, Serra San Quirico è un delizioso borgo dalla caratteristica forma di nave.
Nel suo centro storico si scoprono edifici ben conservati e
belle chiese: S.Filippo Neri, S. Quirico e Giuditta e soprattutto S. Lucia, uno dei migliori esempi di barocco seicentesco delle Marche.
Anche il contesto naturale è straordinario: il Comune si trova alle porte del Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi, circondato in parte da rigogliosi boschi e dall'altra dalle tipiche colture a vigneto o oliveto.
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Pietra Ligure

Ogni angolo ha una storia da raccontare. Come il Castrum Petrae, eretto in una posizione strategica per controllare la via Aurelia. Come il Borgo Vecchio, che conserva ancora i cinque caruggi paralleli di epoca feudale.
Come la frazione di Ranzi e le sue borgate, dette della Santissima Concezione, di Sant’Antonio e di Santa Liberata, che mantengono intatte le caratteristiche di villaggio rurale medievale.
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Dal Friuli alla Sicilia
Buone pratiche
Fiorello Primi°

Ci sono diverse buone notizie questo mese. È stato pubblicato un bando della Regione Lombardia di 30 milioni di euro per la valorizzazione dei borghi storici. Siamo inoltre orgogliosi che per definire le caratteristiche di “borgo” siano state trovate molte analogie con la Carta di Qualità della nostra associazione.
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Le valli dove riposano i pensieri
di Claudio Bacilieri

In attesa di sapere quante risorse il Recovery fund destinerà alle aree interne perché diventino competitive, vi portiamo in giro per valli poco note come la Valmalenco in Lombardia, la Val Colcera in Piemonte, la Val Polcevera in Liguria, le Valli del Natisone a cavallo tra Friuli e Slovenia, la Val Passiria e la Val di Funes in Alto Adige. In quest’ultima ha mosso i primi passi da scalatore Reinhold Messner, come ci racconta lo stesso alpinista nell’intervista che pubblichiamo(Borghi febbraio 2021).
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Lanzada in Valmalengo

Siamo al confine tra l’Italia e la Svizzera, nell’unico comune della Lombardia la cui altitudine massima supera i quattromila metri.
Lanzada è il comune più esteso della Valmalenco e rappresenta alla perfezione l’unicità di questi luoghi: alte vette, vallate silenziose, pendii coperti di boschi, panorami mozzafiato.
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Borghi e Citta'
di Paola Fidani

... non conosco in modo approfondito le ragioni dell’abbandono di questi luoghi, ma certamente, oltre a terremoti e alluvioni, penso a Roghudi Vecchio in Calabria o Amatrice nel Lazio , quelle economiche sono state importanti.
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Borghi e citta'
Alleanza possibile
di Patrizia Maglioni

Il paesaggio della nostra Penisola è tra quelli più profondamente plasmati dalla storia. Un ambiente fisico originario ricco di contesti profondamente diversi tra loro: monti, coste, pianure che propongono tante varietà ambientali, non sempre di facile vivibilità. Tutto questo, però, ha accolto una vicenda storica tra le più ricche di civiltà e di cultura. In Italia i popoli che nei millenni si sono succeduti hanno saputo modellare un insieme di scenari, di ecosistemi in grado di suscitare intensa ammirazione.
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Monte Sant Angelo
Di
Ginevra Bacilieri

I popoli - Bizantini, Longobardi, Normanni Svevi, Angioini e Aragonesi - che qui si sono avvicendati attratti dall’Arcangelo guerriero, ci hanno consegnato il patrimonio monumentale che ha fatto del santuario un centro di fede: papi, santi, re, imperatori, pellegrini da 1500 anni si recano sul Monte Gargano dove le tracce del loro passaggio sono custodite nei Musei Tecum (Tesori del culto micaelico), un unico polo costituito dal Museo Devozionale (con il tesoro della Basilica) e dal Lapidario.
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Un Natale di speranza
Nei borghi, la vita
Di Claudio Bacilieri*

L’inaspettato passaggio dalla condizione di mobilità globale a uno stato di immobilità forzata o di spostamenti ridotti, ci fa riscoprire ciò che è vicino a noi. Il turismo di prossimità, di cui tanto si è parlato, è diventato tendenza.
Conoscere i luoghi cui apparteniamo è come tornare a casa, dopo averli ignorati perché troppo vicini per meritare una visita. In una recente intervista il quasi centenario sociologo francese Edgar Morin ha detto che “il confinamento fisico dovrebbe incoraggiare il de-confinamento delle menti”.
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La montagna in autunno
Di Claudio Bacilieri - Direttore di Borghi Magazine

Prati in pendio e campi terrazzati ripagano con i loro raccolti la fatica di chi li ha ricavati dalle pieghe del monte. Pietra e legno, legno e pietra: di altro non ha bisogno l’architettura della montagna. Il biancore della prima neve accende la strada. Tutti già sono scesi dai pascoli alti. L’intimità delle lunghe sere invernali è una stanza foderata di legno. Come ha scritto Jean-Jacques Rousseau: “Un paese di pianura per quanto sia bello, non lo è mai stato ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d’intorno che mi infondano paura”.
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